Biografia e vita di Giuseppe Arcimboldo (1527-1593)
Conosciuto anche come Giuseppe Arcimboldo Arcimboldi.
Arcimboldo, noto
Pittore italiano Manierista, nasce a Milano nel 1527 nella famiglia che appartiene al patriziato cittadino degli Arcimboldi, che annovera fra i suoi membri Giovanni Angelo e Guido Antonio, arcivescovi di Milano.
Arcimboldo si formò con il padre Biagio, Pittore del Duomo, con il quale
appare registrato negli Annali della Fabbrica del duomo di Milano dal 1549.
Per il duomo, Giuseppe Arcimboldo eseguì, entro il 1558, i disegni di alcune vetrate e, nello stesso anno, per il duomo di Como, disegnò il cartone per l’arazzo con il Transito di Maria.
Alla stessa epoca risale l’affresco con l’
Albero di Jesse nel duomo di Monza, mentre nel 1562 egli fu chiamato
a Praga, alla corte imperiale di Ferdinando I, come ritrattista, ,in sostituzione dell'ormai anziano Jacob Seisenegger.
Al 1563 risale la prima serie delle Stagioni, cui fanno parte l’Estate e l’Inverno oggi a Vienna (Kusnthistorisches Museum).
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Arcimboldi mantenne la carica di ritrattista anche sotto i regni dei successori di Ferdinando, Massimiliano II e Rodolfo II.
Al 1566 è datata la serie dei
Quattro Elementi,
dei quali l’Acqua e il Fuoco si conservano a Vienna, mentre nello stesso
anno il pittore rientra in Italia ed è probabile che in questa occasione
fornisca i disegni per alcune stampe di soggetto illusionista allo stampatore veneziano Francesco Camocio.
Per Massimiliano II, Arcimboldo svolse anche attività di scenografo, ideatore di apparati scenici e costumi.
Musico e poeta, Arcimboldo nel 1570 a Praga prepara le scenografie di un torneo organizzato per le nozze tra Elisabetta, figlia di Massimiliano II, e il re di Francia Carlo IX.
L'anno seguente, a Vienna, realizza gli apparati decorativi per la celebrazione delle nozze tra Carlo, arciduca d'Austria, e Maria di Baviera.
Nel 1577, egli eseguì una nuova serie di Stagioni per Rodolfo II, che lo incaricò inoltre di recarsi in Baviera per arricchire la sua collezione di antichità e meraviglie.
Nel 1587, pur rimanendo in ottimi rapporti con l’Imperatore, al quale inviò nel 1591 il bellissimo ritratto in veste di Vertumno, Arcimboldi fece ritorno a Milano, ormai sessantenne.
Il ritratto piacque talmente a Rodolfo II, che il pittore fu nominato nel 1592 Conte Palatino, un solo anno prima della sua morte, avvenuta a Milano l’11 luglio 1593.
Durante la sua vita artistica Giuseppe Arcimboldo realizzò disegni di stemmi (blasons) e cartoni per tappezzerie e vetrate, ma diventò famoso grazie alle sue fantasiose invenzioni e creazioni insolite.
Riferimenti esterni:
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