Biografia e vita di Della Quercia Jacopo (Italia 1374-1438)
Lo scultore rinascimentale
Jacopo della Quercia nasce a Siena nel 1374.
Il nome originale è Jacopo di Angelo, il "della Quercia" deriva da un quartiere di Siena.
Contemporaneo di
Brunelleschi,
Ghiberti e
Donatello, è considerato un precursore di
Michelangelo.
E' una figura di transizione nello sviluppo della scultura del Rinascimento italiano, che ha unito l'arte del tardo gotico di
Nicola Pisano con una nuova rivalutazione della scultura antica, influenzando artisti italiani come
Francesco di Giorgio,
Niccolò dell'Arca e poi
Michelangelo.
Jacopo della Quercia proviene da una famiglia di artigiani, il padre, Piero d'Angelo, fa lo scultore e l'orafo, e il fratello, Priamo, il pittore.
Impara a scolpire il legno e il bronzo proprio dal padre, ma è il marmo il suo materiale preferito.
Lavora per diversi mecenati, dallo Stato Pontificio alle nobili famiglie di Siena e Firenze, ed è l'unico artista senese del suo secolo che ottiene una grande reputazione a livello nazionale.
Nel 1401 partecipa al concorso per le porte di bronzo del Battistero di Firenze, ma vince l'appalto Lorenzo Ghiberti.
Nel 1406 Jacopo scolpisce la tomba di Ilaria del Carretto, moglie del signore di Lucca, Paolo Guinigi, nel Duomo di Lucca, di cui ne restano solo l'effigie e il sarcofago.
Nel 1408, a Ferrara, realizza la statua della "Vergine con il Bambino", oggi nel Museo dell'Opera del Duomo, e l'anno successivo riceve la commissione per la "Fonte Gaia" in Piazza del Campo a Siena, oggi sostituita da una copia, mentre l'originale si trova nella loggia del municipio.
Lo schema di questa celebre fontana è stato modificato più volte, tra il 1414 e il 1419.
Contemporaneamente, Jacopo lavora alla statua di un apostolo per l'esterno della cattedrale di Lucca, all'altare Trenta per la Chiesa di San Frediano a Lucca, e alle lastre tombali di Lorenzo Trenta e della moglie.
Nel 1413 è accusato, insieme al suo assistente Giovanni da Imola, di reati gravi, stupro e sodomia, e di furto.
Fugge da Siena ma il suo assistente è incarcerato per tre anni.
Jacopo della Quercia torna probabilmente a Lucca nel marzo 1416 e l'anno successivo inizia a lavorare ai bassorilievi in bronzo dorato per il fonte battesimale di San Giovanni a Siena.
Nel 1425 inizia la sua grande ultima opera (rimasta incompiuta alla sua morte), la decorazione scultorea del portale principale di S. Petronio, Bologna.
Le 10 scene della Genesi, tra cui la creazione di Eva, 5 scene della vita di Cristo precoce, i rilievi dei profeti, e le statue della Vergine con Bambino e Santi Petronio e Ambrogio danno quel senso di profondità tipico dei dipinti di
Masaccio.
Nei suoi ultimi anni è premiato con numerose onorificenze dai senesi: nel 1435 fu nominato cavaliere e architetto sopraintendente del Duomo di Siena, per il quale lavora alla decorazione (incompiuta) della Cappella Casini.
Il suo stile scultoreo innovativo non ha trovato immediati seguaci a Siena, Bologna, o Lucca, ma in seguito avrà grande influenza su
Michelangelo.
Jacopo della Quercia muore a Siena il 20 ottobre 1438.
E' sepolto nella chiesa di San Agostino a Siena.