Biografia e vita di Brunelleschi Filippo (Italia 1377-1446)
Filippo Brunelleschi, architetto, ingegnere e maestro in ogni forma d'arte, nasce a Firenze nel 1377; figlio di notaio e poco incline a seguire le orme paterne, viene avviato all'arte orafa.
Le sue prime opere sono d’oreficeria: partecipa alla realizzazione dell’altare argenteo di San Jacopo a Pistoia e si iscrive alla
corporazione degli orafi di Firenze.
Nel 1401 Filippo Brunelleschi partecipa al concorso, indetto per la realizzazione della seconda porta del Battistero di Firenze dall’Arte dei mercanti di Calimala; la mancata vittoria unita il richiamo dell'architettura e dagli studi prospettici, (fu lui a "inventare" un metodo che, attraverso precise norme geometriche, permetteva di restituire la profondità degli oggetti nelle composizioni, per disporli in modo esatto e proporzionato), lascia Firenze per recarsi a Roma.
E’ nella città eterna che Brunelleschi con l'amico
Donatello studia minuziosamente la classicità e amplia, in modo straordinario, la sua cultura, interessandosi alla matematico, alla geometria, alla letteratura, in particolare alla “Divina Commedia” di Dante Alighieri.
Tornato a Firenze, Filippo Brunelleschi nel 1418, partecipa al concorso indetto per la realizzazione della Cupola del Duomo di Firenze, aggiudicandosi l'opera.
Nel 1419 costruisce lo “Spedale degli Innocenti” il cui Portico è il primo edificio, dalla caduta dell'Impero Romano, ad essere costruito consapevolmente con una grammatica classica, mentre, le proporzioni snelle, lo rendano anche inconfondibilmente quattrocentesco.
Brunelleschi nel suo lavoro si concentra soprattutto sulle proporzioni degli edifici e sul recupero delle tecniche di costruzione antiche diventando il più importante architetto di Firenze.
La sua opera maggiore, la Cupola ottagonale della Cattedrale di Santa Maria del fiore, costruita con l'ausilio di macchine per l'edilizia di sua
invenzione, terminerà nel 1436; Brunelleschi è presente nella costruzione in ogni sua fase, la progetta, sceglie i materiali, fa da capomastro e da capocantiere, sempre vicino alla manovalanza, inventando persino nuovi attrezzi.
Le dimensioni, le proporzioni, le difficoltà tecniche superate, l'impostazione del cantiere e l'accentramento del ruolo dell'architetto rendono la
Cupola una di quelle opere che segnano il passaggio ad un'età nuova.
Mentre lavorava alla Cupola, Brunelleschi porta avanti altri importanti progetti; la famiglia de' Medici gli commissionò la progettazione della
“Sagrestia Vecchia” e della "Basilica di San Lorenzo" (1421-1423), considerate le chiavi di volta del primo
Rinascimento, opere che testimoniano la ricerca dell'architettura rinascimentale di coniugare il linguaggio classico con la tradizione paleocristiana.
La Sacrestia Vecchia di San Lorenzo rappresenta il punto di incontro fra la scultura e l'architettura con la cooperazione del Brunelleschi con le
decorazioni scultoree di Donatello e
Tra il 1430 e il 1440 l'architetto è impegnato anche alla “Cappella de’ Pazzi”, a “Palazzo Pitti”, alla “Chiesa di Santo Spirito e ad un incredibile numero di progetti di altro genere e viaggi a Roma, Ferrara e Mantova, Lucca e Pisa.
Nelle varie città Filippo Brunelleschi sfoggia tutte le sue conoscenze di ingegneria militare e navale, inventa strumenti musicali ed a Firenze realizza impianti di scenotecnica, come quello in San Felice in Piazza, per la discesa dell’Arcangelo Gabriele, durante una rappresentazione.
La morte lo coglie il 15 aprile del 1446 mentre realizzava un nuovo progetto e venne sepolto con grandi onori nella navata destra del Duomo.