Storia di Davide e Golia
Dopo la fuga del Popolo Ebreo dall'Egitto guidati da
Mosè, i quarant'anni che furono necessari per attraversare il deserto del Sinai, gli anni di guerra per conquistare la terra di Canaan, la Terra Promessa, il Popolo Ebreo, diviso in Tribù era governato da Giudici, personaggi che rappresentavano le varie tribù.
Nel 1040 a.C., Saul, scelto direttamente da Dio viene eletto re di Israele perchè il popolo dei Filistei da tempo cercava di riconquistare la terra di Canaan.
Ma nonostante il coraggio e la determinazione del re Saul, i Filistei continuavano a fare pressione ai confini senza che l'Esercito Israeliano riuscisse a cogliere una vittoria decisiva.
La sorte della guerra era da tempo in forse, quando un vero gigante, un uomo alto quasi tre metri che portava sul capo uno spaventoso elmo di bronzo e indossava una pesante corazza, chiamato Golia, uscì dalle file Filistee e, di fronte all’accampamento di re Saul e gridò: - Oggi io vi lancio una sfida: scegliete tra di voi un uomo pronto a combattere contro di me. Se sarà capace di vincermi noi saremo vostri schiavi, se invece prevarrò io su di lui voi sarete nostri schiavi.
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Gli Israeliti erano terrorizzati e nessuno di loro osava scendere in campo contro Golia che per quaranta giorni continuò a presentare la sfida, insultando il re Saul, i suoi guerrieri ed il loro Dio, ma nessun uomo poteva nutrire la speranza di abbatterlo.
Tra le file di Saul combattevano tre giovani Eliab, Abinadab e Samma ed un giorno, un loro fratello più giovane, non ancora in età da soldato, si recò all'accampamento per portare loro dei cibo e per avere loro notizie.
Il ragazzo si chiamava Davide e si trovò all'accampamento proprio quando, Golia urlava la sua sfida e, meravigliato che gli Ebrei incassassero gli insulti senza accettare la sfida, si presentò al re Saul per avere il permesso di affrontare il Golia.
Saul cercò di fermarlo facendo notare che il Golia, oltre alla stazza era un uomo d'arme, mentre lui era solo un pastore.
Davide gli rispose: "Oh! mio signore, io bado alle pecore di mio padre e ogni volta che un orso o un leone viene per catturare un agnello io non esito a inseguirlo, abbatterlo e portargli via la preda.
Dio mi ha aiutato a liberare i miei animali da orsi e leoni ed ora mi aiuterà a liberare il popolo di Israele dalle minacce di costui".
Saul, colpito dalla sicurezza e dal coraggio del ragazzo lo fece vestire del suo stesso elmo e della sua stessa armatura e gli consegnò la sua spada.
Davide però non aveva mai indossato una corazza e non aveva usato mai una spada, così si tolse l'armatura, al fiume scelse cinque ciottoli lisci e avanzò verso il filisteo armato solo di una fionda.
Quando Golia lo vide uscire dalle schiere Israeliane, gridò ridendo parole di disprezzo alle quali Davide rispose: "Tu vieni a me con la forza, io vengo a te nel nome del Signore. lo ti sconfiggerò e il mondo intero saprà che solo quello di Israele è il vero Dio".
Appena il filisteo si mosse incontro a Davide, questi prese uno dei sassi che aveva raccolto, fece girare la fionda, velocissima, sulla testa, ed il sasso colpì Golia proprio in mezzo alla fronte.
Il gigante cadde con la faccia a terra, Davide corse verso di lui, gli sfilò la spada dal fodero e lo uccise.
I Filistei; vedendo che il loro eroe era stato sconfitto, si diedero alla fuga, inseguiti dagli Ebrei che quel giorno conseguirono una grande vittoria.
Dopo lo strepitoso successo su Golia, Davide fu condotto al cospetto di Saul e lì conobbe due suoi figli: Gionata, che subito divenne suo grande amico, e Mikal, che dopo qualche mese fu sua sposa.
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