Biografia e vita di Grunewald Matthias (Germania 1470-1528)
Vero nome: Mathis Gothard o Neithardt
Il più grande dei pittori tedeschi contemporanei di Durer, Grà¼newald Matthias, nasce a Wà¼rzburg circa nel 1470/75.
Solo intorno al 1930 si scopre il suo vero nome: Mathis Gothardt o Neithardt.
L'origine del soprannome Grunewald ('Greenwood') è sconosciuta.
Queste poche informazioni circa la sua identità riflettono l'isolamento e l'individualità della sua opera e l'oscurità in cui Grunewald Matthias cade dopo la sua morte.
Durante la sua vita non ha allievi (diversamente dalla maggior parte dei suoi contemporanei tedeschi), e non fa incisioni o xilografie.
Ha successo come pittore di corte, lavora per i due arcivescovi di Magonza, ma la sua reputazione non sopravvive a lungo, e nel 1597, quando l'imperatore Rodolfo II d' Asburgo cercherà di acquistare il suo più importante capolavoro, la "Pala di Isenheim", il suo nome non viene neanche ricordato.
La documentazione su Grà¼newald è scarsa e a volte confusa con quella di altri artisti, anche perché il nome "Master Mathis" è piuttosto comune all'epoca.
Trascorre gran parte della sua carriera in Aschaffenburg, una cittadina vicino a Francoforte.
Nel 1510 lavora per l'arcivescovo di Magonza, Uriel von Gemmingen, la cui residenza ufficiale è a Aschaffenburg.
Alla morte di Von Gemmingen nel 1514 Grà¼newald continua a lavorare anche per il suo successore Albrecht von Brandenburg anch'egli arcivescovo di Magdeburgo.
Oltre ad essere un pittore, Grunewald Matthias è anche ingegnere idraulico e supervisore di opere architettoniche.
Poco si sa della sua vita personale.
Durante la sua permanenza a Sandrart soffre di malinconia e conduce una vita ritirata. Si sposa a tarda età, ma non c'è alcuna conferma documentale del suo matrimonio, se non che aggiunge il cognome della moglie, Neithardt, al suo.
Il lavoro di Grunewald è in completo contrasto con quello di Durer.
Mentre Durer ha una curiosità senza limiti per il mondo visivo, Grà¼newald concentrata esclusivamente la sua arte su temi religiosi, e in particolare sul tema della Crocifissione.
Nel 1510 Grà¼newald riceve una commissione dal mercante di Francoforte, Jacob Heller, per aggiungere due ali alla pala dell' Assunzione della Vergine poi completata dallo stesso Albrecht Dà¼rer.
Intorno al 1515 completa il pannello centrale per la pala d'altare nella chiesa dell'ospedale dell'abbazia Anthonite a Isenheim, in Alsazia. L'ospedale di Isenheim cura in particolare le vittime della peste.
Grà¼newald accentua nella rappresentazione del Cristo i segni della sua agonia visibili su di un corpo orribilmente martoriato e lacerato, proprio per ricordare ai malati di peste che anche il Cristo ha sofferto prima di morire, rafforzando così la loro fede.
Nella Resurrezione, il Cristo mostra un corpo meno martoriato che nella Crocifissione proprio per affermare ai pazienti in ospedale la convinzione che si possono purificare dai loro peccati. La pala è caratterizzata da una forte intensità emotiva, con un uso del colore che diventa quasi incandescente.
Grà¼newald conosce bene le idee rinascimentali di prospettiva, ma spiritualmente appartiene al mondo tardo medievale.
Realizza altre Crocifissioni a Basilea, Karlsruhe e Washington, e diversi disegni.
La fine della carriera di Grà¼newald è segnata dal declino della sua fama.
Simpatizza con i protestanti, e dopo la guerra dei contadini si trasferisce a Francoforte dove vive in povertà adattandosi a fare lavori diversi, come vendere colori ad artisti o un balsamo curativo.
Nel 1527 Grunewald Matthias si convince che la sua vita è in pericolo e fugge ad Halle, dove muore di peste l'anno seguente, nel 1528.
Anche se la sua influenza si nota nei dipinti di contemporanei come Baldung Grien e Ratgeb, il suo lavoro ha cominciato a suscitare interesse solo con gli espressionisti nel XX secolo.
Galleria opere d'arte di Grunewald Mathias - L'Annunciazione