Biografia e vita di Barye Antoine Louis (Francia 1796-1875)
Antoine Louis Barye, scultore, pittore e incisore francese, celebre per i suoi ritratti di animali, nasce a Parigi il 24 settembre 1796.
Il suo lavoro propone per lo più animali selvatici, di natura violenta, soprattutto di grandi felini, ma ha anche gruppi equestri e figure
mitologiche.
Antoine Louis Barye ha studiato e si è appassionato alle forme animali mentre lavorava per un orafo e faceva disegni di animali
selvatici, sia vivi che morti, nel Jardin des Plantes a Parigi fra il 1823 ed il 1831.
La sua opera era perfettamente nello spirito Romantico del tempo, in particolare per la sua preferenza alle posture tese ed ai movimenti violenti.
Nel 1819 lo scultore ha vinto il secondo premio al Salon La Milone de Crotone, ma in seguito le sue opere non hanno avuto successo.
Al Salon 1831 Barye espone il suo capolavoro,
Tigre che divora un coccodrillo, che è stato comprato per i giardini
di Lussemburgo e che ora è al
Louvre.
Il successo si ripete l'anno dopo, al Salon del 1832 con il
Leone e Serpente, un altro capolavoro che è stato
successivamente installato nei giardini delle Tuileries.
Anche se Antoine Louis Barye raggiunge il successo commerciale con i suoi bronzi e monumenti, la commissione del Salon rifiuta
molte delle sue opere, finché, ancora rifiutato nel 1836, si rifiuterà di esporre lì fino al 1851.
Lo scultore è conosciuto per i grandi monumenti commissionati dal Duca di Orleans, dai duchi di Luynes, Montpensier, e di Nemourscome, ma questi
grandi lavori gli hanno permesso di produrre i suoi piccoli modelli in bronzo nelle migliori fonderie artigiane di Parigi, opponendosi all'opinione che la scultura di piccole dimensioni fosse intrinsecamente inferiore a quella a grandezza naturale o monumentale, oltre al concetto che, fra gli oggetti d'arte le figure di animali valessero meno delle figure umane o d'altro genere.
Negli anni fra il 1837 ed il 1848 lo scultore è all'apice della sua carriera e la maggior parte delle sue più belle sculture d'animali sono state
fatte in questo periodo.
Finanziariamente le cose andavano male, Antoine Louis Barye era un perfezionista e per lui le statuette non erano mai perfette,
per questa ragione lo scultore si volse al difficile e costoso stampaggio a freddo: ogni opera era un originale.
Per questa quasi ossessione per la perfezione delle sue sculture e causa della crisi finanziaria e per la Rivoluzione del 1848, Barye fu stato
costretto a dichiarare bancarotta; i suoi calchi, i modelli, nonché i diritti per la loro produzione furono svendute per pagare i suoi debiti.
Dopo il fallimento e la perdita dei suoi modelli, nel 1848 venne assunto al Louvre come soppraintendente a calchi e modelli, fino a quando fu
sostituito da Emmanuel Fremiet nel 1850.
Dopo questi tempi bui per Barye, i giornali ed il pubblico cominciarono a riscoprire le sue opere e la loro perfezione: nel 1851 al Salon la sua opera
Jaguar che divora una lepre, viene destinata ai giardini di Lussemburgo ( solo successivamente inserita nel
Louvre).
Nel 1854 Antoine Louis Barye viene nominato Professore di Disegno al Museo di Storia Naturale presso il Jardin de Plantes,
incarico che mantenne fino alla morte.
Durante l'ultima parte della sua vita lo scultore ha ricevuto numerose onorificenze e riconoscimenti che meritava nella sua giovinezza.
Nel 1855 e ancora nel 1867, all'età di 71 è stato insignito della Grand Medaglia alla Exposition Universelle di Parigi per le sue opere.
Elevato al rango di Ufficiale della Legion d'Honneur, è stato nominato Primo Presidente dell'Unione Centrale
delle Belle Arti e nominato membro dell'Istituto di Francia.
Dopo il 1869, fino alla sua morte nel 1875, Antoine Louis Barye non ha prodotto nuovi lavori, e oggi, la maggior parte
degli calchi ed i modelli dello scultore sono di proprietà del Louvre.