La Scuola di Barbizon
Cos'è la Scuola di Barbizon
Con il termine
Scuola di Barbizon o
Barbisonniers si identifica un gruppo di pittori e una
Corrente Paesaggista del
Realismo collegata alla località di Barbizon.
Barbizon è un piccolo paese a sud di Parigi ai margini della foresta di Fontainebleau dove si riunivano alcuni pittori, diversi per temperamento e stile, animati però dalla stessa voglia di riscoprire la purezza della natura, immergendosi in essa, vivendo in uno dei luoghi più incontaminati, lontano dalla città.
A Barbizon gli artisti sperimentarono il concetto di "
studio dal vero", espressione del sentimento per la natura, legato al movimento
Romantico negli anni intorno al 1830.
Soggetti della Scuola di Barbizon
I pittori di questa scuola desideravano dipingere il mondo che li circondava ed in modo particolare la natura ancora incontaminata delle zone boscose ed impervie della Francia.
Temi principali erano il paesaggio e la gente al lavoro nei campi.
Anche altri pittori francesi già dipingevano gli stessi soggetti, ma lo facevano stilizzando ed idealizzando tali soggetti secondo modelli
scolastici.
I pittori che aderivano alla Scuola di Barbizon volevano dipingere quello che i loro occhi osservavano mentre le loro anime erano unite alla natura.
In un secondo tempo, nel riportare le immagini sulla tela, attingevano a loro stessi ed ai loro sentimenti senza tenere conto degli artifici suggeriti dalla scuola dell'Arte accademica.
(pubblicita' ads A1)
Caratteri della Scuola di Barbizon
L’esecuzione dei quadri non avveniva totalmente all'aperto, in presenza dell’oggetto naturale, ma, veniva completato, in un secondo tempo, nel chiuso dell’atelier.
I pittori di Barbizon non possono essere considerati totalmente dei "Realisti" perché, pur desiderando riprodurre la cruda realtà, con il coraggio dell'obiettività che non maschera però la realtà, rappresentano gli oggetti sotto l'influsso dei sentimenti che albergano nel loro animo, residui di echi romantici, che si evidenziano soprattutto in una certa enfaticità narrativa ed in uno stile pittorico spesso monumentalistico.
La tecnica della Scuola di Barbizon
Anche se l'arte di rappresentare la natura era stata affinata dai
Pittori fiamminghi e olandesi del Seicento, fu la tecnica e l'esperienza accumulata dei Paesaggisti Inglesi ad ispirare ed a incoraggiare gli artisti di Barbizon.
Gli inglesi, in modo particolare
John Constable, furono gli anticipatori di una tecnica pittorica di scomposizione cromatica in piccole macchie di colori puri che diverrà tipica degli
Impressionisti.
La cultura ufficiale, quella del Salon di Parigi, li giudicò semplici e ingenui pittori, ma sarà proprio dalle loro esperienze, in particolare da quella di Daubigny, caratterizzata da una pittura meno densa e realizzata con colori più chiari, luminosi e limpidi, che si originerà l
’Impressionismo.
I pittori della Scuola di Barbizon
Capo della "Scuola di Barbizon", unanimemente riconosciuto, è
Theodore Rousseau, a cui devono essere affiancati
Jean-Baptiste Camille Corot
Jules Dupré,
Diaz de la Pena Narcisse Virgil
Constant Troyon,
Francois Millet
Charles Francois Daubigny
Henri Harpignies,
Félix Ziem,
Albert Charpin,
Charles Olivier de Penne
Alexandre De Faux.
Theodore Rousseau
Rousseau fu uno dei pionieri del paesaggio moderno, amico di
Delacroix, Huet e Sand, fu anche uno dei più ardenti difensori del
Romanticismo pittorico.
Il pittore nei suoi primi anni da paesaggista, desiderava ardentemente realizzare dipinti da punti elevati.
Nel 1830 il pittore aveva provato ad adottare tale inquadratura panoramica, che gli consentiva di dipingere la trasparenza dell’aria, le vibrazioni dell’atmosfera in lontananza e il succedersi di impressioni di colore dovuto alla distanza.
Jules Dupré
Jules Dupré (1811-1889), che legò il suo nome alle opere di genere paesaggistico, iniziò a dipingere paesaggi secondo lo stile accademico, stilizzato e innaturale, ma gradatamente, seguendo gli insegnamenti dell'amico
Theodore Rousseau, trasformò la sua pittura secondo una visione più ampia, impostata sugli effetti di accostamento delle masse tonali, ispirato da un sentimento lirico della natura.
Dopo aver esposto al Salon ed essersi aggiudicato una medaglia di seconda classe, nel 1834 si trasferì in Inghilterra profondamente
colpito dal modo di dipingere dall'ormai vecchio
John Constable (1776 -1837)
Da lui impara ad esprimere i movimenti della natura attraverso colori freschi, con una certa preferenza per i tramonti, i cieli ed i mari tempestosi.
In tarda età Jules Dupré modificò il suo stile, cercando maggiore semplicità nelle armonie dei colori.
(pubblicita' ads A3)
Charles Francois Daubigny
Charls Francois Daubigny (Parigi 1817- 1878), pur essendo un membro importante della scuola di Barbizon, non rifiutò mai completamente il mondo cittadino.
Nel suo battello il
Botin, dove il pittore installò il suo studio, visse a contatto diretto con la natura e dipinse numerosissime vedute della Senna e dell'Oise.
Daubigny come Duprè aveva cominciato dipingendo in stile accademico, ma trasformò il suo stile alla scuola di Barbizon che cominciò a frequentare nel 1843.
Influenzato da
Corot e da
Gustave Courbet, la sua pittura realista e naturalista è conosciuto e catalogata come
precorritrice dell'’Impressionismo.
L'influenza della scuola di Barbizon
La più grande esposizione dei Barbisonniere si tenne all'Esposizione Universale di Parigi nel 1848 dove vennero esposti trecento paesaggi dei pittori della Scuola di Barbizon.
Ai primi del novecento, l'influenza di questa scuola francese giunse anche in America, dove diede origine alla
Scuola Americana di Barbizon i cui esponenti principali furono
Thomas Eakins,
Childe Hassam,
Winslow Homer, Wilson Irvine,
George Inness e
Henry Tanner.
La Scuola di Barbizon ha avuto anche un ruolo storico nel campo della protezione e conservazione della natura, ottenendo la creazione della "Riserva artistica della selva di Fontainebleau" voluta espressamente dai pittori Barbisonniers, per preservarla da un incombente progetto di disboscamento.
Torna all'indice Correnti artistiche