La storia di Adamo ed Eva
I personaggi
Il Padreterno: creatore di tutte le cose
Adamo: il primo uomo
Eva: moglie di Adamo
Il serpente: il tentatore
La mela: frutto dell'albero della conoscenza e proibito da Dio
La storia
La Genesi racconta che Dio in sei giorni ha creato la luce, la terra gli alberi e gli animali.
E alla fine del sesto giorno ha detto: "Ora facciamo l'uomo a nostra immagine e somiglianza e che domini sui pesci del mare e sugli uccelli del cielo, sul bestiame, su tutte le bestie selvatiche e su tutti i rettili che strisciano sulla terra."
Dio formò l'uomo prendendo polvere dalla terra e soffiando nelle sue narici gli instillò l'alito di vita.
Poi il Signore Dio piantò un giardino in Eden, a oriente, e vi collocò l'uomo che aveva creato, perché lo coltivasse e lo custodisse.
Il Signore Dio fece nascere dal suolo ogni sorta di alberi belli da vedere e buoni da mangiare, tra cui, in mezzo al giardino, l'albero della vita e l'albero della conoscenza del bene e del male".
Il Signore Dio diede quest'ordine all'uomo: "Tu potrai mangiare di tutti gli alberi del giardino, ma non devi mangiare dell'albero della conoscenza del bene e del male, perché, se tu ne mangiassi, moriresti certamente".
Poi il Signore Dio disse: "Non è bene che l'uomo sia solo: voglio dargli un aiuto che sia simile a lui".
Adamo impose i nomi a tutti gli animali, ma non trovò un aiuto che gli fosse simile.
Allora il Signore Dio fece scendere il sonno sull'uomo, che si addormentò. Gli tolse una costola e rinchiuse la carne.
Il Signore Dio, con la costola tolta all'uomo, plasmò una donna e gliela condusse.
Allora Adamo disse: "Questa volta essa è carne dalla mia carne e osso delle mie ossa. Si chiamerà donna perché dall'uomo è stata tolta".
Adamo e sua moglie Eva erano senza indumenti, ma non ne provavano vergogna.
Il serpente era la più astuta di tutte le bestie selvatiche fatte dal Signore Dio.
Egli disse alla donna: "E' vero che Dio ha detto: Non dovete mangiare di nessun albero del giardino?".
Rispose la donna al serpente: "Dei frutti degli alberi del giardino noi possiamo mangiare, ma del frutto dell'albero che sta in mezzo al giardino Dio ha detto: Non ne dovete mangiare e non lo dovete toccare, altrimenti morirete".
Ma il serpente disse alla donna: "Non morirete affatto! Anzi, Dio sa che quando voi ne mangiaste, si aprirebbero i vostri occhi e diventereste come Dio, conoscendo il bene e il male".
Allora la donna vide che l'albero aveva frutti buoni da mangiare, era gradito agli occhi e desiderabile per acquistare saggezza; prese un suo frutto e ne mangiò, poi ne diede anche al marito, che era con lei, e anch'egli ne mangiò.
Allora si aprirono gli occhi di tutti e due e si resero conto di essere nudi. Intrecciarono delle foglie di fico e se ne fecero cinture.
Poi udirono il Signore Dio che camminava nel giardino alla brezza del giorno e Adamo ed Eva si nascosero in mezzo agli alberi del giardino.
Ma il Signore Dio chiamò Adamo e gli disse: "Dove sei?". E Adamo rispose: "Ho udito il tuo passo nel giardino, ho avuto paura perché sono nudo e allora mi sono nascosto".
E Dio: "Chi ti ha fatto sapere che eri nudo? Hai forse mangiato dell'albero di cui ti avevo comandato di non mangiare?".
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Adamo rispose: "La donna che tu mi hai messo accanto mi ha dato un frutto dell'albero e io ne ho mangiato".
Il Signore Dio disse alla donna: "Che hai fatto?".
Rispose la donna: "Il serpente mi ha ingannata e io ho mangiato il frutto".
Allora il Signore Dio disse al serpente: "Poiché tu hai fatto questo, sii tu maledetto più di tutto il bestiame e più di tutte le bestie selvatiche; sul tuo ventre camminerai e polvere mangerai per tutti i giorni della tua vita.
Io porrò inimicizia tra te e la donna, tra la tua stirpe e la sua stirpe: questa ti schiaccerà la testa e tu le insidierai il calcagno".
Alla donna disse: "Moltiplicherò i tuoi dolori e le tue gravidanze, con dolore partorirai figli.
Verso tuo marito sarà il tuo istinto, ma egli ti dominerà".
All'uomo disse: "Poiché hai ascoltato la voce di tua moglie e hai mangiato i frutti dell'albero che ti avevo proibito, maledetta sia la terra per causa tua! Con dolore ne trarrai il cibo per tutti i giorni della tua vita.
Spine e cardi produrrà per te e mangerai l'erba campestre.
Con il sudore del tuo volto mangerai il pane, finché tornerai alla terra, perché da essa sei stato tratto! Polvere tu sei e in polvere tornerai!".
Il Signore Dio lo scacciò dal giardino di Eden e pose ad oriente i cherubini e la fiamma della spada folgorante, per proteggere la via all'albero della vita.
Una leggenda sulla creazione dei primi esseri umani è presente in tutti i popoli della terra a partire da tempi lontanissimi.
A noi occidentali la storia di Adamo ed Eva è raccontata nel primo libro della Genesi ed ha origine da un apocrifo dell'Antico Testamento pervenutoci in greco e in altre versioni, e risale alla fine del I secolo d.C., chiamato Rivelazione di Mosè (o Apocalisse di Mosè),
perché la Genesi, era attribuita a Mosè.
Cacciata dall'Eden di
Michelangelo Buonarroti
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