Biografia e vita di Elsheimer Adam (Germania 1578-1610)
Il pittore tedesco barocco
Adam Elsheimer nasce a Francoforte nel 1578.
Oltre alla pittura, si dedica ad incisioni e disegni.
Elsheimer studia con
Philipp Uffenbach a Francoforte, dove impara le tecniche di base della pittura tedesca rinascimentale e rimane influenzato anche dalle opere di diversi pittori di paesaggio olandese.
Adam Elsheimer viaggia a Monaco di Baviera e poi a Venezia nel 1598 dove resta affascinato dalle opere del Tintoretto.
Probabilmente lavora come assistente di
Johann Rottenhammer, un tedesco che vive in Italia da alcuni anni, ed è stato il primo pittore tedesco a specializzarsi nella cosiddetta "pittura armadio", per le piccole dimensioni dei dipinti realizzati su lastre di rame.
Nel 1600 va a Roma, e si unisce ad un gruppo di artisti tra i quali
Peter Paul Rubens, con il quale strinse una forte amicizia e
Paul Brill.
Nel 1606 si sposa con una giovane vedova di origine scozzese dalla quale ha un figlio. Nello stesso anno è ammesso all'Accademia di San Luca.
Dipinge in questo periodo soggetti classici italiani e paesaggi con figure piccole, spesso dalla chioma imponente.
Studia
Caravaggio e rimane affascinato dal suo uso della luce e degli effetti drammatici del suo chiaroscuro.
Realizza piccoli quadretti su rame, dalla tecnica minuziosa, e molti disegni, oltre che dipinti che introducono la luce del fuoco, il lume della candela, soggetto piuttosto insolito per l'epoca.
Nel 1609 dipinge la "Fuga in Egitto", uno dei primi dipinti notturni in cui l'unica fonte di luce è data dalla luna e dalle stelle.
Elsheimer è fortemente influenzato da pittori olandesi quali
Rembrandt e
Claude Lorrain.
Sebbene sia molto apprezzato dai pittori dell'epoca e negli ambienti dell'arte, la sua è una vita di stenti ed infelicità. Si dice che abbia passato anche del tempo in prigione a causa dei tanti debiti, e che spesso la sua produzione viene limitata a causa di momenti di grande malinconia.
Muore in povertà a soli trentadue anni a Roma nel 1610. Avrà fama solo dopo la sua morte.
Disse
Peter Paul Rubens di Elsheimer:
"Secondo me, nessuno è mai stato alla sua altezza nella rappresentazione di piccole figure, del paesaggio e di tanti altri soggetti"