Biografia ed esposizioni di Dulbecco Gian Paolo
Nasce a La Spezia il 12 settembre 1941.
Sviluppa molto presto il suo interesse per il disegno e inizia a lavorare come autodidatta. A Milano, città dove la sua famiglia si trasferisce nel 1958, è allievo di Tommaso Gnone da cui apprende le tecniche d’incisione a puntasecca.
Completati nel 1966 gli studi al Politecnico, viaggia molto per lavoro, soprattutto in Europa, e ha modo di visitare vari musei e di avvicinare
l’arte contemporanea nei suoi vari aspetti. In particolare a Bruxelles conosce direttamente sia la pittura di
Delvaux e di
Magritte sia la grande pittura fiamminga.
Nel 1969 è a Roma dove frequenta vari ambienti culturali e artistici; è molto impressionato dalla pittura di
Balthus che ha occasione di vedere a Villa Medici. Fa ritorno a Milano nel 1970 e nel 1975 si stabilisce a Monza.
Lavora elaborando idee e ricordi (il tema delle Navi di pietra risale appunto al ricordo romano dell’Isola Tiberina), ma inizia ad esporre solo alla fine degli anni ’70.
Negli stessi anni comincia a sviluppare i temi delle Città ideali e dei Notturni che nel 1983 presenta a Milano alla galleria Baguttino e a Brescia alla galleria San Michele.
Esegue un ciclo dedicato al tema della Via Crucis per la chiesa di S. Gemma in Monza (1983-85).
Conosce Attilio Rossi che, nel 1984, lo presenta alla Permanente di Milano; nello stesso anno vince un premio acquisto di Cartier. Nel 1985
espone presso la galleria Arno di Firenze.
Presenta dei lavori di Arte Sacra nelle Rassegne Nazionali di San Simpliciano (1987 e 1988) a Milano e successivamente, nel 1992, al Centro San
Bartolomeo di Bergamo. Nel 1992 è premiato con targa d’argento al Premio Arte indetto dall’omonima rivista con il quadro Il mondo nuovo.
Nei primi anni ’90 s’interessa al tema dei Tarocchi, soggetto con cui partecipa alla mostra Art & Tabac itinerante in Europa (1993-1995) sotto la direzione artistica del critico francese Pierre Restany; questa sua serie dei ventidue Arcani maggiori verrà più tardi esposta in varie mostre e, prima della sua inevitabile dispersione finale, sarà interamente riprodotta in un volumetto dedicato.
Nella sua pittura inizia a comparire la maschera del Pulcinella, scelta come archetipo di un’umanità indefinita e indefinibile proprio per la sua sobrietà di colore e di forma.
Un viaggio aereo transatlantico gli ispira il tema del notturno in aeroporto che, con il titolo oraziano di Cras ingens iterabimus aequor, visiterà ripetutamente.
Nel 1994 viene invitato ad Imaginaria 94 dove presenta l’opera Le ombre della sera. L’anno successivo espone in Germania a Freiburg ed in Portogallo ad Oporto. Negli stessi anni sviluppa il tema delle Lotte con l’ombra (che la critica definisce una sorta di Manierismo
dell’inconscio) insieme a quello dei Labirinti e delle Gabbie misteriose.
Nel 1996 presenta suoi lavori a Roma (galleria Il Polittico), a Londra (Gerald Moran Gallery), negli Istituti Italiani di Cultura di Lione,
Lisbona e Bruxelles e infine a Tokyo (Artesse Gallery). In Giappone esporrà nuovamente nel 1998 a Yokohama e ancora a Tokyo negli anni 1999 e
2001.
Sul finire degli anni ’90, tra i suoi temi, inizia a comparire quello dedicato al mito di Atlantide.
Nel 2000 tiene un’importante personale alla galleria Paracelso di Bologna; l’anno successivo espone alla Permanente di Milano e alla galleria Andromeda di Pesaro. Nel 2002 la Soprintendenza ai Beni Culturali di Salerno patrocina a Ravello la sua mostra antologica Utopiche alchimie della visione comprendente vari lavori del decennio precedente; un suo dipinto ispirato al Parsifal wagneriano entra nella raccolta del Comune di Ravello.
Nel 2003 espone alla Fiera d’Arte di Strasburgo con la bolognese galleria Forni e alla collettiva Carnevalesca di Cento. L’anno successivo è alla Fiera MiArt con la galleria Franco Cancelliere di Messina, galleria presso la quale esporrà con altre personali nello stesso 2004, nel 2005 e nel 2008; nello stesso anno il suo dipinto Storie della Natività entra nella Collezione Paolo VI d’Arte Contemporanea di Concesio (BS).
Nel 2005 espone ancora a Ravello con Emanuele Luzzati nella mostra "I luoghi di Pulcinella" e a Milano presso la galleria Bensi con la quale ha iniziato ad operare regolarmente. L’anno successivo prende parte alla mostra dei soci della Permanente in occasione dei centoventi anni dalla fondazione del sodalizio milanese.
Nel 2008 tiene una mostra personale in Olanda, a Laren, nella galleria Zeligman. Nello stesso anno inizia a collaborare con la galleria
Monteleone di Palermo; in questa occasione un suo dipinto entra a far parte delle collezioni della provincia di Palermo.
Nel 2010 espone alla galerie Zabbeni di Ginevra ed è per la prima volta a Mantova presso la galleria di Arianna Sartori con la personale "Il
vizio di dipingere".
E' del 2011 la sua partecipazione alla mostra "Sulle tracce della fantasia" del Centro Le Muse di Andria, collettiva dedicata
alla pittura fantastica; l’anno successivo il suo dipinto "La nave di pietra" entra nelle collezioni del Museo d’Arte fantastica del castello di Gruyères in Svizzera. Nel febbraio 2012 espone a Palermo, nel Loggiato San Bartolomeo, una selezione di suoi lavori nella collettiva Prisca Sapientia.
Ancora nel 2012, in ottobre, espone in Germania nella mostra "Dopo de Chirico, la pittura metafisica Italiana contemporanea"
al Panorama Museum di Bad Frankenhausen.