Biografia e vita di Kiefer Anselm (Belgio 1771-1839)
Anselm Kiefer, una delle figure più importanti del movimento artistico
Neo-espressionista, nasce a Donaueschingen in Germania l'8 Marzo1945.
Nel 1965 intraprende studi di legge presso l'Università di Friburgo che abbandona l'anno dopo per studiare arte frequentando l'accademie d'arte a Friburgo, poi a Kunstakademie di Karlsruhe con la Horst Antes e a Dusseldorf, allievo dell'artista concettuale Joseph Beuys.
E' proprio Joseph Beuys, che lo incoraggiato all'uso di enormi tele e ad inserire nei suoi lavori una serie di simboli visivi da cui poteva commentare con ironia e sarcasmo alcuni aspetti tragici della storia e della cultura tedesca, in particolare quella del periodo nazista.
Nel 1969 Anselm Kiefer realizza un ciclo di opere denominate "Besetzungen" (Occupazioni): si fa fotografare, con il braccio alzato nel saluto di Hitler, dinnanzi a diversi luoghi che per lui assumono importanza dal punto di vista storico o mitologico.
Parte della critica tedesca, che non capiscono il senso della sua pittura, lo accusa quale neo-nazista e per molti anni questa etichetta lo accompagnerà creandogli non pochi problemi dal punto di vista espositivo ed economico, mentre, altri critici, sempre tedeschi, ne esaltano il coraggio, per aver saputo mettere il dito nella piaga in quello che era stato l'incubo della Germania nazista.
Nei dipinti di questo periodo Anselm Kiefer accosta disegni ingenui a colori cupi e grossolani che emozionano per le loro fantasiose allusioni al nazismo; nel 1970 dipinge anche una serie di scorci di paesaggio della cupa campagna tedesca, piena di solchi lungo una raggelante prospettiva lineare, altamente drammatiche.
Nel 1971 il pittore si sposa e si stabilisce a Ornbach in un ex edificio scolastico che attrezza a studio e dove le austere travature in legno dell'attico diventano le protagoniste di grandi tele del 1973 (Deutschlands Geisteshelden, Germania eroica ).
Attorno al 1974 la sua tecnica pittorica lo porta ad inserire nelle sue tele in sovrapposizione, spessi strati di colore, lacca e xilografie che realizza lui stesso.
Negli anni Ottanta, dopo aver esposto nel padiglione tedesco della Biennale di Venezia il ciclo Verbrennen (Bruciare)-Verholzen (Lignificare)-Versenken (Lavare)-Versanden (Insabbiare), comincia a dipingere interni e paesaggi molto intensi e realisti, grazie all'utilizzo di dispositivi di prospettiva e l'incorporazione sulla superficie della tela dipinta di originali composizioni.
Anche se per Kiefer il soggetto preferito dei suoi quadri è la storia della Germania Nazista, in quadri come "Interiors" (1981), la gamma dei suoi temi si amplia per includere riferimenti alla storia ebraica ed egizia, come nel grande dipinto "Osiride e Iside" (1985-87) .
Tra la fine del 1987 e l'inizio del 1989 le opere di Kiefer sono state protagoniste di una lunga tournee di mostre negli USA: Chicago, Philadelphia, Los Angeles e New York ed alla fine anni '90, importanti retrospettive hanno luogo anche al Museo Correr di Venezia (1997) e alla Galleria Comunale d'Arte Moderna e Contemporanea di Bologna (1999).
Dagli anni '90 Anselm Kiefer divide il suo studio tra Buchen e Gerusalemme; dal 2000 l'artista è stato impegnato nella monumentale opera "I Sette Palazzi Celesti" che ha realizzato nella navata più grande all'interno del corpo centrale dell'HangarBicocca a Milano che ha aperto per la prima volta le porte al pubblico nel 2004.
Ispirandosi alla mistica ebraica della Cabala, il libro della vita, l'artista ha creato sette torri monumentali in cemento armato e piombo, che simboleggiano l'esperienza mistica dell'ascensione attraverso i sette livelli di spiritualità.
Emblemi della condizione umana, le torri di Kiefer sono insieme architetture reali, abitabili, diroccate dal tempo e dall'incuria degli uomini e dimenticate dalla storia.
Le grandiose installazioni dell'artista vengono realizzate in continuazione negli spazi museali di tutti i continenti.