Biografia e vita di Bassano Leandro (Italia 1557-1622)
Leandro da Ponte, detto
Leandro Bassano, pittore italiano del
Manierismo, nasce a Bassano del Grappa il 10 giugno 1557.
Proviene da una famiglia di pittori veneti. Suo padre era
Jacopo Bassano.
Leandro, come i suoi fratelli dei quali il più conosciuto è
Francesco Bassano si dedica alla pittura.
Francesco Bassano il vecchio, detto il
Bassano (1470-1539) era il nonno.
Leandro entra nella bottega del padre da ragazzo e qui sviluppa presto un proprio stile molto legato al disegno sfruttando il suo talento creativo
dipingendo ritratti e soggetti di varia natura, pur continuando anche a dipingere quadri religiosi come suo padre.
Nel 1578, quando il fratello maggiore Francesco si trasferisce a Venezia, diventa il principale assistente di suo padre da cui erediterà la bottega presso il famoso Ponte di Bassano (da cui il loro cognome), ma solo nel 1582 suo padre gli permette di firmare con lui una pala d'altare il
San Rocco in gloria con i santi Giobbe e Sebastiano e pochi mesi dopo di firmare da solo la
Circoncisione nella chiesa parrocchiale di Rosà.
In entrambe le tele si osserva già la sua attenzione scrupolosa per i particolari, per i colori squillanti, ma piuttosto freddi e per le ombre nere che accentuano i chiaroscuri.
Nel 1592, il pittore si trasferisce a Venezia per sostituire il fratello Francesco, nella bottega che era stata del Tintoretto, che a seguito di un tentativo di suicidio era rimasto infermo.
A Venezia Leandro Bassano, nella nuova atmosfera luminosa della città, inizia a staccarsi dalla tradizione familiare, puntando sulla realizzazione di superfici cromatiche smaltate in colori chiari e spesso squillanti, definiti da un disegno netto e incisivo, avvolto da una luminosità fredda e
diffusa.
Divenuto famoso per i suoi ritratti, nel 1596 gli viene richiesto di eseguire il ritratto del doge Marino Grimani, il che' gli valse la nomina a
Cavaliere di San Marco, con onori e conseguente ricchezza.
Estroverso e vanitoso, il nuovo ricco Leandro Bassano conduce il resto della vita in modo pomposo, in un certo senso già seicentesco che lo porta dallo stile del Tintoretto alle esperienze tardo manieristiche della produzione da cavalletto, in un linguaggio spesso raffinato e prezioso, tendente ad una sempre più spinta rarefazione formale, di cui sono buona testimonianza le opere della tarda maturità.
Leandro Bassano muore a Venezia il 15 aprile 1622.