Biografia e vita di Balestra Antonio (Italia 1666-1740)
Balestra Antonio, pittore italiano, nasce a Verona il 12 Agosto del 1666, in una famiglia di mercanti che gli permisero di dedicarsi alla sua passione per il disegno.
Compie la sua prima formazione artistica a Verona alla scuola di
Giovanni Ceffis, un modesto pittore
, ma alla morte del padre il giovane Antonio Balestra è costretto ad interrompe il suo apprendistato per dedicarsi agli affari di famiglia.
Nel 1687 a 21 anni può riprendere gli studi recandosi a Venezia presso
Antonio Bellucci (1654-1726), pittore che aderiva alla
corrente Rococò, che frequenta per tre anni, e dove entra in contatto con le opere di
Tintoretto e frequenta un’Accademia del nudo.
Trasferitosi a Roma per completare la sua preparazione artistica con
Carlo Maratta (1625-1713) il vero fondatore
dell'Accademia Romana che impose un indirizzo classicheggiante alla cultura del secondo Settecento, Antonio Balestra corregge il suo colorismo veneto e assimila di un certo classicismo cinque e seicentesco che ne orienta stabilmente il gusto.
Tornato Verona dove si stabilisce, pur soggiornando saltuariamente a Venezia, acquista subito grande prestigio come pittore introducendo nel mondo artistico locale gli elementi fondamentali dell'accademismo del suo maestro e che trasmetterà al suo più noto allievo,
Giambettino Cignaroli (1706-1772), dando così all'ambiente pittorico veronese del Settecento, un'
intonazione classicizzante (Neoclassicismo), in contrasto, spesso voluto, col
Barocco veneziano.
Molte opere eseguite nella prima decade del XVIII secolo furono di committenza religiosa come l’Annunciazione di San Tomaso, San Giovanni Battista di San Nicolò, a Verona; l’Estasi di San Francesco oggi a Castelvecchio ; le pale dei Gesuiti, di San Marziale e San Zaccaria a Venezia; la Natività del Duomo e due tele fra le quali la famosa
Ritrovamento dei corpi dei SS. Cosma e Damiano nella Basilica
di S. Giustina a Padova.
Antonio Balestra, che nel 1725 diviene membro dell’Accademia romana di San Luca, trascorre gli ultimi anni della sua vita a Verona, dove lavora intensamente alla’avviatissima scuola di pittura fondata nel 1718 e dalla quale usciranno
Giuseppe Nogari,
Pietro Rotari e molti altri pittori veneti del Settecento.
Il Maestro muore a Verona il 21 aprile 1740.lasciando pale e tele in molte chiese italiane e varie opere nei musei del mondo fra cui il Ball State
Museum of Art (Indiana) e il National Gallery of Art ( Washington).