Biografia e vita di Da Brescia Moretto (Italia 1498-1554)
Alessandro Bonvicino detto
Moretto da Brescia, pittore italiano, nasce a Rovato
(Brescia) nel 1498.
Allievo del pittore
Floriano Ferramola, con il quale affrescò la cupola del Duomo Vecchio e alla decorazione delle
ante dell'organo, raffiguranti "I Santi Faustino e Giovita a cavallo" e poi alunno del
Tiziano, già nelle sue opere giovanili rivelò uno stile vivace, attento alle radici lombarde ed alla tradizione naturalistica bresciana, ma spinto verso una maggiore intensità espressiva e coloristica della pittura veneta.
L'influenza della pittura veneta nelle opere del Moretto in età giovanile, lasciano supporre un viaggio del pittore a Padova, verso il 1513, in
compagnia del
Romanino, con il quale dipinse nel 1521 la Cappella del Sacramento nella chiesa di San Giovanni
Evangelista a Brescia.
Fu il pittore bresciano leader del suo tempo, con grande fama ed esperienza come pittore di pale d'altare e di altre opere religiose, le migliori
delle quali esprimono gravità impressionante e senso poetico della natura, come
Santa Giustina, e l'
Assunta
(1525), eseguita per l'altare maggiore del Duomo Vecchio.
Moretto fu noto anche per i suoi ritratti e, anche se molto meno numerosi delle opere religiose, sono considerati generalmente di qualità superiore e di maggiore importanza storica.
Nella ricerca dell'armonia compositiva il Moretto sviluppò la sua arte espressiva, ispirandosi alle tranquille atmosfere delle opere dell'allevo del
Mantegna,
Vincenzo Foppa, all'uso del colore di
Giorgione, del suo maestro
Tiziano, di
Lorenzo Lotto e del
Savoldo.
Anche se realizzò numerosi e grandi affreschi, il pittore preferiva i lavori ad olio; tra le sue opere si ricordano: il "
Ritratto
di gentiluomo" del 1526 ed esposto alla
National Gallery di Londra, "
Lo stendardo delle Santissime Croci" (1520) conservate alla Pinacoteca Tosio Martinengo di Brescia, la "
Pala Rovelli" eseguita nel 1539 per la chiesa di Santa Maria dei Miracoli e il "
Cristo e l'Angelo".
Alessandro Bonvicino detto Moretto da Brescia muore a Brescia fra il novembre e il dicembre del 1554 lasciando il suo allievo
Giovan Battista Moroni a proseguire il suo lavoro al quale in seguito anche
Caravaggio si sarebbe ispirato.
Le sue opere sono conservate in
molti musei italiani e stranieri, fra i quali il
Metropolitan Museum di New York,
l'Hermitage di San Pietroburgo, Kunsthistorisches Museum, Vienna; Staedel Museum, Francoforte; Gallerie dell'Accademia, Venezia, Pinacoteca Tosio Martinengo, Brescia, Pinacoteca Ambrosiana, Milano; National Gallery of Art, Washington; Ashmolean Museum, Oxford, Museum of Fine Arts di Budapest.