Biografia e vita di Richter Gerhard (Germania, 1932)
Gerhard Richter, pittore tedesco, uno dei più conosciuti artisti del dopoguerra, nasce a Dresda in Germania il 9 febbraio 1932 da una famiglia della classe media.
Cresce nelle campagne di Reichenau, nella Bassa Slesia, ed a Waltersdorf all'interno Alta Lusazia (Oberlausitz) sopravvivendo al bombardamento della sua città ed al programma di eutanasia al quale era stato destinato dai nazisti.
Dopo aver lasciato la scuola a sedici anni per lavorare come praticante nel campo della Pubblicita', riprende gli studi all'Accademia d'Arte di Dresda dove realizza un murale nel refettorio dal titolo "La comunione con Picasso" (1955); i suoi insegnanti sono stati Karl von Appen, Ulrich Lohmar e Will Grohmann
Dal 1957 al 1961 Richter è impiegato come insegnante nell'Accademia ed in questo periodo il suo stile pittorico resta legato alla
pittura di partito e realizza un affresco che copre un'intera parete, dal titolo "Arbeiterkampf" (Lotta del lavoratore),
oltre a numerosi autoritratti e ritratti ad olio.
Qualche mese prima della costruzione del muro di Berlino (1961) lui e la moglie fuggono a Dà¼sseldorf in Germania Ovest dove scopre l'
Espressionismo Astratto e le tendenze dell'Avanguardia, stringendo amicizia con altri artisti della sua generazione.
Nel 1962 Gerhard Richter comincia ad usare le fotografie di paesaggi, ritratti e nature morte come base per i suoi dipinti da completare
con il colore, con l'intento di far interagire
l'astrazione fotografica e la fisicità pittorica.
Insieme a
Sigmar Polke e Fischer-Lueg, Richter forma un gruppo chiamato "dei
Realisti Capitalisti"
che realizza opere satiriche partendo da supporti di natura giornalistica.
Verso la fine degli anni sessanta Gerhard Richter inizia la sua fase "
Costruttivista" lavorando in modo più manuale, creando tavole a colori, vetri e specchi, opere come "Carte di Colore", "Inpaintings", "Quadri Gray" e "Quarantotto Ritratti ".
Poi passa alla fase "
Astratta", caratterizzata dapprima da colori fluidi, poi da grafici a colori, strutturati in modo che ognuno di loro sia caricato di particolari significati, nei quali non hanno spazio le immagini, ma hanno valore gli esperimenti nella pennellata e nell'applicazione della vernice.
Dal 1971, diventato professore di ruolo all'Art Academy di Dà¼sseldorf, Gerhard Richter evolve il suo stile verso una pittura sobria in
bianco e nero che richiama la
Corrente Minimalista, per passare dopo un decennio a dipinti su tela con colori brillanti, ma con un disegno preciso in controcorrente con i lavori dei
neo-espressionisti allora in voga.
Gerhard Richter propugna un tipo d'arte separata dalla storia dell'arte, nella convinzione che i pittori devono concentrarsi sulla forma
piuttosto che sui riferimenti,
alla estetica piuttosto che al significato.
Dalla sua prima mostra personale nel 1964 a Dà¼sseldorf, Gerhard Richter ha esposto in tutta Europa e negli Stati Uniti, ma la sua fama ha
raggiunto il massimo durante la retrospettiva del 2005.
Nel 2018, basato sulla storia di questo artista, esce un film intitolato "
Opera senza autore", del regista Florian Henckel von Donnersmarck.
Il film ripercorre le varie fasi della vita dell'artista, dalla Seconda guerra mondiale, ovvero dalle sue vicissitudini da bambino, fino al suo successo come artista. E' un ottimo film drammatico, in cui si mescolano pagine tragiche della guerra come fu vissuta a Dresda, nella Germania dell'Est, col passaggio dal nazismo al comunismo, con pagine di ricerca ed evoluzione di un artista emergente che cerca il suo stile espressivo sfidando le mode artistiche del momento. Sicuramente da vedere!