Guida di Asciano
Come arrivare ad Asciano
Al centro delle Crete Senesi in un paesaggio fra i più belli d’Italia, Asciano mantiene un centro storico di grande pregio, con chiese e musei
di notevole interesse.
In auto:
- Da Siena, si
segue la E78 (Siena-Bettolle) fino all’uscita di
Rapolano Terme,
a 9 km da Asciano.
- Da Arezzo o
Roma si prende l’A1, uscita Val di Chiana-Bettolle, quindi
la E78 (Siena-Bettolle) fino all’uscita di Serre di Rapolano, come
sopra.
- In alternativa, provenendo da Siena, si lascia la E78 a Taverne d’Arbia, e si segue la SS438.
In treno e autobus:
Da Siena basta
mezz’ora di treno o bus.
In aereo:
Asciano si appoggia al piccolo aeroporto di Siena Apugnano e anche i
vicini aeroporti di Pisa e di Firenze.
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Asciano cenni storici
Le origini di Asciano come centro commerciale risalgono agli Etruschi,
così dicono i reperti archeologici, e sono continuate poi con i Romani,
nella loro ascesa e nelle loro sconfitte per mano dei barbari.
Nonostante le occupazioni, Asciano continua a progredire sulle bianche terre,
con i Longobardi, con i Franchi sotto il governo dei conti Scialenghi
nel XIII secolo per poi passare,
dopo la battaglia di Montaperti alla repubblica di Siena.
Asciano segue le fortune e sfortune di Siena, fortificando le sue mura
che erano crollate in seguito ad un terremoto nel 1449.
Importante centro commerciale e sede del potere politico, Asciano nei
secoli XV e XVI si arricchì di notevoli opere d'arte anche perchè nel
1550 i De Medici presero il governo della città.
Cosa vedere ad Asciano
Asciano è ricca di Chiese da visitare perché ricche di opere d'arte e di un'atmosfera particolarmente mistica.
Molto fotografata dai visitatori è Piazza del Grano, al cui centro c'è la bellissima fontana in travertino di Paolo Ghini.
Attualmente i reperti archeologici si trovano nel Museo Civico Archeologico e d'Arte Sacra di Palazzo Corboli.
All’interno del
Museo di Palazzo Corboli ci sono anche le testimonianze artistiche dei secoli XIII- XVIII provenienti dal territorio di Asciano.
Si tratta di un palazzo medievale (ubicato in prossimità della Chiesa di Sant' Agostino) che fin dal Duecento appartenne alla nobile famiglia senese dei Bandinelli.
Le decorazioni medievali si intersecano con il percorso della sezione di arte sacra che, al primo piano, espone opere di notevolissima qualità: da un espressivo Crocefisso ligneo di Giovanni Pisano a una devota Madonna col Bambino di Segna di Bonaventura (presunto nipote e fedele seguace di Duccio), da una elegante Madonna col Bambino del "Barna" (uno dei maestri della cerchia di Simone Martini) allo straordinario trittico di Rofeno di Ambrogio Lorenzetti, dalla delicata Annunciazione lignea di Francesco di Valdambrino alle tavole quattrocentesche di Pietro di Giovanni d'Ambrogio, Matteo di Giovanni e Giovanni di Paolo.
La visita prosegue al secondo piano con la bellissima Natività della Vergine del "Maestro dell'Osservanza" (vero capolavoro del quattrocento senese) e altri dipinti dei secoli successivi, tra i quali si segnala, per la forte emozionalità la Crocifissione di Bernardino Mei, il maggiore pittore barocco senese.
Allestita in alcune sale del secondo e terzo piano è la sezione archeologica, con reperti che documentano il popolamento etrusco dell'Alta Valle dell'Ombrone.
Sono esposti i ritrovamenti degli scavi della necropoli del Poggione con i preziosi manufatti provenienti da una sepoltura principesca (avori e rocchetti in bucchero, armi e fiaschette da viaggio in bronzo), i corredi funebri dell'imponente tumolo del Molinello, databile dal VII al I secolo a.C. (con rari esempi di scultura arcaica tra i quali il più antico coperchio di sarcofago bisomo in pietra rinvenuto nell'Etruria settentrionale e reperti metallici); infine vengono presentati i corredi provenienti da cinque tombe della necropoli di Poggio Pinci, databile tra il V e il I secolo a.C. (con urne in travertino e tufo, ceramiche a figure rosse, vasi in bronzo, specchi e oreficerie) e la ricostruzione di una di queste sepolture con le urne nella posizione in cui furono ritrovate alla metà del secolo scorso.
Palio dei Ciuchi ad Asciano
Asciano merita una visita nella seconda domenica di Settembre per assistere al Palio dei ciuchi, la manifestazione più
importante e folcloristica del luogo, dove degli asini gareggiano per le contrade del paese.
Ognuna delle sette Contrade fa sfilare i propri figuranti con acconciature ed abiti medieval-rinascimentali, alfieri,
tamburini, nobili, armigeri, paggi, ancelle e bambini seguiti dal ciuco, il barbaresco e il fantino.
Luculliane cene, alla fine, vengono allestite per tutti.
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Cosa fare ad Asciano
Una vacanza ad Asciano oltre a regalarci l'occasione di una sana cucina ed un ritorno alla semplicità, ci permette di fare rilassanti
passeggiate a piedi, a cavallo o in mountain bike per raggiungere i poggi ed i borghi circostanti.
Imperdibile è
l'Abbazia di Monte Oliveto Maggiore a soli 10 km e
Rapolano Terme a 9 km, poco più lontano a 19 km c'è
Buonconvento.
Per chi volesse è possibile utilizzare le terme a
Rapolano Terme,
già famose nell'antichità.