Biografia e vita di Martini Francesco Di Giorgio (Italia 1439-1501)
Il pittore, scultore e architetto rinascimentale italiano
Martini Francesco di Giorgio, per esteso Francesco Maurizio di Giorgio Martini o di Martino, nasce a Siena nel 1439.
Martini Francesco di Giorgio, allievo probabilmente del
Vecchietta, è un artista incredibilmente versatile.
Abile tecnico ed umanista, Di Giorgio può esser considerato all’occorrenza inventore, trattatista, scultore e pittore. Nella sua arte si ritrova lo spirito audace umanista e il lirismo conservatore della scuola senese.
Nel 1467 sposa Cristofana di Cristofano di Compagnatico, ma l'anno dopo l'artista contrae un nuovo matrimonio, come sembra confermare un documento nel quale dichiara di aver ricevuto la dote della figlia di Antonio di Benedetto Nerocci di Siena.
Nei primi anni del 1470 Martini Francesco di Giorgio è attivo soprattutto come pittore al fianco di
Neroccio de' Landi con
il quale resta in società fino al 1475.
Nel 1471 dipinge l'affresco "Incoronazione della Vergine" e nel 1475 "Natività", dove si ritrova la forte influenza dello stile fiorentino dell'epoca, soprattutto di
Andrea del Verrocchio.
Martini Francesco di Giorgio è ricordato soprattutto come architetto e teorico dell'architettura.
Traduce infatti Vitruvio e scrive un'opera originale di architettura, "Trattato di Architettura Militare e Civile", che tratta tematiche di urbanistica e architettura militare anticipando alcune delle teorie architettoniche del Rinascimento.
Nel 1477 è al servizio del duca Federico da Montefeltro, a Urbino, dove probabilmente partecipa alla progettazione e decorazione di parti del palazzo di Urbino e alla creazione di 136 fortezze militari.
Il suo capolavoro architettonico risale al 1484, "Santa Maria del Calcinaio" a Cortona, purtroppo oggi l'opera è danneggiata e mal conservata.
Come scultore è noto per le quattro figure di bronzo per l'altare maggiore del Duomo di Siena (1489-1497) e per una serie di rilievi in bronzo che mostra l'influenza del Verrocchio.
Di Giorgio disegna anche fortificazioni, macchine da battaglia e armi.
In qualità di innovatore tecnologico è secondo solo a
Leonardo da Vinci, suo amico, dal quale è certamente influenzato.
Durante la seconda fase della sua attività senese, nell'ultimo decennio del secolo, Martini Francesco di Giorgio riprende a dipingere, lasciando nella chiesa di San Domenico la grande Natività.
Nel 1490 è a Milano, chiamato da Gian Galeazzo Sforza per un'importante consulenza architettonica. Durante il suo soggiorno a Milano incontra e conosce proprio Leonardo.
Nel 1491 partecipa al concorso indetto da Lorenzo il Magnifico per la facciata della chiesa fiorentina di San Lorenzo e nello stesso anno va a Napoli.
Nel 1492 l'artista presta la sua opera d'architetto a Napoli, durante l'assedio di Castel Nuovo da parte delle truppe di Carlo VIII. Nel 1499 è capomastro dell'Opera del duomo di Siena e l'anno successivo va a Loreto per fornire un parere sulla cupola della traballante basilica.
Martini Francesco di Giorgio muore a Siena intorno al 1501.