Palazzo Pitti - Firenze
Il complesso dei musei di
Palazzo Pitti Piazza Pitti 1, comprende: la
Galleria d'Arte Moderna, la
Galleria Palatina e
Appartamenti Reali, il
Museo
degli Argenti, il
Museo del Costume, il
Museo delle Porcellane ed il
Giardino di Boboli.
I Musei sono aperti dal Martedì alla Domenica, dalle
8,15 alle 16,30; Biglietto intero € 8,50 ridotto € 4,25.
Per prenotazioni e informazioni - Tel: 055 294883
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Palazzo Pitti è sicuramente il più vasto della città e nello stesso tempo anche il più affascinante.
Palazzo Pitti è la grande Reggia Fiorentina che ha ospitato nei secoli passati i Granduchi di Toscana, i Medici, i Lorena e i re d’Italia nel
periodo in cui Firenze fu capitale.
Galleria Palatina
La
Galleria Palatina, situata nell'ala sinistra del Palazzo, fu creata tra la fine del Settecento e i
primi decenni dell'Ottocento, dai Lorena che collocarono nelle sale di rappresentanza i capolavori provenienti soprattutto dalle collezioni
dei Medici, sino ad allora distribuiti in vari ambienti, prima di essere trasferita agli Uffizi nell'800.
La Galleria Palatina contiene le straordinarie opere di Raffaello, Tiziano, Caravaggio, Rubens,
Pietro da Cortona e di altri maestri italiani ed
europei del Rinascimento e del Seicento.
I quadri, con le loro sontuose cornici, coprono tutte le pareti delle sale, secondo la tradizione delle quadrerie seicentesche. Questo
allestimento, insieme alle ricche decorazioni in stucco e agli affreschi presenti nelle sei sale di facciata, conferisce alla Galleria un
fascino particolare.
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La Visita alle Sale della Galleria Palatina
L'esposizione, a differenza della maggior parte dei musei moderni, non segue un ordine cronologico ma le opere sono collocare come avevano
deciso le persone che abitarono nel palazzo.
Alle sale, che ospitano la Galleria Palatina, si accede attraverso lo scalone costruito dall'Ammannati, e che nel periodo mediceo facevano
parte degli appartamenti del granduca ed erano le sue sale di udienza.
Pareti e soffitti sono in gran parte affrescati da Pietro da Cortona (1596-1669) con un imponente ciclo decorativo, che allude, attraverso
esempi attinti dalla mitologia classica, alla vita e all'educazione del Principe.
Le opere della Galleria Palatina
Uno dei nuclei più significativi della raccolta è costituito dalle opere del
Rinascimento, che pervennero ai Medici tramite l'eredità di Vittoria della Rovere, ultima discendente dei
duchi di Urbino e sposa di Ferdinando II de' Medici.
Fra i quadri più ammirati sono il
Ritratto a gentiluomo e la Maddalena del
Tiziano, la Madonna
del Granduca, la Madonna della Seggiola e il ritratto di Maddalena Doni di
Raffaello.
La Galleria offre anche un'ampia panoramica della pittura europea del XVII secolo, con opere di
Rubens
(
I quattro filosofi e L'allegoria
della guerra), con il ritratto del
Cardinal Bentivoglio di
Van Dyck, opere del
Murillo, del
Caravaggio e di
Velazquez.
Opere dal primo rinascimento al Barocco
Alla Galleria Palatina non mancano opere di grande importanza di epoca precedente.
Lavori da
Agnolo Bronzino a Fra' Bartolomeo, a
Piero del Pollaiolo, a
Filippo Lippi, si susseguono nelle sale del museo che sono già opere d'arte
esse stesse come la
Sala della Musica decorata e arredata in stile neo-classico,
la Sala dei Putti, interamente dedicata alla
Pittura Fiamminga e
soprattutto la
Sala della Stufa, capolavoro di Pietro da Cortona che la affrescò nel 1637 con le
Quattro età dell'uomo, aprendo a Firenze su commissione dei Medici la grande stagione del
Barocco che nuovo impulso diede alla scuola pittorica fiorentina.
Localizzazione della Galleria d'Arte Moderna
La Galleria occupa fin dal 1924 il secondo piano di Palazzo Pitti, composto da trenta stanze che in
epoca medicea erano adibite a Biblioteca ed a "quartiere della prole".
Le opere sono esposte in ordine cronologico e le sale, attentamente restaurate, mantengono le decorazioni, le tappezzerie e gli
arredi del primo periodo lorenese 1737-1799 e del secondo periodo lorenese 1800-1846.
Il percorso inizia con opere sia
neoclassiche, come il
Giuramento dei Sassoni a Napoleone di Pietro Benvenuti, sia
romantiche, come la grandiosa
Entrata di Carlo VIII di
Giuseppe Bezzuoli o
I due Foscari di
Francesco Hayez.
Palazzo Pitti - Galleria d'Arte Moderna
Alla Galleria di Arte Moderna del Palazzo Pitti sono presenti anche sculture importanti come la
Calliope di
Antonio Canova, le vivaci opere di
Adriano Cecioni, fra cui
Il bambino con gallo ed il
Suicida, Psiche di
Pietro Teneram, ed il famoso
Abele di
Giovanni Duprè.
Assai numerosi sono nel percorso del museo i dipinti di soggetto storico che documentano uno degli aspetti più significativi della cultura artistica della prima metà dell'Ottocento, come quelli dei
Sabatelli, di
Pollastrini, o di
Stefano Ussi con
La cacciata del duca d'Atene.
Ma il nucleo che meglio caratterizza la collezione è quello del gruppo toscano dei
Macchiaioli che, alla metà del XIX secolo, dette l'avvio a un profondo rinnovamento del linguaggio pittorico che interessò poi tutta l'Italia.
