Cos'é il Post-impressionismo
Origini del Post-impressionismo
Il Post-impressionismo
non è un movimento vero e proprio e la definizione viene usato convenzionalmente per indicare le numerose esperienze pittoriche, nate e sviluppatesi in Francia dopo l’Impressionismo.
Il termine fu coniato dal critico d’arte Roger Fry in occasione di una manifestazione pittorica svoltasi a Londra nel 1910, nella quale vennero esposte opere di
Paul Gauguin,
Paul Cézanne e
Vincent Van Gogh.
Nella sua breve esistenza, la Corrente
Impressionista aveva compiuto una rivoluzione nella storia dell'arte, fornendo un comune punto di partenza tecnica per gli artisti Post-Impressionisti.
Concetti e Filosofia del Post-Impressionismo
I Post-Impressionisti come gli
Impressionisti credevano nella necessità di rispettare "
la verità" e d'essere "
fedeli alla natura", ma la somiglianza con i loro predecessori finiva qui.
Per gli Impressionisti la libertà del pittore era indirizzata alla possibilità di rappresentare, dosando luce e colore, l'impressione di
un attimo, mente i Post-Impressionisti volevano riconquistare la sicurezza del contorno, la certezza e la libertà del colore ed il tempo.
Per questo, la nuova generazione di pittori, decise voler rappresentare la natura in modo sempre più soggettivo, arrivando alla conclusione che il visibile realistico potesse essere rappresentato in un modo del tutto inedito, ad esempio Seurat con il
Pointillisme, oppure che il reale potesse essere superato dai
Simboli (Gauguin) o addirittura che fosse escluso completamente, dando vita ad una pittura con il solo scopo di inviare messaggi al pubblico, realizzato con l'
Astrattismo (1905).
In poche parole, con il Post-impressionismo, l'artista, si pone solo l’obiettivo di comunicare con lo spettatore, senza porsi il problema della riproduzione.
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I tempi del Post-Impressionismo
Già negli anni Ottanta del XIX secolo il movimento impressionista, sembra abbia esaurito la sua carica propositiva e sia arrivato alle sue ultime manifestazioni.
Molti esponenti del gruppo sono intenti a sviluppare ognuno un proprio linguaggio espressivo, mentre sembra prendere forma l'idea di superare il rapporto preferenziale dell'arte figurativa con la natura, per indirizzarla verso contenuti più intellettuali.
Il termine Post-Impressionismo più che definire un modo di dipingere definisce un determinato
periodo cronologico, che abbraccia gli ultimi due decenni del 1800 ed i primi anni del 1900, comprendendo i
Fauves fra i Post-impressionisti.
I nomi dei Post-Impressionismo
Gli artisti che hanno legato i loro nomi alla tendenza Post-Impressionista furono:
Vincent Van Gogh,
Paul Cézanne,
Paul Gauguin,
Georges Seurat,
édouard Vuillard -
Pierre Bonnard, André Derain,
Maurice de Vlaminck e Othon Friesz.
Le opere di questi artisti si trovano in molti musei del mondo, ma alcuni di questi hanno un numero di opere notevoli.
Al primo posto si trova il Musée d'Orsay di Parigi, al secondo il
Museo dell'Ermitage di Pietroburgo, seguono in ordine il Museo Pushkin di Mosca, il Museum of Fine Arts (MFA) di Boston, il Metropolitan Museum of Art
(MoMa) di New York, la
National Gallery di Londra e The Art Institute of Chicago.
La pittura di Paul Cézanne
Nel 1887 il pittore, contestando soprattutto la fugacità dell’attimo luminoso di cui Monet va tanto orgoglioso, definisce la sua pittura non appartenente all’impressionismo.
Con il fermo intento di "solidificare l’Impressionismo", andando oltre l'immagine, cercando di interpretarne il senso più intimo, elabora le immagini in composizioni essenziali ed equilibrate, con rigoroso rispetto dei volumi e della gradazione cromatica.
L'obiettivo di
Paul Cézanne è quello di liberare i suoi paesaggi, dalla tirannia dell’attimo impressionista per riconquistare la plasticità classica.
