Biografia e vita di Amigoni Jacopo (Italia 1682-1752)
Amigoni Jacopo o Amiconi Giacomo, pittore del
Tardo Barocco -
Inizio Rococò italiano, decoratore e ritrattista, nasce a Napoli o a Venezia nel 1685.
Formatosi come pittore in Italia ha vissuto i primi anni della giovinezza a Venezia, dipingendo inizialmente scene mitologiche e religiose.
Trasferitosi all'estero intorno al 1715 Jacopo Amigoni ha cominciato una carriera internazionale, lavorando in Baviera, in Inghilterra, in Francia e
in Spagna, dipingendo sontuosi ritratti, scene storiche e scene mitologiche raffiguranti divinità in in pose languidamente sensuale o intenti in
giocosi incontri.
Molti suoi soggiorni sono documentati ed ancora visibili come le opere in Baviera nel Castello di Nymphenburg (1719 ), nel castello di Schleissheim
(1725-1729) e nella abbazia benedettina di Ottobeuren.
Tornato a Venezia nel 1726 si ferma per dipingere nella Villa Pisani a Stra, prima di tornare in Baviera.
Arrivato in Inghilterra come altri pittori italiani che erano molto ben accolti in quel paese, Jacopo Amigoni soggiornò qui per dieci anni, dal
1729 al 1739 (con una pausa per una visita a Parigi nel 1736); testimonianze del pittore sono rimasti quattro dipinti
sulla
Storia di Giove e Io in Hertfordshire ed i dipinti nel Teatro di Covent Garden.
Il
Canaletto deve il suo viaggio in Inghilterra alle sollecitazioni di Amigoni che gli aveva decantato la grande possibilità di lavoro.
Durante i suoi viaggi per i vari paesi il pittore ha avuto l'occasione di conoscere personaggi importanti, interessanti o solo curiosi, che hanno
arricchito il suo bagaglio di sapere, anche dal punto di vista pittorico dato che da alcuni suoi lavori si rileva l'influenza di Lemoine e
Franà§ois Boucher.
Nel 1739 Jacopo Amigoni torna in Italia, dove si ferma fino al 1747 a Venezia dove dipinge per Sigismund Streit, per la Casa Savoia e in vari edifici
nobili della città.
La luminosa eleganza di colori pastosi e freddi disposti a larghe pennellate e la chiarezza compositiva lo pone tra i più importanti rappresentanti
della cultura pittorica arcadica e rococò, tanto che in Geramia il suo stile era chiamato "alla Amigoni".
Il pittore diventa molto famoso per la leggerezza e grazia che esprimono le sue tele; molti dei suoi lavori sono stati riprodotti in stampe per
servire da modelli per arazzi e per la decorazione di orologi, armadi e porcellane.
Nel 1747 Amigoni lasciò l'Italia su invito e di Ferdinando VI di Spagna e si stabilì a Madrid con la prestigiosa carica di pittore di corte e direttore della Reale Accademia di San Fernando.
L'anziano pittore morì a Madrid il 22 agosto 1752.