Biografia e vita di Il Sodoma (Italia 1477-1549)
Il
Sodoma, Giovanni Antonio Bazzi
Il pittore italiano Sodoma, vero nome Giovanni Antonio Bazzi, soprannominato anche il Mattaccio, nasce a Vercelli il 1477.
Le sue opere riflettono il passaggio dal Rinascimento allo stile manierista.
Il
Vasari, che lo amava, offre
la sua versione circa l'origine del suo soprannome, dicendo: "Il suo stile di vita era licenzioso e disonorevole e ha sempre avuto attorno giovani imberbi per questo si è guadagnato il soprannome del Sodoma, ma invece di vergognarsi, si vantava di questo, tramite strofe e versi che venivano cantate con l'accompagnamento del liuto".
Vasari ci dice anche che Sodoma aveva molti animali strani "tanto che la sua casa sembrava una vera e propria Arca di Noè".
Esiste anche un'altra versione sull'origine del suo nome. Infatti la tradizione sostiene che derivi dal fatto che, nel suo primo periodo di permanenza a Siena, l'artista usava spesso sollecitare al lavoro i suoi pigri allievi senesi, ripetendo, in dialetto piemontese, "So' doma", ovvero: "Su, andiamo,
svegliatevi".
L'altro soprannome, il Mattaccio, gli viene attribuito tra il 1505 ed il 1506, quando lavora presso il monastero di Monte Oliveto vicino a Siena.
Per poter dipingere in tranquillità l'artista chiede ai monaci di non essere disturbato fino a lavoro terminato, chiudendosi in una stanza. I monaci lo assecondano, ma alla fine si trovano le pareti affrescate con donne nude danzanti, ragion per cui si infuriano.
Sodoma, divertito, li rassicura e si preoccupa di disegnare dei vestiti sui corpi delle donne dell'affresco.
Il lavoro finale riscuote successo tra i monaci, ma procura al Bazzi il nuovo soprannome di "Mattaccio".
Il Sodoma è un pittore che realizza una grande quantità di affreschi, quadri da cavalletto e disegni non sempre pienamente graditi.
Figlio di un calzolaio, dal 1490 al 1497 Giovanni Antonio Bazzi, Il Sodoma, è apprendista di
GM Spanzotti, un artista piemontese minore nell'ambito della tradizione piemontese-lombarda, ma resta molto influenzato soprattutto da
Leonardo da Vinci e poi da
Raffaello.
Nel 1501 si stabilisce a Siena dove realizza la maggior parte dei suoi lavori.
Dal 1503 al 1504 dipinge diversi pannelli di affreschi nel convento di S. Anna in Camprena, tra cui "Miracolo dei pani e dei pesci" e "Scene della vita di S. Anna".
Successivamente il Bazzi lavora su una serie che raffigura diverse scene della vita di San Benedetto, una serie tra l'altro era stata iniziata da Luca Signorelli, per il Monastero Maggiore di Monte Oliveto vicino a Siena.
Nel 1508 Sodoma, su invito del celebre banchiere Agostino Chigi, va a Roma dove lavora per Papa Giulio II nella Stanza della Segnatura in Vaticano, al cui soffitto ha lavorato anche Raffaello lasciando scene militari romane e figure mitologiche.
Nel 1510 il Sodoma si sposa a Siena con Beatrice Galli, da cui avrà la figlia Faustina, che in seguito poi sposerà
Il Riccio.
Nello stesso anno l'artista dipinge figure mitologiche per la decorazione del soffitto in via del Casato, un palazzo appartenente alla famiglia Chigi.
Uno dei suoi affreschi più importanti è quello che realizza nel 1516 raffigurante il matrimonio di Alessandro e Roxane, dipinto per la villa di Chigi (oggi Villa Farnesina) a Roma.
Più tardi nella sua carriera, Il Sodoma dipinge anche gli affreschi di San Domenico a Siena, tra i quali "L' Estasi di S. Caterina da Siena" e "L'esecuzione di Nicolò di Tuldo", che sono stati considerati tra i suoi lavori migliori.
Nello stesso anno è incaricato di dipingere gli affreschi nel Palazzo Comunale (Palazzo Pubblico) a Siena.
Il Sodoma durante la sua vita, è considerato l'artista più importante a Siena, anche grazie alla capacità di rappresentare la bellezza sensuale della forma umana e una esagerata, quasi mistica, emotività che anticipa il Barocco.
Anche se ha continuato a dipingere fino alla sua morte, le opere dell'ultimo periodo sono considerate insignificanti.
La sua arte avrà un certo peso sulla formazione del più originale pittore senese del sec. XVI, cioè
Domenico Beccafumi.
Giovanni Antonio Bazzi, Il Sodoma, muore a Siena il 15 Febbraio 1549.