Cos'é la Pittura Fiamminga del 1500
Il
Pieno Rinascimento fiammingo e olandese è una fase dell'arte europea databile essenzialmente tra la fine del XV e la fine del XVI secolo.
In questo periodo si registra un'influenza molto forte dell'arte e della cultura italiana, che porterà all'umanesimo nordico di Erasmo da Rotterdam ed a prodotti artistici legati all'esempio dei maestri dell’
Arte Rinascimentale, segnata dal
gusto classico.
Infatti nella seconda parte del 1400 alcuni pittori come
Roger Van der Weyden, Giusto di Gand e
Hugo Van der Goes lavorarono anche in Italia, assimilando il gusto locale.
Le influenze non furono a senso unico, ma molti pittori italiani come
Gentile da Fabriano ed il
Pisanello, ritenuti all'epoca i massimi maestri italiani, lavorarono a fianco dei fiamminghi per imparare la "tecnica senza pari" dei fiamminghi, tecnica che resta come un forte eco nelle opere di molti pittori italiani del XVI secolo.
Influenza della storia sulla Pittura Fiamminga
Il XVI secolo si è svolto all'ombra dei contrasti religiosi fra Cattolici e Protestanti (inizialmente i correligionari di Martin Lutero promotore della riforma protestante avviata nel 1517).
L’Europa si divise in due: Protestante la parte centro-settentrionale e cattolica quella meridionale e presto il conflitto religioso si trasformò in uno scontro di poteri.
Questa guerra si concluse con il Concilio di Trento che dal 1545 al 1563, tentò di conciliare le idee Cattoliche e le idee Protestanti.
Praticamente quelle che venivano chiamate le Fiandre si divisero in due paesi distinti: I cattolici si ritirarono nelle terre che avrebbero costituito il Belgio, mentre i protestanti si organizzarono nella futura Olanda.
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L'influenza Italiana sulla Pittura Fiamminga
L'influenza che la pittura Rinascimentale italiana ebbe sui pittori Fiamminghi ebbe una portata rivoluzionaria in quanto impostò una nuova visione artistica autenticamente moderna e per questo ebbe, alla fine, ragione sullo stile artistico autoctono.
Infatti l’arte originale fiamminga, va vista soprattutto come un’evoluzione dell’arte
Tardo-Gotica, modificata per esprimere un maggior naturalismo, senza mettere in crisi un’arte che era ancora la perfetta espressione di un mondo ancora basato su principi e valori medioevali.
Il contatto con l’arte italiana determinò una svolta radicale nell’arte fiamminga nel passaggio dal XV al XVI secolo,
restandone segnata da un gusto classico di chiara impronta italianizzante, ma di contro suggerendo la stilizzazione artistica che sfocerà nel
Manierismo.
La pittura originale nordica del 1500
Altri artisti invece trovarono ispirazione nella tradizione locale e in altre aree del Nord Europa, arrivando a risultati di estrema originalità.
In particolare i due artisti tra i più originali, dell’intera scuola fiamminga furono
Hieronymus Bosch (attivo tra fine Quattocento e primi anni del Cinquecento) e
Pieter Brueghel (attivo alla metà del Cinquecento).
La loro visione fantastica e inquietante, prese vita dalle tradizioni nordiche e tedesche, recuperando i filoni fiamminghi più popolari.
Maestri come
Albrecht Dà¼rer (1471-1528) e
Hans Holbein (1497-1543) utilizzando la tecnica pittorica fiamminga con temi assolutamente nuovi e fantastici, sono grandi nella loro arte quanto i più grandi artisti Rinascimentali.
Cranach e l'iconografia
La riforma protestante all'inizio espresse una forte avversione per le immagini sacre che venivano interpretate
come continuazione dell'influenza Cattolica.
Ma il pittore
Lucas Cranach il vecchio (1472-1553), amico di Lutero che era diventato uno dei maggiori protagonisti della svolta riformista avendo discusso con lui la stesura delle famose "Tesi" con i pittori della sua grande bottega a Wittenberg, lavorò per mettere a punto una nuova iconografia cristiana conforme ai principi riformisti.
Ad esempio la Madonna nella nuova versione luterana non sarà più un'icona astratta della "Vergine", ma una presenza concreta di Madre e di Moglie, anche una donna popolana e impaurita.
