Cos'é la Hudson River School
La Hudson River School, è una "scuola" senza regole precise ma che evidenzia un'affinità spirituale tra le opere degli artisti che appartengono a questa corrente.
Primo fra tutte quello di dare dignità al Paese, che in questo momento storico è visto come una sorta di “terra promessa” preservata nei secoli per essere affidata ai suoi nuovi abitanti.
Una terra che viene celebrata negli aspetti più particolari, e che trova evidentemente nel paesaggio dipinto la sua consacrazione più alta e più vera.
Questi pittori sono fondamentalmente dei
Paesaggisti Americani che celebrano unicamente, attraversi diverse tecniche, la magnificenza e la vastità degli scenari naturali con una nuova pittura di paesaggio, per circa cento anni.
La Pittura Americana del 1800
Agli inizi del XIX secolo la pittura americana è strettamente legata alla cultura figurativa britannica della fine del secolo precedente.
In questa prima fase, i generi pittorici maggiormente apprezzati dal pubblico sono proprio quelli che si accordano con la tradizione europea, ossia
il ritratto, il
genere storico e, più in generale, quei temi legati al
classicismo.
Nasce anche una notevole attenzione al paesaggio, dove sono evidenti i debiti con l’arte inglese di
John Constable, di
Turner e con quella tedesca di
Friedrich, in una particolare combinazione del
sentimento romantico con la struttura compositiva
classica.
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Caratteri della Hudson River School
"The Wilderness" è rappresentata come uno dei tratti caratteristici del paesaggio americano con la spettacolarità degli scenari naturali.
Gli artisti appartenenti a questo movimento realizzano quadri che stupiscono per le notevoli dimensioni e al contempo per la ricchezza e l'accuratezza nella resa dei dettagli raffigurati.
Thomas Cole, autore di paesaggi di impronta romantica fu il fondatore della scuola dell'Hudson River nel 1835.
Prima del 1825 la pittura di paesaggio è comunque trattata sporadicamente, anche se con risultati di alta qualità, con le visioni suggestive di
Washington Allston e poi di
Thomas Doughty e
Thomas Birch.
La prima generazione dell'Hudson River School
Dopo la prima esposizione del 1825 a New York dei quadri di Cole, dipinti lungo il fiume Hudson e sulle Catskill Mountains, si raccoglie intorno al pittore un gruppo di artisti, tra i quali
Asher Brown Durand e
Frederick Edwin Church, affascinati dal potenziale espressivo di quei luoghi.
Questi artisti danno anche a questa nuova pittura di paesaggio dei fondamenti teorici con "L’Essay on American Scenery" di Cole e le otto "Letters on Landscape Painting" di Durand, che descrivono i due aspetti principali della pittura di paesaggio: la convinzione che l’arte esprima anche esigenze spirituali e religiose (Cole), e il bisogno di tradurre la componente spirituale dell’arte negli elementi presenti in natura (Durand).
La Seconda Generazione di Paesaggisti
Se nei quadri di Cole, Durand e Church i luoghi raffigurati sono sempre riconoscibili topograficamente, gli artisti americani che dipingono, come loro, prevalentemente paesaggi, sono più inclini a sacrificare i connotati realistici a favore di un’attenzione accentuata sui colori e sulle variazioni tonali.
Nei loro paesaggi, l’unità compositiva è affidata soprattutto alla luminosità atmosferica, attraverso la quale vengono sottolineati l’idealismo e la liricità del paesaggio, senza trascurare i dettagli con una tecnica tanto precisa da rendere quasi invisibili le pennellate.
Verso il 1850, fino al 1870, la seconda generazione dei paesaggisti Americani, inizia a compiere numerosi viaggi esplorativi nel sud America.
Combinando l'interesse per l'arte, la curiosità per l'esotico e lo spirito d'avventura i pittori si spingono in luoghi incontaminati, svilupparono una notevole inclinazione al realismo.
Pittori della Scuola del Fiume Hudson
Le figure più significativa di quest’epoca furono dopo Cole,
Albert Bierstadt, Martin Johnson Heade, Fitz Hugh Lane, John F. Kensett,
Frederic Edwin Church, Samuel Colman, Jasper Francis Cropsey, Thomas Doughty, Robert Duncanson,
Asher Brown Durand, Sanford Robinson Gifford, James McDougal Hart, William Hart, Hermann Ottomar Herzog, David Johnson, John Frederick Kensett, Jervis McEntee, Thomas Moran, Worthington Whittredge, Thomas Hill.
Frederick Edwin Church
Grazie alla sua approfondita conoscenza della storia naturale, dipinse con impareggiabile abilità tecnica spettacoli naturali come le
Cascate del Niagara (1857) e meraviglie della natura sudamericana come
Cotopaxi (1863).
Il capolavoro di vasto formato
Le cascate del Niagara sul versante americano (1867), uno degli scenari certamente più adatti a incarnare il concetto del sublime e della maestosità del paesaggio americano, esprime anche una risposta al bisogno, da parte del pubblico, di vedere rappresentato l’orgoglio nazionale che lo contraddistingue come popolo.
Le grandi tele di
Frederic Edwin Church furono esposte in tutto il paese, richiamando grandi folle e raccogliendo il plauso della critica.
Albert Bierstadt
Questo pittore arrivò al successo con grandi dipinti scenografici dedicati al paesaggio delle Montagne Rocciose.
Il progressivo spostamento verso ovest della frontiera e dalla conquista di nuovi territori, creano la nuova problematica dello scontro, spesso tragico, fra i pionieri e una natura sconosciuta e selvaggia, popolata dalle tribù indiane.
Dalla fine degli anni cinquanta,
Albert Bierstadt comincia a esplorare l’ovest americano al seguito di una spedizione governativa e ha modo di ritrarre, per primo, le meraviglie delle Montagne Rocciose e della Sierra Nevada, dipingendo in questi luoghi, opere di estrema grandiosità e monumentalità, che gli valgono l’appellativo di “pittore dell’ovest”.
Nel 1863, in California, rimane incantato dalla
Yosemite Valley, un luogo paragonato dagli esploratori che vi erano giunti nel 1855, ai giardini dell’Eden.
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