Biografia e vita di Da Cortona Pietro (Italia 1596-1669)
Pietro Berrettini, meglio conosciuto come
Pietro da Cortona, pittore, decoratore e architetto
Barocco, nasce il primo novembre del 1597 a Cortona da una famiglia di modesti artigiani.
La sua formazione artistica inizia nella bottega del fiorentino
Andrea Commodi che si era formato a sua volta alla scuola del
Carracci, del
Rubens e
del
Bernini.
Fu proprio questo pittore a portarlo, nel 1611, a Roma, dove lavorò con
Baccio Ciarpi, anche lui allievo del Commodi; qui Berrettini si impegnò a studiare ed a riprodurre, infaticabilmente, palazzi, opere d'arte, chiese e giardini della città, dedicandosi appassionatamente alla pittura classica e a quella di
Raffaello.
Il Ciarpi introdusse Pietro negli ambienti Oratoriali, un ambiente che gli fornì lavoro per tutta la vita, ottenendo la protezione del Conte Sacchetti il quale, a sua volta, lo presentò alle grandi e ricche famiglie romane.
Pietro da Cortona, lavorò in moltissime chiese Romane e, attraverso una pittura ardita e sontuosa, liberò la sua
fervida immaginazione in affreschi di cupole e chiese con elementi decorativi in oro, diventando un modello di arte barocca in tutta Europa,
influenzando persino il suo maestro Ciampi.
In veste di architetto, eresse, fra l'altro, l'elegante chiesa dei
Santi Luca e Martina al Foro Romando, Castel
Gandolfo e, fra il 1656 ed il 1657 realizza la ricca facciata di
Santa Maria della Pace e in seguito si occupa
della basilica di
Santa Maria in Via Lata, rivelando il suo gusto fastoso anche se più misurato.
L'opera pittorica più grandiosa si trova a palazzo Barberini ed è la volta del salone centrale con la
Glorificazione della famiglia Barberini, celebre come l'affresco
Trionfo della Divina Provvidenza, con l'evidente prospettiva ispirata a
Melozzo da Forlì (1438-1494).
Pietro Berretti si recò a Venezia per ammirare le opere della decantata Pittura Veneta, poi a Firenze, dove lavorò a Palazzo Pitti e per le ville dei de' Medici.
Tornato a Roma nel 1648, vi dipinse la tribuna e la cupola della Chiesa Nuova e non lasciò più la città, rifiutando gli inviti di di Filippo IV in Spagna e di Luigi XIV in Francia, perché impegnato da lavori per il Papa Innocenzo X.
In compenso dipinse quadri per molte chiese di altre città, come Cortona, Arezzo, Siena, Firenze, Imola e Venezia.
Pietro da Cortona muore a Roma il 16 maggio 1669, lasciando un'orma notevole nell'architettura e nella pittura del secolo seguente, nel glorioso
Barocco Romano ed Europeo.