Biografia e vita di Cattelan Maurizio (Italia 1960)
Maurizio Cattelan, artista italiano piuttosto quotato, nasce a Padova il 21 settembre del 1960 e vive fra Milano e New York creando ironiche scultura in cera, tessuto ed altri materiali, studiate per creare sconcerto nel pubblico.
Dopo aver frequentato l'Accademia di Belle Arti di Bologna, negli anni ottanta comincia la sua carriera a Forlì frequentando alcuni artisti del luogo, seguendo le tendenze dell'
Arte Concettuale.
Nel 1986 con una tela segnata da tre squarci, alla maniera di Lucio Fontana, fa riapparire la "Z" di Zorro, diventerà l'indovinato marchio che apporrà alle sue opere.
Già dai primi lavori manifestano il piacere nel combinare la scultura di tipo figurativo con performance, includendo spesso eventi di tipo "happening", azioni provocatorie di rottura che saranno il suo personalissimo stile, meritandosi la definizione di un critico d'arte contemporanea "...uno dei più grandi artisti
post-dadaisti e
post-duchampiani e un ...furbacchione".
Maurizio Cattelan ha il debutto espositivo nel 1991, alla Galleria d'Arte Moderna di Bologna, dove presenta «Stadium 1991», composto da un lunghissimo tavolo da calcetto, con undici giocatori senegalesi e altrettanti scelti tra le riserve del Cesena.
L'artista si guadagna un forte riscontro dal pubblico e dal mercato dell'arte con performance e Happening di natura goliardica: a Milano, Cattelan attacca al muro con lo scotch il suo gallerista Massimo De Carlo e Emmanuel Perrotin, un altro gallerista passare un mese intero da lui mascherato da gigantesco fallo rosa.
Persino con la Biennale di Venezia del '93, Cattelan ha scherzato ed ha sconvolto la laguna mettendo in scena "Lavorare è un brutto mestiere", il cui obiettivo era quello di vendere a un'agenzia di Pubblicita' il suo spazio espositivo.
L'opera più nota di Cattelan «La Nona Orà», scultura realizzata nel 1999 in lattice, cera, tessuto, con scarpe in cuoio e pastorale in argento che raffigura Papa Giovanni Paolo II schiacciato a terra da un grosso meteorite e circondato da vetri infranti.
Dopo essere stata al centro di molte polemiche, "La nona ora" viene esposta al pubblico alla Royal Academy di Londra ed a Varsavia, prima di essere venduta da Christiès nel 2001 per la cifra record di 886 mila dollari.
Ai Caraibi l'artista ha organizzato la "Sesta Biennale" durante la quale la sua opera consisteva in due settimane di villeggiatura gratis per gli artisti invitati e nessuna opera esposta, lasciando a bocca aperta le delegazioni di critici accorsi inutilmente.
A New York, sulla 20esima strada, Cattelan ha aperto una vetrina minimale, la "Wrong Gallery", dove di volta in volta viene esposto un artista, divertendo così i newyorkesi vanno matti per questa invenzione, mentre le quotazioni "stellari" delle sue opere generano spesso critiche e malumori, nel mondo dell'arte.
Cattelan con le sue uscite spiazzanti non risparmiano neanche gli ammiratori: nel giorno in cui la facoltà di Sociologia dell'Università di Trento gli ha conferito la Laurea Honoris Causa ha preparato una installazione nell'atrio dell'ateneo.
L'installazione consisteva in un asino imbalsamato dal titolo "Un asino tra i dottori".
Da diversi anni collabora con Paola Manfrin alla realizzazione di "Permanent food", una rivista d'arte contemporanea.
Nel 2019 fa scalpore mondiale l'esposizione dell'opera "
Comedian" rappresentata da una semplice
banana (vera) incollata alla parete con del nastro adesivo.
Si tratta dell'ennesima provocazione, è ovvio, ma la cosa che ha lasciato sbalorditi è il fatto che tale opera sia
stata aggiudicata ad un compratore alla folle cifra di
120.000 dollari!
Oltre al fatto, già eccezionale, si è aggiunto l'episodio provocato dall'artista
David Datuna, di New York,
che la famosa "banana" se l'è mangiata all'Art Basel di Miami Beach! Con questo spuntino costoso ha macinato solo sul suo
profilo Instagram 300mila visualizzazioni e la fama di "Hungry Artist".
Sito di ammiratori di Cattelan:
http://mauriziocattelan.altervista.org/