Museo Santa Giulia di Brescia
La Sede del Museo detto brevemente Museo di Santa Giulia o Museo della Città, è il Monastero Benedettino femminile di San Salvatore-Santa Giulia, fondato nel 753 d.C. dal Re longobardo Desiderio, dove si rifugiò Ermengarda, ripudiata da Carlo Magno.
Occupa la zona nord-orientale della città antica dove, nel corso dei secoli, si sono sovrapposte e stratificate notevoli testimonianze archeologiche e monumentali.
Gli ampliamente nei secoli e le ristrutturazioni completate nel 2003, hanno dato forma al complesso articolato attorno a tre chiostri, così come possiamo ammirarlo oggi.
Una zona del complesso è dedicato a grande Mostre di carattere internazionale che chiamano un numero enorme di ammiratori.
Museo Santa Giulia - Via Musei, 81- Brescia
Orario d'apertura: Chiuso tutti i lunedì non festivi
Dall'1 ottobre al 31 maggio
dal martedì alla domenica ore 9,30 – 17,30
Dall'1 giugno al 30 settembre
dal martedì alla domenica ore 10 – 18
tel. 030 29 77 833 - 030 29 77 834
fax 030 297 8222
web: www.bresciamusei.com
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Come è organizzato il museo
Gli edifici ospitano, su una superficie di 12.000 mq., il
Museo della Città con oltre 11.000 reperti che accompagnano il visitatore dall’epoca preistorica all’età veneta, passando per l’età romana, quella longobarda e carolingia, attraverso l’età dei Comuni e delle Signorie.
La parte museale vera e propria si fonde e si integra con le Chiese di S. Giulia, S. Salvatore e S. Maria in Solario.
In quest’ultima si può ammirare, in particolare, la celeberrima "Croce di Desiderio" che restituisce tutto il fascino della civiltà longobarda, di cui Brescia è stata una delle capitali storiche.
Sotterranei: Inizio del percorso
La visita inizia dai sotterranei del monastero, dove si ripercorre la storia
del territorio bresciano dai primi insediamenti dell’età del Rame sino alla romanizzazione.
I reperti più antichi, provenienti dalle aree meridionali della città, risalgono al terzo millennio a.C. , sono seguiti da manufatti dell’età romana.
Accanto ai monumenti pubblici sono presentate le Domus private con il loro corredo di affreschi, mosaici, e suppellettili di vita quotidiana.
Rendono unica la sezione i resti delle case rinvenute nell’Ortaglia del monastero ben restaurate ed inserite nel percorso museale.
Epoca Medievale - Chiesa di San Salvatore
L’occupazione da parte delle popolazioni germaniche, Goti, Longobardi e Carolingi dei territorio bresciano, segna un passaggio profondo nel mondo dall’arte, dopo un periodo di distruzione della città romana e di un lungo periodo di riassestamento durante il Medioevo.
E' proprio in questo periodo che si realizza la fondazione del monastero di San Salvatore che in breve assunse un importante ruolo religioso, politico ed economico che segnala la ripresa della vita civile.
La Chiesa di San Salvatore e l’antico refettorio quattrocentesco, vasto ambiente diviso in due navate da grosse colonne, dove sono presentati reperti provenienti da monumenti della città che ci accompagnano dallo stile tardo gotico al pieno Rinascimento.
Epoca Medievale - Chiesa di San Salvatore
Il percorso museale continua al piano superiore ove si trovano le due sezioni dedicate alle arti applicate, qui opportunamente raggruppate secondo modelli abitativi o gusti collezionistici.
Sotto le absidi venne ricavata, nel 762, una cripta semicircolare per conservare le reliquie di Santa Giulia, vergine martire del V° secolo; la cripta ha 42 colonne costruite anche in epoca successiva, alcune sono ornate da capitelli stupendi.
Significativa è la ricomposizione dello splendido ciclo di affreschi realizzati dal giovane pittore Alessandro Bonvicino conosciuto come
Moretto da Brescia per la dimora del Vescovo Mattia Ugoni.
Santa Maria in Solario - Il Tesoro
Nell'edificio di Santa Maria in Solario sono esposti i capolavori provenienti dal tesoro del monastero.
Del perduto tesoro di Santa Giulia resta una
Lipsanoteca (scrigno per le reliquie) in avorio, finemente decorata a bassorilievo con temi tratti dalle Sacre Scritture. Considerata a lungo opera arrivata dall'Oriente, ora è attribuita a una bottega dell'Italia settentrionale, forse lombarda, del quarto secolo.
La
Crocedi Desiderio fatta di legno rivestito di banda, una lega metallica dell'alto medioevo.
Davanti, all'incrocio dei bracci, c'è sbalzata la figura di Cristo benedicente in trono, d'arte carolingia, con ai lati miniature degli Evangelisti. Il disco in rame dorato raffigurante il Crocefisso, fu aggiunto nel XVI secolo.
La croce è tempestata da 212 fra cammei, pietre dure e vetri colorati e un bellissimo medaglione in foglia d'oro, argento e lastre vitree, di scuola ellenistica del III secolo d. C.
Il
Dittico di Boezio, costituito da due valve di avorio recanti lavorate a bulino con bassorilievi raffiguranti Boezio, console romano, senatore e uomo di vasta cultura del V secolo.
Il Dittico è costituito da due tavolette in avorio unite da una cerniera, usate per celebrare l'assunzione di cariche pubbliche da parte di personaggi di rilievo.
Santa Maria in Solario - La Croce di Re Desiderio
L'interno di Santa Maria in Solario è a due piani uniti da una scaletta di pietra.
Lo spazio della sala inferiore è caratterizzato da quattro volte a crociera sostenute al centro da un'ara romana.
Il piano superiore, a pianta quadrata con tre piccole absidi nella parete orientale, è interamente affrescato.
Gran parte di questi affreschi, raffiguranti scene della vita di Cristo, Madonne in trono e figure di Santi sono attribuiti a Floriano Ferramola (XVI secolo).
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Reperti d'epoca Romana - Le Domus dell’Ortaglia
La prima abitazione, la
Domus di Dionisio, si visita inoltrandosi su un percorso sopra i gli scavi archeologici in cui è possibile vedere gli splendidi pavimenti decorati da mosaici e le pareti affrescate con figure di paesaggi, uccelli, pesci e maschere teatrali.
La seconda abitazione è la
Domus delle fontane che si snoda attorno ad una corte.
Anche qui sono visibili i pavimenti decorati con colori vivacissimi, sopraelevati per il riscaldamento ad aria calda.
Il pavimento più bello delle Domus si trova in una stanza con volta a botte decorato a losanghe, fiori e foglie di acanto in mosaico.
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