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Biografia e vita di De Saint Phalle Niki (Francia 1930-2002)

Niki De Saint Phalle

Niki De Saint Phalle nasce in Francia da una famiglia aristocratica che si trasferisce a New York dopo il crac bancario del padre, poco dopo la crisi del 1929.

Nel 1950 Niki scappa di casa e sposa lo scrittore e musicista Harry Mathews, con cui avrà due figli.

Scoperto il valore terapeutico della pittura, Niki si dedica interamente all’arte.

Negli anni Sessanta diviene celebre grazie ai Tiri, una serie di azioni durante le quali il pubblico o l’artista stessa sparano con la carabina su dei rilievi di gesso, facendo esplodere sacchetti di colore.

Qualche tempo dopo inizia a lavorare sulla figura femminile realizzando delle grandi sculture, coloratissime e formose: sono le Nanas, via via sempre più grandi e opulente.

Nel frattempo si avvicina al movimento dei Nouveaux Réalistes e conosce Jean Tinguely, Jasper Johns e Robert Rauschenberg.

Dopo il divorzio con Harry Mathews sposa Tinguely, autore di meccanismi complicati capaci di animare strutture gigantesche; insieme producono un sodalizio artistico estremamente fecondo.

Nel 1966 nasce Hon/Elle, una figura gigantesca e prosperosa che si trova nel Moderna Museet di Stoccolma.

Questa Nana in poliestere ha 28 metri di lunghezza, 6 metri di altezza e 9 metri di larghezza ed è una scultura visitabile anche internamente: sta distesa di spalle e accoglie nel suo grembo i visitatori che poi escono nuovamente da lei come in un parto, dalla vagina. Il chè ha ovviamente fatto molto discutere, incrementando così la sua notorietà.

Nana

Dal 1979 al 1996, con l’apporto di Jean e di uno staff di collaboratori, Niki realizza il suo Giardino dei Tarocchi in Italia, tra Garavicchio e Capalbio (Grosseto).

L’artista viene apprezzata in modo crescente dalla critica, ma combatte anche con gravi problemi di salute.

La morte arriva nel 2002, in California, per una malattia polmonare derivata dai gas tossici respirati manipolando il poliestere.

Il Giardino dei Tarocchi è un connubio tra arte e architettura; infatti utilizza il linguaggio dell’arte, ma ha la dimensione umana ed abitabile dell’architettura.

Il parco è popolato da ventidue sculture monumentali – alcune delle quali sono internamente percorribili – ispirate agli arcani maggiori dei Tarocchi.

Le figure (alcune di cemento e altre di poliestere) sono rivestite con mosaico di specchi, vetri e ceramiche colorate. Esse occupano circa mezzo ettaro di terra, donazione della famiglia Caracciolo.

La realizzazione del Giardino ha richiesto 17 anni di impegno, un enorme lavoro d’impianto e una spesa di circa 10 miliardi di lire. L’artista si autofinanzia tramite altre opere, libri, film e la produzione di una linea di profumi.

Il progetto è ideato da Niki, regista di un lavoro collettivo che organizza apporti tecnici dei più diversi settori: artisti polimaterici, architetti, arredatori, ceramisti, operai specializzati, esperti di amministrazione, di botanica.

Il Giardino dei Tarocchi ha diversi, illustri, antecedenti: i Mostri di Bomarzo (secolo XV), il Palazzo Ideale del postino Ferdinand Cheval, in Francia, il Parco Gà¼ell di Gaudì a Barcellona, le Torri di Simon Rodia, operaio di Los Angeles.

Ma le sculture pop di Niki sono dense di significati simbolici ed esoterici e disegnano una sorta di percorso iniziatico condotto in un’atmosfera giocosa. Esse sono l’esito di un lavoro interiore, nel corso del quale l’artista si interroga sul materno, sul concetto di nascita-rinascita, sulla volontà creatrice.

Sito ufficiale: www.nikidesaintphalle.com/



Galleria opere d'arte di De Saint Phalle Niki

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