Gli Dei nell'arte
Giove - Zeus
Gli dèi venerati sono
Giove, dio del cielo e dei fulmini e fecondatore della terra mediante la pioggia.
Zeus non era un dio creatore, ma un dio padre (pater familias), capo e protettore della famiglia degli uomini.
Il nome di Zeus era associato a molti attributi:
Zeus Soter, padre e salvatore dell’umanità
Zeus Herkeios, protettore della casa
Zeus Xenios, custode delle leggi dell’ospitalità
Zeus Ktesios, custode della proprietà
Zeus Hamelios, protettore del matrimonio
Zeus Chtonios, dio della terra e della fertilità
Zeus Meilichios, venerato sotto forma di serpente
Zeus Eleutherios, custode della libertà
Zeus Poleios, la suprema divinità civica
Zeus Bulaios, protettore dello stato e delle adunanze
Zeus Efestios, difensore del focolare domestico
Zeus Nephelegeretes, "colui che raduna le nuvola", signore del bello e
del brutto tempo.
La figura di Giove si identifica in molte altre mitologie: Zeus presso i
greci, il Dyaus Pitar degli ariani che scesero nell'India, il Thor
germanico, il Deypatyros degli illirici.
Annibale Carracci
Jaques-Louis David
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Marte
Figlio di Giunone e
Giove era inizialmente il dio romano della
fertilità, della natura, protettore per eccellenza era dio guerriero e non della guerra.
Dio della folgore, del tuono e della pioggia, fu il dio 'guida'
degli uomini, venne più tardi associato con la guerra e la
battaglia, associato il dio greco
Ares.
Dio della primavera, periodo nel quale si tenevano le principali
celebrazioni a lui dedicate, presiedeva sull'agricoltura in generale.
Marte, nella società romana, assunse un ruolo molto più importante
della sua controparte greca (Ares), probabilmente perché considerato
marito di
Rea Silvia e
padre di Romolo e Remo, che fondarono Roma.
Di conseguenza Marte era considerato il padre del popolo romano e i
romani si chiamavano tra loro Figli di Marte.
Giunone - Era
Giunone, sorella e sposa di
Giove, era considerata dagli antichi
romani come la
regina degli dei.
Come
Iuno Regina era la protettrice dello Stato romano, come
Iuno
Pronuba e
Lucina proteggeva il matrimonio ed il parto.
Giunone veniva identificata con
Hera,che nella mitologia greca era
considerata la dea protettrice del matrimonio.
Suoi figli erano Ares, Efesto, Ebe e Ilizia.
Hera non dimenticava mai le offesa ricevute; moglie fedele e gelosa era
famosa per le persecuzioni alle amanti ed ai figli di Zeus.
Le vendette di Hera venivano tramandate in varie leggende, a Giunone
era dedicato il mese di giugno a cui diede il nome ed i
Matronalia,
la festa tenuta in suo onore era stabilita al primo giorno di marzo.
Giano Bifronte
Giano, secondo il mito, è stato il
primo dio di Roma, tipicamente italico e latino, non trova riscontri in altre mitologie.
Era considerato l'inventore delle navi e il protettore della navigazione, dei porti e delle vie fluviali perchè il mito diceva che giunse per mare dalla Tessaglia.
Si credeva che avesse il potere di far zampillare, all'improvviso dal terreno, sorgenti e polle d'acqua, che potesse vedere sia il passato che il futuro.
Giano è chiamato anche
Janus Pater, padre di tutti gli uomini, della Natura e dell'Universo, fu onorato come il dio dell'apertura e dell'inizio: il primo mese dell'anno si chiamava januarius perchè apriva l'anno e dava inizio alle stagioni.
Giano presiedeva le porte, aveva la chiave e il bastone, sorvegliava tutto ciò che stava all'interno della città o della casa, non perdendo però di vista quello che accadeva all'esterno, e quindi era rappresentato con due facce.
Giano aveva un tempio nel foro Romano, le cui porte si aprivano in tempo di guerra e restavano chiuse in tempo di pace.
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Minerva - Atena
Il mito della nascita di
Minerva racconta che quando a
Giove fu svelato che da la sua amante,
sarebbe nata una figlia e in seguito un figlio la cui fama avrebbe oscurato quella del padre.
Per evitare che la profezia si avverasse, Giove ingoiò per intero
Meti.
Ma arrivato il momento del parto: Giove fu preso da un tale mal di testa che ordinò a
Vulcano di aprirgliela con un colpo d'ascia, purché il dolore cessasse.
Dalla testa aperta uscì Minerva, già adulta armata di tutto punto, con elmo, asta e scudo.
Anche se armata, Minerva era soprattutto la dea della sapienza, della vita tranquilla e operosa, la protettrice dell'intelligenza e di tutte le arti.
Identificata dai latini con la dea greca
Atena, la dea Minerva guidava gli eroi nella battaglia, ma a differenza di
Marte,
crudele dio della guerra, lei ispirava soprattutto le giuste decisioni.
Minerva fra la Geometria e l'Aritmetica, affresco di
Paolo Veronese
Ares - Statua di Villa Adriana
Roma
Ares
Quando
Hera vide che Giove aveva avuto la figlia
Minerva senza la propria partecipazione, si vendicò facendosi "ingravidare" da un
fiore: e nacque
Ares, il vero dio della Guerra, quasi un contraltare a Minerva, dea armata ma pacifica, che aveva donato agli uomini l'ulivo, principale simbolo della pace.
Unico figlio legittimo di Zeus e di Hera, Ares, (corrispondente al dio Marte dei Romani) era il dio crudele per eccellenza, feroce, litigioso e incline al combattimento, non per sete di giustizia, ma per il puro gusto di combattere.
Ares non era gradito agli déi, né allo stesso Zeus, a cui rammentava troppo l'indole rissosa e ostinata della madre Era.
Ad amarlo erano invece la sorella
Afrodite, con cui ebbe una burrascosa e incestuosa relazione e
Ades regina del regno dei morti.
La sua ferocia veniva resa ancor più appariscente dalle gigantesche proporzioni del suo fisico e dalle urla spaventose e terrificanti che lanciava scendendo nel campo di battaglia.
Armato di tutto punto, con corazza, elmo, lancia e spada,
Marte combatteva a piedi, seguito da demoni-scudieri, suoi figli e le
inseparabili compagne
Enio, dea della Strage ed
Eris, la dea della Discordia.
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