La storia del ratto d'Europa
Il Ratto di Europa è stato raffigurato da molti pittori famosi, come Tiepolo, Tiziano e
Veronese: di solito la bella Europa è rappresentata
mentre cavalca Zeus nelle sembianze di un toro bianco, bellissimo e mansueto.
Gli autori che ci hanno tramandato la vicenda e, pur concordando a grandi linee sugli avvenimenti, non sono d'accordo sulle origini di Europa.
Secondo il poeta greco Esiodo (770 a.C.), Europa, madre di tutti i corsi d'acqua e sorella di Asia, era figlia di Oceano e Teti.
Per il romano Ovidio, la mitica fanciulla Europa, è figlia di Agenore, re di Tzur, una antica città sarda, Tharros per i fenici, figlio a sua volta della ninfa Libia e del dio Poseidone.
Ma, secondo il racconto di Omero nell'Iliade, Europa, nipote di Agenore e figlia di suo figlio Fenice è presente nella mitologia greca per le sue leggendarie nozze con Zeus.
Racconta il mito che il dio vide un giorno Europa mentre raccoglieva fiori in un prato vicino al litorale fenicio e se ne innamorò.
Per farla sua, si trasformò in un toro domestico, bianco e profumato di zafferano che si avvicinò alla fanciulla invitandola a salire sulla sua groppa stendendosi ai suoi piedi.
Presa dal suo fascino, Europa salì sul dorso del toro-dio, che la portò con sé attraversa il Mediterraneo per approdare a Creta.
Ma, giunto sulla terra ferma Zeus rivelò la sua vera identità e tentò di usarle violenza.
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All'inatteso rifiuto della bella Europa, Zeus si in aquila riuscendo a sopraffarla in un boschetto di salici o, secondo altri, sotto un platano sempre verde.
Europa divenne la prima regina di Cipro e dalla sua unione con Zeus nacquero tre figli:
Minosse, che fece costruire il famoso labirinto,
Radamanto e
Sarpedonte e forse
Carno che vennero in seguito adottati da suo marito
Asterione re di Creta.
I figli di Europa che erano semidei, dopo morti, divennero i giudici nel mondo dell'oltre tomba.
Agenore mandò i suoi figli in cerca della sorella: il fratello
Fenice, dopo varie peregrinazioni, divenne il capostipite dei fenici; un altro fratello,
Cilice, si fermò in una zona sulla costa sudorientale dell'Asia Minore a nord di Cipro e divenne il capostipite dei
Cilici.
Cadmo, il fratello più famoso, arrivò fino in Grecia dove fondò la città di Tebe ed al ritorno del lungo viaggio portò con sé le lettere dell'alfabeto, che, sempre secondo la leggenda, furono adottate dai fenici.
Zeus fece a Europa tre doni:
Talo, l'uomo di bronzo che sorvegliava le coste cretesi,
Laelaps, un cane molto addestrato e un
giavellotto che non sbagliava mai il bersaglio.
Il padre degli dei successivamente ricreò la forma del toro bianco nelle stelle che compongono la Costellazione del Toro.
Dopo la morte di Asterione il marito di Europa, Minosse divenne re di Creta ed in onore di Minosse e di sua madre, i Greci diedero il nome "Europa" al continente che si trova a nord di Creta.
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