Biografia e vita di Watteau Jean Antoine (Francia 1684-1721)
Il pittore del
rococò francese
Jean Antoine Watteau nasce nel 1684 a Valenciennes.
Figlio di un maestro piastrellista di origine fiamminga, l'artista mostra un precoce interesse per la pittura diventando apprendista di
Jacques-Albert Gérin, un pittore locale.
Avendo poco da imparare da Gérin, Watteau parte per Parigi intorno al 1702 dove lavora in un laboratorio a Pont Notre-Dame, facendo copie di
dipinti di genere popolare della tradizione fiamminga ed olandese.
Nel 1703 è assistente del pittore Claude Gillot, la cui opera rappresenta una reazione contro l'arte ufficiale severa del regno di Luigi XIV.
Nello studio di Gillot Watteau entra in contatto con i personaggi della commedia dell'arte.
Il teatro sarà uno dei soggetti preferiti oltre che una sua grande passione.
In seguito si trasferisce alla bottega di Claude Audran III, un decoratore d'interni, sotto la cui influenza realizza disegni estremamente
eleganti.
Grazie ad Audran Jean Antoine Watteau ha l'occasione di ammirare le tele dipinte da
Peter Paul Rubens per la regina Maria de' Medici.
Il pittore fiammingo influenzerà l'arte di Watteau insieme a quella dei maestri veneziani.
Nel 1709 Watteau cerca invano di ottenere il Prix de Rome.
Nel 1712 riprova con successo, tanto da ricevere oltre al premio di un anno di permanenza a Roma anche l'inserimento a pieno titolo come membro dell'Accademia.
Sebbene i dipinti di Watteau sembrano incarnare l'eleganza aristocratica dei regnanti, non ha mai avuto mecenati aristocratici. I suoi
acquirenti sono borghesi, banchieri e commercianti.
Nelle sue opere ci sono rappresentazioni frivole di feste eleganti caratterizzate però una sobria malinconia, quel senso di futilità della
vita, che lo rende tra i pittori del 18° secolo, uno dei più vicini alla sensibilità moderna.
Tra i suoi dipinti più famosi, accanto alle due versioni del Pellegrinaggio a Citera, ci sono Pierrot (identificato come "Gilles"), Amore del teatro italiano, Amore nel teatro francese, "Voulez-vous des belles triompher?" e Mezzetin.
Il simbolo della sua arte resta comunque il Pierrot o Gilles, con il suo sorriso appena accennato tanto da sembrare un attore confuso che ha
dimenticato le sue battute.
In alcuni capolavori anticipa un'arte nuova, la rappresentazione del mondo dell'arte visto attraverso gli occhi di un artista.
In contrasto con la stravaganza rococò e la serietà coltivata da
Boucher e
Fragonard nell'ultima parte del regno di Luigi XV, il brio teatrale di Watteau si tinge di una nota di simpatia, malinconia e tristezza per la fugacità dell'amore e di altre delizie terrene.
Secondo alcuni critici "nel suo trattamento del paesaggio sullo sfondo e dei dintorni atmosferiche delle figure si possono trovare i germi dell'impressionismo".
L'ultimo capolavoro di Watteau, Enseigne de Gersaint, raffigura un negozio d'arte a Parigi visto come il sipario di un teatro. La scena è
una galleria d'arte dove la facciata è magicamente scomparsa. La galleria la strada e la tela si fondono in un dramma continuo.
Malato e fragile fin dall'infanzia, l'artista nel 1720 si reca a Londra per consultare uno dei medici più noti dell'epoca. Torna poi in Francia dove trascorre i suoi ultimi mesi di vita nella tenuta del suo mecenate, Abbé Haranger.
Muore nel 1721 forse per una laringite tubercolare, a soli 36 anni.