La pittura di George Seurat ed il Pointillisme
Quando gli Impressionisti tennero la loro ultima esposizione, nel 1886, Seurat gia si interessava ai nuovi studi sullo "spettro solare".
"
Una Domenica su La Grande Jatte", di Seurat divenne il manifesto della nuova tendenza pittorica del Post-Impressionismi: il Pointillisme
Il paesaggio popolato di tante figure, era un soggetto pittorico familiare agli impressionisti, ma il nuovo stile di Seurat, unito ad una certa ironia nei confronti della società del tempo, ne fanno una vera svolta nel mondo dell'Arte.
Per la realizzazione di "
Una Domenica su La Grande Jatte", Seurat impiegò due anni dal 1884 al 1886 e fu preceduta da numerosi studi, disegnati o dipinti.
Con il
Pointillisme il concetto di "luce intera" era superato; dal 1885 si era diffusa la consapevolezza dell'inesistenza di un colore locale; ciascun colore è influenzato dal colore vicino e quindi i colori sulla tela non dovranno essere mescolati ma solo accostati.
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La pittura di Paul Gauguin ed il Cloissonism
Anche Paul Gauguin parte dai fondamenti comuni agli Impressionisti con i quali ha esposto dal 1879 al 1886.
Il distacco, dal suo precedente modo di dipingere, si concretizza nell'uso di macchie di colore puro, su forme ben definite, legate ai temi esotici, ai ritratti, soffermandosi sovente sul simbolismo religioso.
Gauguin impiega colori non mescolati, realizza forme solide utilizzando contorni spiccati che appiattiscono gli oggetti ignorando le nozioni tradizionali di prospettiva, creando però atmosfere emozionanti e realizzando la determinazione dell'artista a infondere un'espressione personale nei suoi lavori.
Questo modo di dipingere con forme audaci e piatte, separate da contorni scuri, venne chiamato
Cloissonism dal critico Edouard Dujardin, in occasione del Salon des Indépendants, nel marzo 1888.
Il termine francese Cloissonism deriva dalla tecnica del "cloisonné", una tecnica utilizzata per saldare fra loro con fili "cloisons" dei pezzi solidi.
L'opera di Gauguin strettamente Cloissonism è il
Cristo Giallo (Le Christ jaune) del 1889.
La pittura di Vincent Van Gogh e l'Espressionismo
Vincent Van Gogh, divise con Paul Gauguin parte della ricerca comune del proprio modo di esprimere le emozioni attraverso la pittura.
Inizialmente Vincent trovò i suoi soggetti fra i contadini ed i minatori le cui immagini grezze vengono rese con pennellate robuste e scure.
La ricerca personale del pittore lo avvicina al
Puntinismo di Seurat, quando ne divenne amico e di cui ci resta l'autoritratto con cappello di paglia dove sono evidenti i colpi di pennello.
Il Post-Impressionismo di Van Gogh appare chiaro nelle opere realizzate con colori brillanti, applicati sulla tela in spessore notevole e con scuri contorni definitivi che aprono la strada all
'Espressionismo.
Infatti gli elementi unificanti dell'Espressionismo sono l’accentuazione cromatica, il tratto forte e inciso e la drammaticità dei contenuti.
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L'influenza del Post-Impressionismo
Il lavoro di Vincent Van Gogh ebbe in Francia una forte influenza su
Henri Matisse (1869-1954) e la sua cerchia di
pittori Fauve.
Gli stili dei pittori
Post-Impressionisti così indipendenti e determinati alla conquista di una personale espressione artistica, influenzarono intere generazioni di artisti, tra cui i
Nabis, specialmente
Pierre Bonnard (1867-1947) e
Edouard Vuillard (1868-1940), gli
Espressionisti tedeschi, il
Fauve, Pablo Picasso,
Georges Braque (1882-1963), ed i
Modernisti americani come
Marsden Hartley (1877-1943) e
John Marin (1870-1953).
Tra i Post-impressionisti italiani si possono collocare
Dante Conte,
Vincenzo Vela e
Gino Paolo Gori.
Breve lista di artisti POST-IMPRESSIONISMO
Cezanne, Paul
Cascella, Michele
De Vlaminck, Maurice
Vuillard, Edouard
Bonnard, Pierre
(puoi trovare la pagina dal box "cerca")
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