Biografia e vita di Gaddi Taddeo (Italia 1300-1366)
Il pittore fiorentino,
Gaddi Taddeo, figlio di Gaddo Gaddi, anch'egli pittore e mosaicista, nasce a Firenze nel 1300.
Oltre che alla pittura, l'artista si dedica anche all'architettura, tanto che ha partecipato al progetto del Ponte Vecchio di Firenze.
Secondo
Cennino Cennini, Taddeo è il figlioccio di
Giotto tanto che ha lavorato con lui per 24 anni, anche se il suo stile è
meno eroico e più ricco di aneddoti rispetto a quello giottesco.
Riporta il
Vasari nella biografia scritta su Taddeo Gaddi: "Taddeo dipinse questo bel rigestro,
Discepol fu di Giotto il buon maestro".
Taddeo Gaddi, dopo la morte di Giotto, è il pittore fiorentino più importante. e lo sarà per almeno i tre decenni successivi.
Nel 1332, e forse già nel 1328, inizia a lavorare con Giotto sulla decorazione ad affresco di Santa Croce a Firenze.
Taddeo ha tre figli di cui il più importante è
Agnolo, pittore, che segue lo stile di Giotto, pur mostrando maggior eleganza
decorativa. I suoi colori tenui, hanno influenzato la raffinata arte tardo gotica di artisti della generazione successiva come
Lorenzo Monaco.
Il primo lavoro di Taddeo Gaddi autenticato è un piccolo trittico con la Vergine in trono con Bambino e Santi, firmato e datato 1334.
Nel 1338 completa le sue prime opere per la Cappella Baroncelli di Santa Croce a Firenze, che rappresentano scene della vita della Vergine e la vita di Cristo.
Gli affreschi di Gaddi sono meno potenti, anche se più vivaci, di quelli del suo maestro Giotto. Il suo spirito innovativo lo porta a sperimentare l'uso della luce, come nel suo "Annuncio ai pastori".
Intorno al 1340 Gaddi decora le pareti del refettorio di Santa Croce, realizzando uno delle sue più imponenti opere: "Albero della Vita". Le scene di questo lavoro, come quelli degli affreschi del refettorio, sono composti con una semplicità classica.
Nel 1341-1342 lavora a San Miniato al Monte alle porte di Firenze e in San Francesco a Pisa.
Tra il 1347 e il 1353 dipinge un polittico di San Giovanni Fuorcivitas a Pistoia, e nel 1355 esegue "Madonna in Gloria" per San Lucchese a Poggibonsi.
Dal 1347 dirige i migliori maestri della pittura che si trovano a Firenze.
Nel 1366 Gaddi è menzionato nei documenti per l'ultima volta.
Muore probabilmente nello stesso anno a Firenze.