Galleria d'Arte Moderna - I Macchiaioli
Qui si possono ammirare opere importanti di
Giovanni Fattori, come la
Rotonda Palmieri, la
Battaglia di Magenta, lo
Staffato, e una ricca serie di paesaggi e di scene di vita maremmana.
Anche
Silvestre Lega e
Telemaco Signorini sono presenti con vedute e scene di interni, mentre di
Giovanni Boldini sono i ritratti.
Il Museo possiede, oltre alle già citate raccolte di arte di primo e secondo Ottocento, una cospicua collezione di opere del Novecento.
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Palazzo Pitti - Museo degli Argenti
Nelle sale a pianterreno e nel mezzanino di Palazzo Pitti, ha sede dal 1861 il Museo degli Argenti, che raccoglie oggetti preziosi costituiti da gemme, cammei, pietre dure, avori, gioielli ed argenti che documentano il fasto principesco ed il gusto collezionistico delle dinastie che si sono succedute in Toscana, in particolare i Medici ed i Lorena.
Nel Cinquecento, il Granduca Cosimo I, proteggendo gli artisti e commissionando direttamente preziosi manufatti, fece di Firenze uno dei centri europei più qualificati nella produzione delle cosiddette "arti minori".
Le botteghe granducali erano affollate da intagliatori di cristallo, di cammei, di pietre dure, orefici ed argentieri che, raggiunto un incredibile livello di abilità tecnica unita alla fantasia artistica produssero gli oggetti preziosi che in parte costituiscono oggi le raccolte del museo.
Palazzo Pitti - Museo degli Argenti
Le ricche collezioni del Museo degli Argenti sono collocate in sale che sono di per sé stesse vere opere d'arte, come il grande salone affrescato da
Giovanni da San Giovanni (1592-1636) e dai lavoranti della sua bottega, in occasione del matrimonio di Ferdinando II de'Medici con Vittoria della Rovere (1634), le cui allegorie mitologiche esaltano, con un linguaggio fastoso e insieme didascalico, i molti aspetti della cultura e della politica medicea all'epoca di Lorenzo il Magnifico.
Nelle sale del Museo degli Argenti è esposta la collezione degli avori importati dalla Germania dal principe Mattias de' Medici e la grande collezione di cammei e di "galanterie ingioiellate" appartenuta ad Anna Maria Luisa, ultima erede della famiglia.
Palazzo Pitti - Appartamenti Reali
Gli Appartamenti Reali occupano la metà destra del piano nobile di Palazzo Pitti e attualmente mantengono l'impianto dato dal Principe Ferdinando de' Medici che vi abitò fino alla morte nel 1713.
Vi sono ancora pochi ma preziosi arredi del periodo mediceo, tra cui l'importante stipo in ebano e pietre dure appartenuto alla granduchessa Vittoria della Rovere moglie di Ferdinando II (sec. XVII) e la cappella, un tempo alcova del Gran Principe Ferdinando.
Queste stanze conservano intatto il loro aspetto tardo seicentesco, le decorazioni a stucco ed intagli dorati disegnati da
G. Battista Foggini (1652-1725) e la tappezzeria alle pareti in tessuto di seta.
Palazzo Pitti - Appartamenti Reali
Dopo la fine della dinastia medicea (1734), gli appartamenti passarono alla famiglia dei Lorena e subirono restauri e nuovi arredamenti per meglio adattarsi alle mutate esigenze del gusto e dei tempi.
Al Settecento risalgono molti soffitti decorati a stucchi con motivi neoclassici e la splendida stanza ovale, detta Toilette della Regina, arredata con pannelli di seta chiara, ricamati a mano e il soffitto decorato a stucchi colorati di gusto Rococò.
Nel periodo di Firenze capitale, gli appartamenti furono abitati da Re Vittorio Emanuele II di Savoia ed alcune sale furono completamente rinnovate e tappezzate, come la Sala del Trono.
Palazzo Pitti - Galleria del Costume
La Galleria del Costume occupa 13 stanze nella
Palazzina della Meridiana di Palazzo Pitti, edificio che fu scelto come dimora dalle dinastie che si sono succedute al governo della Toscana dal 1774 e dai Savoia fino al 1946.
Gli ambienti lorenesi-sabaudi ospitano le esposizioni delle raccolte di costumi ed accessori storici dal XVIII secolo ai nostri giorni, oltre gli abiti funebri del granduca Cosimo I de' Medici, di Eleonora di Toledo e del figlio Don Garzia, rarissimi esemplari del XVI secolo.
Nelle sale, provviste di vetrine climatizzate, si effettuano selezioni biennali degli abiti, la cui finalità è presentare l'evoluzione della moda attraverso un percorso didattico, mentre alcuni ambienti fra cui la sala da ballo, sono riservati ad esposizioni temporanee.
Palazzo Pitti - Galleria del Costume
Fa parte delle collezioni della Galleria del Costume anche un gruppo di circa novanta costumi teatrali della Sartoria Tirelli, donati, insieme ad un buon numero di abiti storici, da Umberto Tirelli.
Ogni due anni i modelli esposti vengono sostituiti per esigenze di conservazione e per mostrare ai visitatori il patrimonio conservato nei depositi, per la maggior parte pervenuto al museo da donazioni.
Sempre all'interno della Palazzina della Meridiana e annesso alla Galleria, un laboratorio di restauro tessile provvede ai lavori di conservazione dei pezzi collezionati.
Palazzo Pitti
Oltre le gallerie e mostre citate, il Palazzo ospita anche il
Museo delle Porcellane e periodicamente mostre itineranti di grande richiamo.
All'esterno il visitatore può rilassarsi visitando il
Giardino di Boboli ed il
Giardino Bardini,
ricchi di statue e fontane.
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