Museo Alte Nationalgalerie di Berlino
La Alte Nationalgalerie di Berlino è un grande museo dedicato all'arte tedesca dell'800.
E' uno dei 5 musei che costituiscono la
Nationalgalerie, vasto insieme di opere d'arte dall'800 a oggi.
Con gli altri 4 musei fa capo
agli Staatlichen Museen zu Berlin - Stiftung Preussischer Kulturbesitz, l'organizzazione che riunisce tutte le collezioni statali presenti a Berlino.
Sull'Isola dei Musei l'Alte Nationalgalerie si trova fra la Gemäldegalerie Alte Meister e la Neue Nationalgalerie.
Informazioni per la visita
La Alte Nationalgalerie di Berlino ha sede nell'omonimo edificio sulla Museumsinsel .
Indirizzo:
Alte Nationalgalerie -
Bodestrasse 1-3, 10178
Telefono:
030-20905801
Fax:030-20905802
Internet: www.smb.spk-berlin.de/ang
Orari: Lunedì-Domenica 10-18, Giovedì 10-22
Visite Guidate:
Ingresso gratuito la prima domenica del mese.
Metropolitana U-Bahn U6 (Friedrichstrasse)
S-Bahn S1, S2, S25 (Friedrichstrasse
Fermata "Hackescher Markt".
Autobus:100.
Tram: M1, 12 (Kupfergraben);
M4, M5, M6 (Hackescher Markt)
Storia dell'Alte Nationalgalerie di Berlino
Le vicende storiche della Alte Nationalgalerie si intrecciano con quelle della Neue Nationalgalerie; hanno entrambe originano
dalla gloriosa Nationalgalerie e dalle sue vicissitudini storiche.
L'edificio venne progettato in forme neoclassiche dall'architetto August Stà¼ler per contenere le collezioni della Nationalgalerie.
Un primo evento cruciale nella sua storia è stata la fusione, negli anni '90, delle collezioni, in precedenza suddivise tra Berlino Ovest e a Berlino Est.
Secondo, e definitivo evento, è stato la sua apertura nel 2002, completamente riorganizzata.
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L'architettura del Museo
La struttura dell'Alte Nationalgalerie si alza su un alto basamento, è raggiungibile tramite una doppia scalinata alla base della quale vi è una statua equestre di Federico Guglielmo IV.
L'edificio ha l'aspetto di un tempio corinzio:
una fila di colonne precede la facciata dell'edificio dove sul timpano è simbolizzata la Germania come patrona delle arti e una statua che rappresenta l'arte.
La costruzione riprende stili o elementi di tre costruzioni modello: le colonne richiamano i templi, la scala monumentale richiama invece il teatro e l'abside richiama la chiesa.
Con queste tre idee l'architetto Stà¼hler volle unificare in un unico edificio l'idea di nazione, storia ed arte.
Le collezioni dell'Alte Nationalgalerie
Gli affreschi, le tappezzerie in tessuto e le scalinate di marmo della Vecchia Galleria Nazionale fanno sfarzoso sfondo a tre collezioni che comprendono 440 tele e 80 sculture divise su tre piani di esposizione.
Al primo piano espositivo le opere dell'artista tedesco Adolph Menzel e sculture tra le quali un'opera del
Canova preparano il visitatore alla vista di autentici capolavori che rappresentano di secoli dell'arte europea.
Al secondo piano sono esposte pitture dell'impressionismo francese e artisti della seconda metà dell'Ottocento.
Al terzo piano troviamo opere di artisti tedeschi del Romanticismo e gli affreschi dei Nazzareni.
Primo Piano - Adolph von Menzel
Una delle sale più rappresentative è quella dedicata a
Adolph von Menzel precursore dell’impressionismo.
Menzel, pittore di origine polacca, famoso per la sua scintillante rappresentazione di scene, di concerti nel palazzo di Federico il Grande o banchetti e balli alla corte di re Guglielmo I, ha anticipato lo spirito dell'
Impressionismo.
Fra le altre opere troneggia il bellissimo "Camera con Balcone (1845) e la "Sitting Room" (1847), dove Menzel anticipa nella sua pittura luminosa e leggera lo stile del movimento impressionista francese, grazie alla sua sensibilità per gli effetti di luce e per l'uso di pennellate libere.
Nella stessa sala è esposto il suggestivo "Laminatoio", dove Ciclopi moderni lottano tra le luci flebili del metallo in fusione ed il grandioso "Concerto per flauto di Federico II a Sanssouci" del 1852.
Primo Piano - Le sculture
Al primo piano espositivo troviamo tutto il patrimonio scultoreo del museo.
Si trovano esposte opere di Berthel Thorwaldsen, Antonio Canova, Ridolfo Schadow, Reinhold Begas, Adolf von Hildebrand e Constantin Meunier.
Le attrazioni principali della collezione di sculture includono il famoso gruppo di principesse, la doppia statua delle principesse Luisa e Federica e le numerose opere dell'arte greca.
Secondo Piano: L'Impressionismo Francese
Al secondo piano c'è la collezione dedicata agli Impressionisti francesi che si apre con le opere di Max Beckman, Maurice Denice, Bonnard e di Max Liebermann
e contiene opere minori di Edouard Manet, Claude Monet, Auguste Renoir, Edgar Degas, Paul Cézanne, Courbet e sculture di Auguste Rodin.
Fra le opere più ammirate "Dans la serre" (Nella serra 1879) di Edouard Manet, "il pensatore" di Rodin e "L’Onda" di
Courbet,
Hans Thoma, Anselm Feuerbach, Arnold Böcklin, Hans von Marées, Wilhelm Leibl e Max Liebermann.
Da non perdere, tra gli altri, l’Autoritratto di Fantin Latour e la lasciva Madmoiselle Rose di Delacroix.
Terzo Piano: La Pittura Tedesca
In due sale sono esposte opere del
Romanticismo
tedesco, di Karl Friedrich Schinkel, Karl Blechen e Caspar David Friedrich, precedentemente esposte allo Schloss
Charlottenburg.
Qui sono esposte anche opere di Philipp Otto Runge e Gottlieb Schick, Jakob Philipp Hackerts, Peter Cornelius, Friedrich Overbeck, Wilhelm Schadow oltre le opere del periodo Biedermeier di Eduard Gaertner e Johann Erdmann Hummel.
Le opere più ammirate sono "Der Mönch am Meer" (Il monaco in riva al mare 1810) e "Mann und Frau den Mond betrachtend" (Un uomo e una donna contemplano la luna) di Caspar David Friedrich, e Die Toteninsel (L’isola dei morti,1883) di Arnold Böcklin.
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Gli affreschi di Roma
L'ultimo piano della Nationalgalerie è dedicato agli artisti tedeschi del periodo in cui visse Goethe: paesaggi di Jakob Philipp Hackert,
ritratti di Anton Graff e anche una originale esposizione dei lavori di pittori tedeschi che in quel tempo lavoravano a Roma.
Per il loro aspetto da monaci e per la loro vita semplice, erano stati ribattezzati, i Nazareni.
Mentre erano a Roma, Jacob Salomon Bartholdy, console generale di Prussia a Roma, affidò al gruppo la decorazione di una sala della sua residenza a Palazzo Zuccari.
Gli affreschi furono poi distaccati nel 1887 e sono oggi qui visibili.
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