Biografia e vita di D'Accardi Gian Rodolfo (Italia 1906-1993)
Ha frequentato i corsi dell'Accademia di Brera, lavorando contemporaneamente come impiegato presso una banca.
Nel 1930 esordisce come pittore esponendo ad una mostra organizzata dall'Università Popolare di Milano e da questo momento partecipa anche a numerose mostre Sindacali ed alle esposizioni della Permanente, conoscendo le prime significative affermazioni.
Le sue opere sono inoltre presenti in diverse edizioni della Quadriennale romana a partire dal 1939, ad alcuni Premi Bergamo, dove nel 1941 espone Cavalcata nel bosco, e alla prima Biennale di Venezia del dopoguerra (1948).
Dal 1959 al 1960 vive e lavora a Cernobbio intensificando l'attività espositiva, scandita da numerose mostre personali tenute e Milano, Roma, Genova e Lugano.
Il suo repertorio spazia dal ritratto alla natura morta e comprende alcune fortunate composizioni dedicate al tema delle maschere.
Ma è soprattutto il paesaggio a documentare l'evoluzione stilistica del pittore, che dall'iniziale componente naà¯f di Nevicata in Brianza (1939)
giunge ad esiti non figurativi nelle opere degli anni Sessanta e Settanta.
La pittura di D'Accardi si muove in una dimensione "visionaria", di vaga ascendenza espressionista, vicina, per alcuni aspetti, a quella favolosa di Franz Marc.
L'intera sua opera risulta sostanzialmente omogenea, sia sul piano dei contenuti sia su quello dello stile.
Il suo metodo di lavoro è postimpressionistico, ma la sua pittura può considerarsi estranea ad ogni schema mentre risente delle più moderne esperienze.
D'Accardi si esprime con colori vivaci e armoniosi e con forme fantasiose, talvolta suggerite dal suo estro, talaltra dettate da una sincera passione.
L'artista, profondamente religioso, esprime con piena autonomia di linguaggio e intensità poetica la sua particolare visione del mondo in composizioni pervase di ancestrale sacralità anche quando non sono opere di soggetto specificamente religioso.