Cos'é il Surrealismo?
Il surrealismo è un movimento
letterario,
artistico e
ideologico francese, sorto nel primo dopoguerra, che pratica un’arte figurativa e non astratta,
ma con ami spazi alla fantasia ed alla deformazione.
La sua figurazione non è naturalistica, anche se ha con il naturalismo un dialogo serrato perché il Surrealista vuole
trasfigurare la realtà, ma non negarla.
Il teorico di questo movimento fu lo scrittore Andrè Breton che nel 1924, pubblicò il
Manifesto del Surrealismo.
Ispirandosi alle teorie di Freud, teorizzò la necessità di giungere a una realtà superiore, una surrealtà, in cui conciliare i due momenti fondamentali del pensiero umano:
quello della veglia e quello del sogno. Il Surrealismo è dunque il processo mediante il quale si giunge a questa surrealtà.
Le componenti del Surrealismo
Alla costituzione del Surrealismo contribuirono in maniera determinante il
Dadaismo, la pittura
Metafisica e le
teorie Freudiane sul mondo del sogno, dei suoi significati in relazione con l'inconscio, codificate dalla Psicanalisi.
Le opere di De Chirico possono essere considerate precorritrici del surrealismo, delineandone già con chiarezza alcuni tratti caratteristici, ovvero originali accostamenti di oggetti con misteriosi significati, il senso di vuoto creato con improbabili strutture prospettiche avvolte in un’atmosfera ambigua e misteriosa.
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Diffusione del Surrealismo
Il surrealismo ebbe una rapida e generale diffusione favorita dal clima politico e sociale del periodo tra le due guerre.
Gli artisti vissero oltre il tragico dramma che stava per compiersi in Europa, il coinvolgimento con la politica attraverso l'adesione al Comunismo di Andrè Breton; angosciose atmosfere che gli artisti surrealisti seppero esprimere con immagini mostruose, terrificanti e dense di significato.
Concluso il suo periodo storico, fermenti e stimoli del surrealismo emigrarono nelle correnti artistiche del secondo dopo guerra e sono ancora presenti nella pittura contemporanea.
Surrealismo Figurativo o Realista
I
surrealisti figurativi, pur dipingendo oggetti reali, toglievano ad essi il loro senso comune realizzando degli accostamenti impossibili, inserendoli in una realtà del tutto inventata ed inesistente.
Gli accostamenti inconsueti sono stati spiegati da
Max Ernst, pittore e scultore surrealista. Egli, partendo da una frase del poeta Comte de Lautréamont. disse:
«bello come l’incontro casuale di una macchina da cucire e di un ombrello su un tavolo operatorio...»
Ovvero spiegava che tale bellezza proveniva dalla presentazione di due realtà che non hanno nulla in comune ed in un luogo estraneo ad entrambi.
Tale situazione genera un'inattesa visione che sorprende per la sua assurdità e perché contraddice le nostre certezze.
Surrealismo Astratto o Assoluto
La tendenza astratta invece si affermò con quegli artisti che, come
Andrè Masson e in seguito anche
Joan Mirò, puntavano a una vera e propria improvvisazione psichica.
Le deformazioni della Pittura Espressionista nascevano dal procedimento della caricatura ed erano tese alla accentuazione dei caratteri e delle sensazioni psicologiche.
Le deformazioni irreali ideate nel surrealismo, invece, entrano nella categoria della
metamorfosi che, applicata nei dipinti surreali, è la trasformazione di un oggetto in un altro, come le donne che si trasformano in alberi (
Delvaux) o le foglie che hanno forma di uccelli (
Magritte).
Entrambi questi procedimenti hanno un unico fine: lo spostamento del senso, la trasformazione delle immagini che siamo abituati a vedere in base al senso comune, in immagini che ci trasmettono l’idea di una diversa realtà.
Il Surrealismo di Max Ernst
L’approccio al Surrealismo è stato diverso da artista ad artista, per ovvie ragioni di diversità personali di chi lo ha interpretato.
I primi collages di
Max Ernst del 1920, suscitarono un vivo interesse nei surrealisti, ed il pittore stesso si rese conto che la
tecnica del frottage, che stava utilizzando, come spiega nel saggio "Au-delà de la peinture" (1937), una tecnica che prevedeva una prassi meccanica, poteva evocare immagini provenienti dall’inconscio profondo.
Secondo l'artista anche nei
collages, è presente lo stesso tipo di automatismo: da un accostamento casuale di singoli elementi, nascono immagini che provengono direttamente da quel luogo profondo che Breton avrebbe definito essere il punto in cui «la vita e la morte, il reale e l’immaginario, il passato e il futuro, il comunicabile e l’incomunicabile, l’alto e il basso cessano di essere percepiti come contraddizioni».