Anversa e i pittori del Rinascimento Fiammingo
Gli artisti Hieronymus Bosch, Quentin Metsys, Pieter Brueghel il Vecchio, Mabuse e
Jan van Scorel che avevano viaggiato in Italia imparando dai pittori Rinascimentali italiani il gusto alla monumentalità e alla precisione della prospettiva, si stabilirono ad Anversa, che, anche dopo la Riforma Protestante,era rimasta legata al Cattolicesimo, diventando un avamposto della Controriforma davanti alle Province Unite calviniste.
Proprio nei dintorni di Anversa in quell'epoca sorsero grandi complessi conventuali, affidati a vari ordini religiosi che potenziarono grandemente la richiesta di lavori per le nuove chiese e per i conventi.
Anche le ondate distruttive degli iconoclasti protestanti, come quella del 1579-1580 che distrusse molte delle opere d'arte nella cattedrale, fornirono nuovo lavoro per i pittori: nella Cattedrale di Anversa trovarono posto le grandi pale di Rubens.
Bruxelles e i pittori del Rinascimento Fiammingo
Il Cinquecento segnò per Bruxelles una brillante fase storica, culminata con la costruzione della residenza dei reali spagnoli nella Grand Place (1536).
La scuola pittorica locale, sulla scia di quella di Anversa, si aprì alle novità italiane, esaltando il gusto tradizionale per il dettaglio descrittivo fece da presupposto per la nascita della pittura di genere e la forte componente religiosa fu alla base dei dipinti di
Adriaen Isenbrandt,
Lancelot Blondeel e delle sculture di
Dubroeucq.
Brueghel che all'apice della sua carriera si trasferì da Anversa a Bruxelles portò con se il piacere di contrapporre
nei dipinti il buon senso con; l'irrazionalità.
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I pittori della provincia Protestante
Nel 1535 i Paesi Bassi settentrionali di fede Calvinista, guidati dagli Orange alla ricerca dell'indipendenza dai paesi di fede cattolica, esasperarono le differenze religiose, economiche e culturali, fino alla nascita della nazione olandese.
Per tutto il Cinquecento la Province Unite godettero di una straordinaria vivacità culturale e di una situazione commerciale sempre più fiorente.
Nelle arti figurative trionfavano pittori e incisori come Hieronymus Bosch e solo in seguito, durante il Manierismo, si affermarono le scuole di Utrecht e Haarlem, indirizzate verso modelli italiani.
Breve lista di artisti FIAMMINGO 1500
Miel, Jan
Schaufelein, Hans Leonard
Sellaer, Vincent
Snyders, Frans
Van Adriaenssen, Alexander
Van Aelst, Pieter
Van Alsloot, Denis
Van Baburen, Dirck
Van Balen, Hendrick
Van Bassen, Bartholomeus
Van Beverwijck, Johan
Van Coninxloo, Gillis
Van Dalem, Cornelis
Van Dashorst, Anthonis Mor
Van De Velde, Esaias
Van De Venne, Pietersz
Van Den Werner, Jacobsz
Van Der Ast, Balthasar
Van Der Borcht, Hendrik The Elder
Van Der Heyden, Pieter
Van Der Schardt, Johann Gregor
Van Der Vliet, Willem
Van Dijck, Floris Claesz
Van Eertvelt, Andries
Van Es, Jacob
Van Goyen, Jan
Van Groningen, Swart Jan
Van Haarlem, Cornelis
Van Haecht, Willem
Van Hemessen, Jan Sanders
Van Heussen, Claes
Van Karel Mander, The Elder
Van Laer, Pieter
Van Mander, Karel
Van Miereveld, Michiel Jansz
Van Nieulandt, Adriaen
Van Nieulandt, Willem The Younger
Van Ostade, Adriaen Isaack
Van Rijck, Pieter Cornelisz
Van Schooten, Gerritsz
Van Somer, Paulus
Van Stalbemt, Adriaan
Van Steenwyck, Hendrick The Younger
Van Swanenburg, Isaac Claesz
Van Tetrode, Willem Danielsz
Van Uyttenbroeck, Moyses Matheusz
Van Valkenborch, Frederik
Van Veen, Otto
Van Velsen, Jacob
Van Vianen, Adam
Van Wieringen, Cornelis Claesz
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