Biografia e vita di Van Der Goes Hugo (Olanda 1440-1482)
Il pittore fiammingo
Hugo van der Goes nasce intorno al 1440 nei dintorni di Bruxelles.
E' uno dei più grandi
pittori fiamminghi della seconda
metà del 15° secolo, il cui strano, genio malinconico trova espressione in opere religiose piuttosto inquietanti ma di profonda spiritualità.
Nulla si sa della sua vita prima del 1467, quando è accettato come maestro nella corporazione dei pittori a Gent.
Da allora fino al 1475 riceve molte commissioni dalla città di Gand e si occupa delle decorazioni per occasioni come il matrimonio di Carlo il
Temerario a Bruges (1468) e il trasferimento dei resti di Filippo il Buona a Digione (1473).
Nel 1474 è eletto decano della gilda, ma l'anno successivo, quando è al culmine della sua carriera, decide di entrare a Roode Kloster, un
convento vicino a Bruxelles, come fratello laico.
Nel convento l'artista continua a dipingere e riceve ospiti illustri.
Non resta fermo a lungo, infatti Van der Goes intraprende anche parecchi viaggi.
Nel 1481 purtroppo subisce una forte depressione che culmina in un esaurimento nervoso che lo porta a tentare anche il suicidio.
L'unica opera certa documentata e più famosa è il trittico di grandi dimensioni, noto come Pala Portinari (1474-1476). La pala rappresenta una scena chiamata L'Adorazione dei pastori.
L'opera è commissionata da Tommaso Portinari, agente per i Medici a Bruges, infatti nelle ali del
trittico è rappresentato il ritratto con la sua famiglia.
Uno dei più grandi primi esempi di realismo del nord, l'opera di Van der Goes unisce il contenuto spirituale, utilizzando dettagli e simboli,
con i contenuti psicologici, senza precedenti nella ritrattistica.
Con il suo lavoro si raggiunge un' intensità emotiva senza precedenti nella pittura fiamminga.
A Firenze i suoi colori diventano più ricchi e la cura dei dettagli impressiona molti artisti italiani.
Lo stile di Van der Goes mostra che l'artista ha studiato i primi maestri fiamminghi della prima metà del 15° secolo.
In l'Adorazione dei Magi e la Natività si nota un'evoluzione e una nuova direzione nell'arte di Van der Goes.
L'Adorazione è spazialmente razionale, con una composizione armoniosa nei colori. Al contrario, la Natività (chiamata anche Adorazione dei
pastori), raffigura un dramma soprannaturale dal punto di vista emotivo.
Questo sfruttamento dello spazio e del colore per potenziare l'aspetto emotivo piuttosto che quello razionale caratterizza soprattutto le sue
opere tarde di van der Goes, come nella Santissima Trinità e La Famiglia Reale di Scozia, pannelli probabilmente progettati come ante d'organo.
Nella Morte della Vergine, opera eseguita poco prima della sua morte, i colori soprannaturali diventano quasi inquietanti e la sua intensità è amplificata dal dolore controllato che traspare nei volti degli Apostoli, collocati in uno spazio concepito irrazionalmente.
L'arte di van der Goes, con la sua affinità al
Manierismo e la sua personalità tormentata ha trovato grandi consensi soprattutto nel 20° secolo.
Il pittore muore nel 1482 a Roode Kloster.