I grandi interpreti del Surrealismo
I principali esponenti del Surrealismo furono
Max Ernst,
Joan Mirò,
Jean Arp,
Andrè Masson,
Yves Tanguy,
Salvator Dalì, Renè Magritte e
Paul Delvaux che con grande convinzione continuarono e svilupparono la ricerca iniziata dal
Simbolismo, che vedeva nell'immagine non solo la rappresentazione della realtà, ma la finestra su tutto ciò che è nella mente umana, ma che sfugge al controllo della ragione.
Il risultato sono le sorprendenti opere di pittura e di scultura realizzate con la composizioni di frammenti di immagini reali, accostati e combinati senza un ordine logico creando un mondo nuovo, sconosciuto ai nostri occhi, un mondo fantastico, stravagante, una fusione di realtà e sogno altamente emozionante.
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Altre forme di Surrealismo
Fra le arti figurative il Surrealismo venne interpretato in vari modi:
Man Ray nel 1922 inventa una procedura chiamata in seguito
"Rayograph", un procedimento che permette di produrre fotografie senza macchina fotografica, posizionando gli oggetti su un piatto sensibili alla luce che viene poi esposta.
A metà degli anni 1920
André Breton propose la costruzione di "alcuni oggetti intravvisti solo nei sogni", realizzando oggetti normalissimi d'uso comune per creare oggetti che provochino una reazione emotiva, persino "una sensazione sessuale specifica" come dice Salvador Dalì parlando degli
"Oggetti Surreali".
L'austriaco
Wolfgang Paalen si avvalse della fiamma di una candela per produrre sulla tela delle forme, chiamando questa tecnica "
Fumage".
Nel 1936 Oscar Dominguez utilizza la
"Decalcomania".
Max Ernst nel 1925 utilizza il
"Frottage" che consiste nell' appoggiare un foglio su una superficie ruvida e passare un
carboncino per trasferire sulla carta le irregolarità sottostanti.
"Grattage" è un'estensione del Frottage, inventato da Ernst e che fu utilizzato dallo spagnolo Esteban France.
Consiste nello spalmare sulla tela uno strato di colori diversi, per poi grattarli via con una lama di rasoio in modo che emergano forme in vari colori e trasparenze.
In conclusione, su questo stile
Il surrealismo è dunque un atteggiamento, un modo di pensare e di comunicare, genericamente libero e spontaneamente anticonformista che esonera i praticanti da ogni convenzione sociale ed estetica.
La regola comune al surrealismo si potrebbe dire che è la non-regola, la capacità di immaginare e realizzare deformazioni materiali o libere invenzioni, vicine all'astrattismo, ma sempre con esposizione di figure in qualche modo identificabili.
Realtà e fantasie si ispirano spesso a problemi psicologici dell'artista, al suo inconscio che si esprime sfogando le repressioni o i disturbi di cui soffre.
Difficilmente le opere "surreali" sono gradevoli alla vista. In pratica non rappresentano quasi mai la "bellezza" in senso generale, ma qualcosa di interiore che molto spesso gli osservatori fanno fatica a capire, se non sono nelle stesse condizioni psicologiche dell'artista.
Breve lista di artisti del SURREALISMO
(se pubblicati puoi trovare la loro pagina dal box "cerca")
Anderson, Amy Kollar
Azimova, Fatima
Baade, Carrie-ann
Bacon, Francis
Baj, Enrico
Balma, Donna
Barrett, Mitch
Basquiat, Jean Michel
Beal, Robert S.
Blume, Peter
Bogacki, Mariola
Bolduc, Claude
Breton, Andre
Buckler, Rich
Carrington, Leonora
Castiglia, Vincent
Chavez Lopez, Gerardo
Clerici, Fabrizio
Cornell, Joseph
D Auria, Carmen
Dalì, Salvador
De Gennaro, Luigi
Delamonica, Didier
Delorme, Patrick
Delvaux, Paul
Diaz, Daniel Martin
Dorfles, Gillo
Ernst, Max
Gasparini, Antonio
Giacometti, Alberto
Gillet, Hugues
Magnaldo, Alastair
Magritte, Rene
Man, Ray
Margiotta, Kristen
Marlin, Brigid
Matta, Roberto Sebastian
Miro, Joan
Ortega, Ricardo Fernandez
Pacheco, Gabriel
Parra, Josè
Picabia, Francis
Tanguy, Yves
Tiffin, Anthony Richard
Tomaselli, Fred
Tunnard, John
Yerka, Jacek
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