Biografia e vita di Fetti Domenico (Italia 1589-1623)
Domenico Fetti, detto anche Feti, pittore pittore italiano dell'età
Barocca, nasce a Roma nel 1589 circa.
La sua formazione artistica comincia come studente di
Lodovico Cardi detto Cigoli (1559-1613), pittore ed architetto che dipingeva in uno stile fra il
Correggio ed il
Tiziano, ma la conoscenza dell'opera di Rubens fu un'esperienza fondamentale.
Nel 1614, su richiesta del Granduca Ferdinando, si trasferì a Mantova come pittore di corte dei Gonzaga, dove cercò di imitare Giulio Romano già
famoso a Corte un secolo prima e dove creò le tele ad olio e gli affreschi più noti, per le quali è infatti conosciuto come il
"Mantovano".
Molti suoi lavori furono eseguiti per le chiese della città, come l'affresco della volta dell'abside della Cattedrale di San Pietro, l'
Apoteosi della Redenzione e alcuni dipinti per la chiesa di Sant'Orsola, i
Martiri, la
Moltiplicazione dei pani e dei pesci ora conservati nel Palazzo Ducale di Mantova e gli affreschi in S. Andrea.
Lo stile naturalista del pittore era ispirato al Caravaggio e al Rubens, utilizzando pennellate pastose e grasso con colori e colpi di luce talvolta troppo accesi.
Tra le sue opere sono da ricordare
la Melanconia (1620)
, ora al Louvre; la
Maddalena nella galleria Doria Pamphilj di Roma;
Andromeda e Perseo,
Ero e Leandro,
Galatea, tutte al Kunsthistorisches Museum di Vienna, la serie
delle
Parabole nelle gallerie di Dresda.
Nel 1621 Domenico Fetti si trasferì a Venezia, dove la sua opera era molto apprezzata, qui il pittore abbandona i lavori monumentali per dedicarsi ai suoi celebrati quadretti, nei quali, con pennellate sicure e spiritose, raffigura scene di vita popolare, spesso con allusioni bibliche e religiose che si trovano esposti in molti musei Europei.
Domenico Fetti morì a Venezia il 16 aprile 1623.