Le figure di animali dipinte durante il periodo arcaico in Grecia (VII sec. a.c.) le troviamo nella ricca produzione di piccoli ed eleganti vasi con eleganti decorazioni.
In genere sono scene di caccia con i cani.
Più tardi la pittura ellenistica affida agli affreschi interni ed ai mosaici la descrizione dei cani da caccia del tempo, impegnati nella caccia al cervo o ad animali feroci, cavalli, compagni in guerra ed in viaggi di esplorazione.
Gli animali sono ripresi anche in scene di giochi, come il toro dipinto nel palazzo di Cnosso a Creta 1600 anni fa.
Gli animali dell'Olimpo
L'affollato Olimpo degli dei greci ha fornito alla fantasia degli artisti di tutti i tempi, animali fantastici e persino incroci fra esseri umani ed animali, come il Minotauro, metà uomo e metà Toro o i Centauri per metà uomini (dalla cintola in su) e metà cavalli., l'Echidna donna nella parte superiore e serpente nella parte inferiore e le belle sirene.
Anche gli dei amavano trasformarsi in animali, Giove/Zeus in modo particolare e gli artisti della civiltà greca prima e di quella romana poi dipinsero e scolpirono gli dei in quelle forme.
Naturalmente da questi dei vestiti da animale nascevano mostri che animavano di storie drammatiche le leggende, come La Chimera (Chìmaira), animale mostruoso che ha testa di leone, un serpente al posto della coda e una testa di capra che emerge dal dorso oppure Scilla, mostro dai dodici piedi e sei bocche che latrano come cani e i grifoni ereditati dalla iconografia fenicia e siriana (prima del VII secolo a.C.).
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