Biografia e vita di Clerici Fabrizio (Italia 1913-1993)
L'artista italiano
Fabrizio Clerici nasce a Milano il 15 maggio 1913.
Nel 1920 si trasferisce a Roma dove studia e si laurea presso la Scuola Superiore di Architettura nel 1937.
Il contatto con Roma e la sua ricchezza in monumenti artistici è fondamentale per la formazione dell'artista.
A Roma, da studente universitario, segue le conferenze di
Le Corbusier e nel 1936 conosce e stringe una solida amicizia con
Alberto Savinio.
Nel 1938, a Milano, incontra
Giorgio de
Chirico con il quale si intrattiene in lunghe conversazioni sulle tecniche pittoriche, in particolare sulla pittura a tempera.
Sul finire degli anni trenta Clerici si dedica ai primi disegni fantastici: personaggi non ritratti dal vero ma ricostruiti a memoria, secondo
una sequenza quasi onirica di immagini, entrando così nel clima surrealista.
Dopo la guerra torna a Roma e si avvicina a studi scientifici e a alle teorie ottico-prospettiche del Padre Jean-Francois Niceron dell’ordine dei Minimi.
Nel 1944 incontra a Roma Leonor Fini e frequenta artisti e letterati, da Alberto Moravia a Elsa Morante.
Nel gennaio del 1945 espone con Savinio in una mostra collettiva e l’anno dopo incontra a Milano
Tristan Tzara.
Nel 1947 collabora con
Lucio Fontana ad un
progetto "Patio per una casa al mare", di cui Fontana esegue le sculture, per Handicraft Development, Inc. in New York.
Nel Settembre del 1948, a Venezia, stringe amicizia con
Salvador Dalì.
Fino al 1948 Fabrizio Clerici continua a dedicarsi al disegno e all’incisione.
Nel 1949 affronta, dopo anni di preparazione, la pittura.
Nel 1953 l'artista affronta una serie di peregrinazioni nel Medio Oriente, Egitto, Siria, Giordania, Libia, Cirenaica e Turchia riportando poi
nella sua arte due temi importanti, quello dei Miraggi e i Templi dell'uovo, cicli di costruzioni utopistiche nei deserti, che si sviluppano a
spirale partendo da un nucleo centrale dove ha
sede un ipotetico uovo primigenio.
Nel 1955 espone a New York la maggior parte delle pitture eseguite in quegli anni.
Contemporaneamente alla pittura, si dedica al teatro, collaborando anche con Giorgio Strehler.
Nel 1957 Clerici si interessa a differenti modi di espressione per due anni lavora alla realizzazione di una grande vetrata La fede di Santa
Caterina per la Basilica di San Domenico a Siena.
Nel 1964 inizia la serie delle tavole per l’Orlando Furioso di Ludovico Ariosto, con varianti, nel corso del tempo.
Nel 1968 è invitato dal Senato delle Arti e delle Scienze di Berlino con due esposizioni antologiche di pittura e scenografia.
Nel 1970 realizza per la Propyläen Verlag Berlin una edizione numerata de Il Milione di Marco Polo, con varie tavole in nero e a colori e molte
litografie originali.
Durante il periodo 1974-75 dipinge un ciclo di quadri ispirati alla Isola dei morti di A. Böcklin, tutte variazioni che verranno poi riprese in
anni successivi.
Nel 1977, per una edizione a limitato numero di copie, ha eseguito una serie di litografie che illustrano Le bestiaire di Guillaume Apollinaire
e nello stesso anno vengono allestite varie retrospettive a lui dedicate in Europa.
Negli anni Settanta lavora alle opere di ispirazione egizia dal titolo Variazioni Tebane; dal 1980 comincia il ciclo pittorico sul tema della
violenza che chiamerà "I Corpi di Orvieto", portato a termine nel 1981 insieme ad una serie di grandi tavole a colori: Le Impalcature della
Sistina.
Nel 1983 si inaugura una importante mostra presso la Galleria Civica d’Arte Moderna - Palazzo dei Diamanti di Ferrara.
Negli anni a seguire si svolgono varie mostre a lui dedicate in tutta Italia.
Dal 1988 al 1992 esegue una serie di dipinti con iconografie escatologiche, molti dei quali impostati con tinte monocromatiche.
Dopo la sua scomparsa, avvenuta a Roma il 7 giugno del 1993, viene costituito l’Archivio Fabrizio Clerici.
Informazioni tratte dal sito ufficiale dell' Archivio Clerici Fabrizio