Biografia e vita di Da Settignano Desiderio (Italia 1430-1464)
Desiderio da Settignano (Settignano, 1430 circa - Firenze, 16 gennaio 1464) è stato uno scultore italiano.
Negli anni sviluppò uno stile elegante e fine nel disegno, combinando l'aderenza al naturalismo, soprattutto nell'espressività, al virtuosismo nel trattamento del marmo.
Nei suoi busti di ritratti il tema preferito fu quello di donne e dei bambini.
Le principali caratteristiche delle sue opere sono la dolcezza, la forza e la luminosità.
L'artista, come molti altri scultori precedenti Michelangelo, è stato lungamente e ingiustamente trascurato dalla critica, anche se con le sue creazioni di estrema intensità espressiva, di grande carica emotiva, di levità e di grazia, esercitò in realtà una forte influenza nella particolare fioritura della scultura che caratterizzò il terzo quarto del Quattrocento fiorentino.
Dopo la straordinaria produzione della prima metà del secolo, che con Donatello, Ghiberti, Nanni di Banco, Luca della Robbia e Michelozzo aveva posto le basi del Rinascimento in Toscana, una nuova generazione di artisti raccoglieva in quegli anni l'eredità di Donatello, che nel 1443 aveva lasciato Firenze per stabilirsi a Padova.
Tra loro Desiderio fu senza dubbio uno dei più creativi e capaci di rendere vivo il marmo.
Dal punto di vista strettamente tecnico, lo scultore sviluppò una originale ricerca di levità plastica, chiaroscurale e luministica, e di tenerezza psicologica.
Nella lavorazione raggiunse un livello di perfezione raramente eguagliato.
Da bravo allievo di Donatello, con il quale aveva pure collaborato, egli raffinò al massimo la tecnica dello "stiacciato", un finissimo bassorilievo.
Il suo sensibile trattamento della materia contribuì in maniera sostanziale alla nascita di un linguaggio formale caratterizzato dalla dolcezza delle figure e dalla forza delle espressioni, che influenzò addirittura Leonardo nella definizione della tecnica dello sfumato.
Il suo lavoro sulla luce, che gli consentiva di controbilanciare la durezza e la pesantezza del blocco lapideo, aprì prospettive che saranno
affrontate pienamente solo a fine Ottocento, e che verranno poi trasfigurate nel Novecento, quando la luce diventerà essa stessa materia creativa della scultura.
Dal punto di vista tematico, invece, fra i diversi "generi" in cui Desiderio eccelse tra i contemporanei, spicca, accanto ai bassorilievi di virtuosistica raffinatezza quello dei busti in marmo di fanciulli.
Di tale particolare tipologia scultorea, infatti, egli può essere considerato non soltanto il più grande interprete, ma addirittura l'inventore.
E' in questi lavori che si manifesta con tutta evidenza il suo naturale talento nel rendere la varietà dei sentimenti.
Il tema del ritratto fanciullesco, infatti, gli consentiva di disporre di un'ampia gamma di emozioni.
In tutte le opere in cui accosta il tema del fanciullo, egli dimostra la grande capacità di controllare la vivezza dei contorni e di graduare sottilmente il rilievo, conferendo alla superficie una consistenza sensuale, oltre che la sensibilità nell'accennare all'interiorità dei personaggi.