Intorno al 3000 a.C. la striscia di terra fra i due fiumi Tigri ed Eufrate fu occupata dai Sumeri che dopo 500 anni, lasciarono il potere agli Accadi.
I Babilonesi intorno al 2000 a.C. conquistarono questa terra organizzandola prima in città-stato e fondando vi, verso il 1700 a.C. il primo impero con Babilonia capitale e raggiungendo un alto livello di civiltà, con leggi scritte, valide per tutta la Mesopotamia.
Dopo una parentesi costituita dal dominio Assiro, i Babilonesi riconquistarono la Mesopotamia raggiungendo un livello incredibile con Nabucodonosor.
Nel 538 a.C. i Persiani, guidati da Ciro il Grande, conquistarono i territori babilonesi. ma nel 330 a.C. la conquista da parte di Alessandro Magno determina la fine del occupazione persiana.
L'arte in Mesopotamia
L'arte della Mesopotamia, che si sviluppa in un arco di circa 3000 anni, è caratterizzata da una particolare fissità e immutabilità, sia nelle decorazioni, che nelle costruzioni.
Le arti sono al servizio esclusivo del re e della religione, per cui non riflette i gusti e la vita della popolazione, ma soltanto i desideri del sovrano che nelle rappresentazioni vuole sottolineare ed affermare il proprio potere, immutabile nel tempo.
Una caratteristica dell'arte mesopotamica è la naturalezza e plasticità espresse nella raffigurazione degli animali che occupano i rilievi e gli affreschi che decoravano intere stanze dei palazzi reali.
Ancora oggi si possono ammirare scene di guerra e di caccia, all'insegna di un particolare realismo e di una cura del particolare inimitabile.
Questi rilievi su pietra raggiunsero un livello artistico notevole nei palazzi assiri ed quelli su mattoni smaltati nella Babilonia dell'ultima dinastia che si segnalano per raffinatezza ed eleganza nelle figure di animali, resi con grande efficacia in contrasto con la rigidità delle figure umane.
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