Biografia e vita di O. Keeffe Georgia (USA 1887-1986)
Georgia O'Keeffe nasce a Sun Prairie, Wisconsin, il 15 novembre 1887.
I genitori, proprietari terrieri di origine irlandese, non ostacolano il suo precoce interesse per l'arte e le permettono di seguire vari corsi di disegno e pittura prima di iscriverla nel 1905 all'Art Institute of Chicago.
Due anni Georgia O'Keeffe si trasferisce a New York, dove segue i corsi di William Chase, valido esponente dell'
Impressionismo, all'Art Students League.
Tra il 1910 e il 1912 Georgia O'Keeffe, oppressa dal dubbio sulle sue capacità artistiche, smette di dipingere con la scusa che l'odore della trementina le fa male e si dedica all'insegnamento presso diverse scuole: University of Virginia, Columbia College, West Texas Normal College, scuola pubblica di Amarillo (Texas).
Nel 1914 frequenta un corso di aggiornamento per insegnanti presso la Columbia University ed ha la fortuna di avere come maestri Arthur Dove, uno dei primi pittori modernisti americani considerato il primo pittore astratto americano e Arthur Wesley Dow appassionato delle espressioni artistiche orientali e delle tecniche giapponesi che ha aiutato O'Keeffe ad allontanarsi dalle forme
che aveva trovato soffocante nei suoi studi precedenti.
Georgia O'Keeffe, lavora sul suo modo di dipingere, cerca di spogliarsi delle tecniche che le hanno insegnato, desidera dipingere spontaneamente; di questa necessità la pittrice dice "Ho delle cose nella mia testa che non sono come quello che qualcuno mi ha insegnato ... forme e idee così vicino a me ... così naturali per il mio modo di essere e di pensare anche se altri non hanno pensato di dipingere".
Mentre lavorava nel Texas, faceva spesso escursioni nella vicina Palo Duro Canyon, dove c'erano ripidi pendii di arenaria che con il gesso bianco, il fango arancione spiccavano magici sul fondo verde del canyon, ispirandole ben 50 acquerelli.
Nel 1916 espone a New York in una collettiva presso la famosa "291" sulla Fifth Avenue, la galleria fondata e diretta dal gallerista e fotografo Alfred Stieglitz, centro dell'Avanguardia Modernista Americana, dove, l'anno dopo, tiene la sua prima personale.
Nel 1918 Georgia O'Keeffe decide di dedicarsi interamente alla pittura, si stabilisce a New York e stringe rapporti con alcuni artisti che frequentano la "291", e sposa Alfred Stieglitz iniziando una delle collaborazioni più fruttuose e noti del periodo modernista.
Per i prossimi 20 anni i due si vivono e lavorano insieme, Steiglitz creando un archivio incredibile di ritratti di Georgia O'Keeffe, mentre lei ha creato nuovi disegni e dipinti esposti presso la galleria.
Mentre viveva in Lake George, New York e in New York City, O'Keeffe dipinse alcune delle sue opere più famose: le grandi tele coperte da fiori lussureggianti e nature morte piene di energia dinamica e la tensione erotica, paesaggi urbani pieni di sottile bellezza scoperta persino nelle zone industriali.
Nel 1929 nei suoi quadri entrano i cieli aperti e luminosi del Deserto del Nuovo Messico, dopo una vacanza, ripetuta poi per molti anni, a Taos.
Nel Deserto Georgia tornerà a vivere stabilmente nel 1949, tre anni dopo al morte del marito, Alfred Stieglitz.
Negli anni '40 e '50 Georgia O'Keeffe tiene numerose retrospettive in diversi musei e nel 1953 compie un primo viaggio in Europa, seguito da un lungo viaggio in giro per il mondo che la porta Asia, nel Pacifico e nel Sud America.
Nel 1951, O'Keeffe fa il suo primo viaggio in Messico, dove incontra gli artistiDiego Rivera, Frida Kahlo, e Miguel Covarrubias, nel 1953 visita l'Europa, proseguendo per tutti gli anni '60 in un lungo viaggio in giro per il mondo che la porta in Asia, nel Pacifico e nel Sud America, sempre preceduta dalla sua fama.
Dall'esperienza del volo in aereo, la pittrice introduce nelle sue opere cieli, nuvole e la terra vista dall'alto.
Nel 1970 torna a New York dopo quasi trent'anni di assenza, in occasione di una vasta retrospettiva al Whitney Museum.
Nel corso degli anni, la sua vista ha cominciato a diminuire e la pittura è diventata difficile, nel 1972 ha fatto il suo ultimo dipinto olio senza alcun aiuto, poi ha cominciato a modellare la creta e nel 1976 ha pubblicato una autobiografia.
Il 10 gennaio 1977 il Presidente degli Stati Uniti Gerald Ford premiò la pittrice Georgia O’Keeffe con la Medaglia presidenziale della libertà, la prestigiosa onorificenza civile che viene conferita a coloro che hanno dato “un contributo meritorio speciale per la sicurezza o per gli interessi nazionali degli Stati Uniti, per la pace nel mondo, per la cultura o per altra significativa iniziativa pubblica o privata”.
Per aiutarla nei suo sempre più faticoso lavoro, Georgia O'Keeffe assume un giovane ceramista Juan Hamilton e, nel 1984 si trasferì a Santa Fe, a vivere con Juan e la sua famiglia, mentre continua a preparare mostre e retrospettive, prima di morire a Santa Fe.
Georgia O'Keeffe muore nel marzo del 1986 a Santa Fe e una parte importante del suo lavoro è stato acquistato da grandi musei nazionali e internazionali.
Per quasi un secolo, O'Keeffe aveva fatto della rappresentazione della bellezza del paesaggio americano un contrappunto coraggioso alle immagini caotiche, ciniche ed incomprensibili che il mondo dell'arte sembrava preferire.
I suoi paesaggi urbani e le sue nature morte che hanno riempito la tela e il mondo dell'arte di energia selvaggia, hanno conquistato un grande seguito non solo fra il pubblico, ma anche fra la critica.
Nel 1998 la città di Santa Fe le dedica un museo.
Libri su O'Keeffe Georgia e sulla pittura americana