Guida di Chiusi della Verna
Come arrivare a Chiusi della Verna
A 42 km da Arezzo, Chiusi della Verna è uno dei luoghi più famosi della devozione francescana.
In auto:
Da nord e da sud con l'Autostrada A1 con uscita ad Arezzo. Proseguire su SR71 fino a Rassina, seguendo poi le indicazioni stradali per
Chitignano e Chiusi della Verna.
Da Firenze SS70 attraverso il Passo della Consuma e poi SR71 fino a Bibbiena, poi SS208 per Chiusi della Verna.
Da Forlì, SS310 attraverso il Passo della Calla.
Da Cesena, E45 uscita Pieve Santo Stefano, poi SS 208 attraverso il Passo dello Spino.
Mezzi pubblici:
Da Arezzo in treno ferrovia privata Arezzo - Pratovecchio - Stia fino alla stazione di Bibbiena poi in autobus fino a
Chiusi della Verna
Da Firenze autobus fino a Bibbiena poi cambio autobus per Chiusi della Verna.
Ufficio Informazioni Turistiche di Bibbiena tel./fax 0575/593098
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La Verna Cenni storici
Il territorio di Chiusi della Verna è situato tra le valli dell'Arno e del Tevere, in posizione strategica tra Casentino e Valtiberina.
Altezza: m. 960 s.l.m.
Su un grande promontorio roccioso, visibile da lontano, sorge il Santuario di San Francesco alla Verna, posto in un sito
particolarmente suggestivo ed uno dei luoghi più famosi di devozione francescana.
Visitare il santuario è ripercorrere questo cammino di fede reso ancor più emozionante e coinvolgente dalla foresta argentata dei faggi
che tutto avvolge e nasconde.
Superato l'arco d'ingresso, ci si trova nel Quadrante, ampio piazzale così chiamato per la Meridiana incisa sul campanile della Chiesa
Maggiore che qui affaccia.
La chiesa, ornata da un portico rinascimentale, fu iniziata nel 1348 e terminata nel 1509.
La Verna: Le Chiese
All'interno della Chiesa Maggiore, la
Basilica di Santa Maria Assunta che presenta un'unica navata con volta a crociera,
si trovano magnifiche terrecotte invetriate di
Andrea della Robbia e bottega, tra cui: la Madonna del Rifugio,
all'altare di San Francesco, la Natività, l'Ascensione e l'Annunciazione.
Situata più in basso, rispetto alla chiesa Maggiore, la chiesina di
Santa Maria degli Angeli, di semplicissima
architettura, fu fondata nel 1216 per volere di San Francesco.
L'interno, a navata unica con volta ogivale, conserva, come la chiesa maggiore, terrecotte invetriate di Andrea della Robbia
(1480-85).
La Verna - Il percorso francescano
Il percorso francescano, che da secoli i pellegrini percorrono devotamente, si dipana attraverso altre tappe fondamentali: il
Sasso
Spicco, dove il Santo era solito pregare, il Convento, le celle e le cappelle.
Dal Quadrante si segue il corridoio delle Stimmate, un lungo porticato costruito dal 1578 al 1582, ornato di affreschi, che conduce a
diverse cappelle, prima di arrivare alla cappella delle Stimmate, dove, nel 1224 San Francesco ricevette da Cristo "l'ultimo sigillo".
Eretta nella seconda metà del XIII secolo, custodisce un'epigrafe trecentesca nel punto esatto in cui San Francesco ricevette le
stimmate.
Un tondo sopra la porta, di Luca della Robbia, raffigura la Madonna col Bambino.
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La Verna - Le opere d'Arte
In tutti gli ambienti di La Verna si possono ammirare dipinti e terrecotte vetrificate di grande pregio, fra cui una grande
Crocifissione (1481), Di Andrea della Robbia, considerata la più grande opera mai realizzata dai della Robbia.
Nelle sere d'estate è quasi impossibile non lasciarsi trasportare dalle dolci note del Festival Internazionale di Musica
d'organo che si svolge nella Basilica del Santuario.
Ma in ogni stagione qui si respira un'atmosfera mistica che ispira il raccoglimento e commosse riflessioni sulla vita e l'esempio di San Francesco.
La Verna Cenni storici
San Francesco d'Assisi ricevette in dono nel 1213 questa rupe di roccia grigia, circondata da foreste secolari di faggi e di abeti.
Qui salì con i suoi compagni per costruire un rustico monastero, e qui, nel settembre del 1224, ricevette le stimmate.
I pellegrini, visitando il complesso monastico, la foresta circostante, la grotta che fu la cella di san Francesco, con il suo letto di
pietra, l'antro tra le rocce in cui il Santo era solito ritirarsi a meditare, il Sasso Spicco, onorano ancora, dopo più di
ottocento anni dalla sua morte il Santo.