Biografia e vita di Appiani Andrea (Italia 1754-1817)
Andrea Appiani, pittore del
Neoclassicismo italiano, conosciuto anche come Andrea Appiani I o Andrea Appiani "Il Vecchio", nasce nel 1754 da una
modesta famiglia di Milano.
La sua formazione artistica avviene a Milano dal 1769 alla Scuola dell'Ambrosiana, con
Carlo Maria Giudici, poi
studia anatomia con
Gaetano Monti, poi con il De Giorgi studia le opere di
Leonardo, di
Raffaello e del
Luini.
Dal 1776 il giovane Appiani frequenta l'Accademia di Belle Arti di Brera approfondendo le tecniche dell'affresco; infatti la sua prima opera è
un affresco eseguito nel 1777 nella parrocchiale di Caglio.
Dopo essersi occupato per qualche anno di scenografia, nel 1789 riceve dall'arciduca d'Austria Ferdinando la commissione di affrescare la Storia di
Amore e Psiche per la Rotonda delle Serre nella Villa Reale di Monza.
Nel 1790 e nel 1791 viaggia per studio a Roma, Parma, Bologna, Firenze e a Napoli, anche in vista della stesura dei suoi affreschi milanesi in Santa
Maria presso San Celso, iniziati il 10 giugno 1793 e conclusi nel 1795, dopo quelli della Rotonda della Villa Arciducale a Monza, dipinti al suo
ritorno da Roma verso il 1792.
l'Appiani ha raggiunto una personalità ben definita, adottando la grazia della pittura greca e la morbidezza di Leonardo.
Durante il periodo Napoleonico il pittore lavora a tempo pieno per i Francesi: oltre a ritrarre Napoleone e dipingere per la sua gloria, accetta la
carica di "Commissario superiore", incaricato di scegliere le opere d'arte lombarde e venete da trafugare e spedire a Parigi.
Nel 1801 a Parigi Andrea Appiani ha l'occasione di lavorare con il già famoso
Jacques-Louis David, al progetto del Foro Bonaparte e, nel decennio successivo, assume incarichi strettamente legati al regime napoleonico ed occupa poltrone importanti e di grande visibilità.
Insegnante all'Accademia di Brera è nominato Primo Pittore del Re d'Italia,viene nominato Cavaliere della Corona ferrea, entra a far parte dell'Accademia romana di san Luca, dipinge moltissimo: nel 1808 il pittore stesso afferma di aver dipinto, in quel solo anno, 16 ritratti di Napoleone e della famiglia Beauharnais.
Nel 1812, dopo la disfatta napoleonica in Russia, interrompe a Palazzo Reale l'affresco della Caduta dei Giganti e il 28 aprile 1813 è colpito da un infarto che lo lascia paralizzato, impedendogli per il resto della sua vita di lavorare.
Andrea Appiani muore nella sua casa milanese nel 1817 e fu sepolto a San Gregorio fuori Porta Orientale, ma la sua tomba è andata dispersa.