Guida di Città di Castello
Come arrivare a Città di Castello
In auto:
- Da Sud - Autostrada A1 fino ad Orte, proseguendo lungo la E45 per
tutta l'Alta Valle del Tevere.
- Da Nord - Autostrada A1 fino al casello di
Arezzo proseguendo nella
Vallata S.S.73 e 221.
- Da Forlì-Cesena: Superstrada E45
- Da Rimini-San Marino: Superstrada S.S.258 della Marecchia.
In treno ed autobus:
In treno si arriva a Terni o ad Arezzo e da lì si prosegue con gli
autobus della Sita,
Arezzo - Città di Castello che fa anche i
collegamenti giornalieri con
Pesaro,
Urbino,
Gubbio,
Perugia,
Firenze e
Roma.
In aereo:
Gli Aeroporti più vicini a Città di Castello sono il Regionale di San
Egidio di
Perugia, quello di
Roma Fiumicino e quello di
Firenze.
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Città di Castello cenni storici
La presenza dell’uomo nella zona risale al paleolitico come testimoniano i resti di palafitte.
Tra la fine dell’età del bronzo e gl’inizi di quella del ferro, gli
Etruschi si insediano a destra del Tevere ed alla sinistra sorse Città
di Castello abitata da gente di origine umbro-sabellica e sannita che
conservò sempre una certa indipendenza dai confinanti Etruschi.
Dopo il 283 a.C. Roma la regione e la città viene ricordata con il nome di Tifernum Tiberinum federata a Roma.
Tifernum Tiberinum fu Municipio fiorente sin dalla fine del I secolo e
si estendeva su un ampio territorio, ma, dopo la caduta dell'Impero Romano, Città di Castello, come la vicina
Arezzo, conobbe l'occupazione dei Goti di Totila, dei Bizantini, dei Longobardi e dei Franchi.
Città di Castello ancora storia
Dopo gli anni di lotta nel XIV e nel XV secolo fra le maggiori famiglie
tifernate per il predominio sulla città, per qualche tempo in mano ai
Montefeltro, poi sotto la protezione dei Fiorentini contro lo Stato
Pontificio, si affermò la Signoria dei Vitelli che fecero, di Città di
Castello, un angolo di Toscana in terra umbra, per lo stile dei palazzi chiaramente ispirati al gusto fiorentino.
Nell’epoca a cavallo tra XV e XVI secolo, Città di Castello, commissionò lavori a grandi artisti, da Raffaello a Luca Signorelli, da Vasari al
Parmigianino, da Gentile da Fabriano a Rosso Fiorentino, dal Doceno al
Ghirlandaio, per rendere più bella la città.
Città di Castello - Centro Storico
Simbolo di Città di Castello è senza dubbio il gruppo di
campanili che la rende subito riconoscibile e che rappresentano una sorta di “summa” delle sue stesse vicende storiche, fortemente caratterizzate dalla contrapposizione tra il potere civico e quello religioso.
A testimonianza del passato medievale, in alcuni tratti è visibile la doppia cinta muraria, ancora intatta in molti punti.
Lungo la circonvallazione ovest si apre la trecentesca
Porta Sant’Andrea ed il
Torrione San Giacomo.
Città di Castello - Palazzo del Podestà
Il
Palazzo del Podestà, conserva integra una sola facciata, quella verso Corso
Cavour, ornata da nove volte ogivali aperte a sesto acuto, con lunette
arricchite di stemmi e fregi, in pietra, al piano terreno e da una serie
di stupende bifore al piano nobile.
Un arco più ampio segna il voltone d’ingresso al Palazzo e comunica con
il loggiato seicentesco che si apre sulla bella
Piazza Fanti.
La facciata del Palazzo che dà su Piazza Matteotti appare di impianto
neoclassico e fu terminata da Nicola Barbioni nel 1687. Caratteristico
il quadrante della
Rosa dei Venti,
che, ospita anche un doppio orologio delle ore e dei minuti.
Città di Castello - Piazza Matteotti
Piazza Matteotti è il “centro del centro”
della città.
