Biografia e vita di Moroni Giovanni Battista (Italia 1525-1578)
Il pittore rinascimentale italiano
Giovanni Battista Moroni nasce ad Albino nel 1525.
Figlio di un architetto, Moroni è allievo del pittore
Moretto da Brescia, la cui arte ha fortemente influenzato le composizioni religiose del Moroni.
I suoi ritratti raffigurano principalmente la nobiltà e la piccola borghesia di Bergamo.
Lavora anche a Brescia e a Trento, dove dipinge opere per lo più religiose.
Durante i suoi soggiorni a Trento si svolgono le prime due sessioni del Concilio di Trento, 1546-1548 e 1551-1553.
In entrambe le occasioni Moroni dipinge una serie di opere religiose (tra cui la pala d' altare per la chiesa di Santa Maria Maggiore a Bergamo ) e ritratti.
A Trento entra in contatto con
Tiziano e con il vescovo-conte, Cristoforo Madruzzo.
Il periodo in cui realizza un gran numero di ritratti si concentra dal 1557 al 1562 mentre è a Bergamo. A causa delle lotte intestine che si sviluppano in città in quel periodo, l'artista decide di ritirarsi definitivamente nella sua Albino.
Tra i suoi dipinti più famosi spicca "The Tailor " del 1571.
Giovanni Battista Moroni riesce con la sua arte a dipingere in modo naturale la dignità della nobiltà, non utilizzando pose forzate e composizioni magistrali, ma esprimendo nei suoi ritratti l' individualità fisionomica del soggetto e la sua profondità psicologica.
Nonostante le loro impassibili espressioni facciali, molti dei suoi ritratti sono ricchi di una dolce malinconia rafforzata sapientemente dall'uso prevalente delle tonalità di grigio e da una minuziosa rappresentazione delle trame dei tessuti e dei tendaggi.
I ritratti del Moroni sono chiaramente influenzati da quelli di Tiziano.
Tra i tanti splendidi ritratti che l'artista realizza, i più noti sono "La Badessa Lucrezia Agliardi" del 1560, il "Ritratto di giovane", il "Ritratto di gentiluomo" del 1563, "Pietro Secco Suardo", "Il Sarto" del 1570, "il Cavaliere in rosa".
Giovanni Battista Moroni è impegnato nella realizzazione del "Giudizio Universale" nella chiesa di Gorlago quando muore nel 1578.
Nel complesso, il suo stile degli ultimi dipinti mostra l' influenza del suo maestro,
Lorenzo Lotto e di Girolamo Savoldo.