Cos'é il Decadentismo
Il
Decadentismo, nato inizialmente solo come
corrente letteraria, viene poi considerato una vera e propria forma di cultura e di civiltà artistico-letteraria.
In pittura si definisce
Decadentismo, la corrente d'arte che si sviluppa e si incrocia con la corrente degli artisti
Simbolisti che operavano fra il 1880 e la Prima Guerra Mondiale.
Ai Simbolisti si affiancarono pittori che si esprimevano attraverso immagini simboliche, forme preziose e che prediligevano soggetti strani e artificiosi.
Il
Decadentismo trova corrispettivi in correnti che presero nomi diversi a seconda del paese in cui si svilupparono, come il
Liberty o Stile Floreale in Italia,
L'Art Nouveau in Francia, il
Jugendstil in Germania,
Secessione in Austria,
Modern Style in Gran Bretagna e
Modernismo spagnolo in Spagna.
La nascita del Decadentismo
Il Decadentismo nasce negli ultimi decenni del XIX secolo in Francia, nei locali frequentati da giovani artisti, pittori, poeti e musicisti che cercavano di farsi notare con opere stravaganti, che avevano lo scopo di shoccare il pubblico.
Alcuni storici fanno derivare il termine Decadentismo dell'opera "Langeur" di Verlaine, che cominciava con la frase "io sono l'impero
alla fine della decadenza..."
Il termine “Decadente” ebbe, in origine, un
senso negativo, rivolto in primo luogo contro i poeti che esprimevano lo smarrimento delle coscienze di fronte alla crisi dei valori di fine Ottocento, sconvolte dalla rivoluzione industriale, dai conflitti di classe,
dal decadere dei nobili ideali romantici ed al ritorno degli imperialismi.
D'altra parte il termine "Decadenza" dava proprio l'immagine di un
mondo e di una società che stava andando in pezzi, come
effettivamente fu con lo scoppio della prima Guerra Mondiale.
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La filosofia del Decadentismo
Il Decadentismo è un atteggiamento spirituale e artistico, risultante dal
Romanticismo, nella corrente rivolta alla contemplazione di un mondo di mistero e di sogno, verso l'espressione di un soggettivismo estremo.
Dal punto di vista letterario il Decadentismo affermatosi come reazione al
Naturalismo, esprime la precisa esigenza di esprimere la propria vita interiore e l'esplorazione del subconscio.
La nuova spiritualità si riallaccia a due motivi essenziali del Romanticismo: il sentimento ossessivo del mistero e l'irrazionalismo.
Parola d’ordine del Decadentismo è "estetismo", ossia culto dell’arte e della bellezza e, l'ideologia, chiave del Decadentismo è, invece, l"’irrazionalismo".
La ragione è decisamente ripudiata non più in nome del sentimento, ma dell'affermazione delle forze oscure del subconscio.
Questa visione del mondo produce nell'arte una rivoluzione radicale, nel contenuto e nelle forme, che potremmo riassumere nei termini di simbolismo e misticismo estetico.
Decadentismo e Psicoanalisi
La psicanalisi è una scienza che studia l'inconscio umano con metodi scientifici.
Per la nuova scienza, nata verso la fine dell'Ottocento, la realtà conta poco perché è solo apparenza, ma è importante quello che c’è “dentro” l’individuo.
Questa visione del mondo produce nell'arte una rivoluzione radicale, nel contenuto e nelle forme, che potremmo riassumere nei termini di simbolismo e misticismo estetico.
Un pittore decadente non rappresenterà un paesaggio com'è nella realtà, come avrebbe fatto un
Pittore Verista, ma dipingerà le emozioni che gli suscita il paesaggio.
Come la Psicanalisi mette in evidenza le immagini sepolte nell'Inconscio, l'artista, poeta, letterato o pittore, trascura l’oggettività e cerca la soggettività perché quello che conta è analizzare sé stessi.
Con la ragione è possibile vedere solo l’apparenza, per questo i decadentisti rifiutavano la ragione come unico strumento di conoscenza.
Pittori Decadenti e Simbolisti
I maggiori rappresentanti del Decadentismo pittorico li ritroviamo nelle fila dei
Simbolisti, corrente che nasce in Francia con
Gustave Moreau (1826-1898), promotore del movimento con un manifesto pubblicato sul Figaro il 18 settembre 1886,
provocando una scissione nel movimento decadentista.
Assimilabili alla Corrente decadente furono
Odilon Redon (1840-1916),
Paul Gauguin (1848-1903),
Paul Serusier (1865-1927),
Puvis de Chavannes Pierre (1824-1898) e il gruppo dei
Nabis.
In Norvegia con la sua ossessione della morte si afferma
Eduard Munch (1863-1944); in Belgio,
Felicien Rops (1833-1898);
James Ensor (1860-1949)
Delville Jean (1867-1953) e
Fernand Khnopff
(1858-1921).
In Austria nelle schiere dei
Simbolisti si distingue
Gustav Klimt (1862-1918), mentre in Italia dipinge
Gaetano Previati (1852-1920);
Medardo Rosso
(1858-1928) e
Giovanni Segantini (1858-1899).
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