Vi si affacciano, oltre alla facciata neoclassica del Palazzo del Podestà, il
Palazzo Bondi-Mancini,
Palazzo Vitelli-Bufalini , Palazzo Cappelletti in stile tardo rinascimentale e la facciata laterale di
Palazzo Bufalini.
Città di Castello - La Torre Civica
Del XIII secolo, la suggestivo
Torre civica dall'originale aspetto prismatico, conserva murati alcuni
stemmi di pietra e la traccia dell’affresco che i Priori commissionarono a Luca Signorelli nel 1474.
Simbolo del potere comunale (fu anche adibita a carcere) la Torre è nota come “
Torre del Vescovo”, perché unita a
Palazzo Vescovile, più volte riedificato sino ad avere l’attuale aspetto settecentesco.
Bisogna salire fin sulla cima per godere della incomparabile veduta sul centro storico, sulla verdissima collina della Montesca e sull’intera vallata alto-tiberina.
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Città di Castello - La Torre Cilindrica
Di struttura molto rara in Italia, questa torre, collocata staccata dalla adiacente Cattedrale, appare costruita con piccoli conci in pietra, in stile romanico, nella parte inferiore e in stile gotico nella parte superiore.
Il doppio ordine delle aperture sino al coronamento conico che ne sottolinea la straordinaria peculiarità, alleggerisce e rende più elegante la possente struttura.
Città di Castello - Cattedrale di San Florido
Sulla precedente chiesa romanica del 1012, luogo di sepoltura del
santo vescovo Florido, in pieno Rinascimento venne
edificata l'attuale
Cattedrale.
Il
Portale, ornato da raffinati bassorilievi, si apre sulla
settecentesca scalinata recentemente restaurata.
La seicentesca facciata verso
il Cassero,
rimasta incompiuta, è contigua alla cinquecentesca
Prepositura di Giulio Vitelli, a pochi passi dal
settecentesco
Palazzo Della Porta (già Berioli).
L’interno, vanta linee architettoniche pure, secondo uno schema
rinascimentale fiorentino, ospita La Cappella del SS,.Sacramento, detta
“il Cappellone”, un
pregevole soffitto a cassettoni e vari altari laterali.
Nella chiesa inferiore (seconda metà XV secolo) si trova il
sarcofago con le reliquie di San Florido patrono della città.
Città di Castello - Palazzo Comunale
Il
Palazzo del Comune, detto anche
Palazzo dei Priori, è tra le più belle sedi municipali umbre.
Costruito dal 1322 al 1338, d'elegante fattura e un tempo riccamente affrescato all’interno, è ornato con un primo ordine di splendide
bifore, decorazioni, cornici e capitelli di pietra arenaria.
L’atrio si presenta con solennità assoluta con i possenti pilastri
ottagonali, con le nervature ed i costoloni dell’ampia volta a crociera sostenuta da ricchi capitelli.
Uno scalone cinquecentesco conduce all’ampia Sala Consiliare dove sono
conservati alcuni resti di epoca romana (sec. II a.C. - I d.C.).
Cosa vedere a Città di Castello
La
Pinacoteca di Città di Castello, seconda per importanza in Umbria dopo la Galleria Nazionale di Perugia, ha sede nel rinascimentale
Palazzo Vitelli alla Cannoniera.
La raccolta è allestita in ventisei sale, oltre agli spazi espositivi
dedicati a mostre temporanee, e comprende opere realizzate dal XIV al XX
secolo. Alcuni degli artisti presenti nella Pinacoteca, con opere
autografe o realizzate nelle loro botteghe, sono Raffaello, Luca
Signorelli, Domenico Ghirlandaio, Andrea Della Robbia, Lorenzo Ghiberti,
Antonio Vivarini, Raffaellino del Colle, Pomarancio, Santi di Tito.
Per la raccolta di bronzi e sculture è custodita la collezione di bronzi di Bruno Bartoccini, scultore della seconda metà del Novecento e la Collezione Ruggieri.
Nelle sale del piano interrato la Pinacoteca ospita le tre sale del Museo delle Conchiglie.