Biografia e vita di Odilon Redon (Italia 1840-1916)
Odilon Redon (il cui nome di battesimo è
Bertrand-Jean) nasce in una
famiglia benestante a Bordeaux il 22 aprile 1840 ed è il secondogenito
di Bertrand Redon e Marie Guérin (nota come Odile), una creola di
origine francese che dà alla luce cinque figli: Ernest, Odilon, Marie, Leo e Gaston.
Di costituzione gracile, al punto che pare non possa riuscire a
sopravvivere, Odilon, ad appena due giorni dalla nascita, viene portato
in campagna a Peyrelebade, nella tenuta agricola di famiglia (situata
nelle vicinanze di Listrac, nel Medoc) e consegnato alle cure di una nutrice.
1840-51
Odilon trascorre gli anni dell'infanzia a Peyrelebade. I medici,
riconosciuta la sua fragilità fisica e psicologica, sconsigliano
qualsiasi "sforzo cerebrale"; questo il motivo per cui Odilon non viene
mandato a scuola che molto più tardi. La sua malattia, giudicata molto
grave, gli provoca ripetute crisi di tipo epilettico.
Viene condotto più volte in pellegrinaggio alla Madonna di Verdelais e il suo caso figura tra le 133 guarigioni miracolose avvenute in quel luogo tra il 1819 e il 1883.
Privo di ogni educazione borghese e allo stesso tempo emarginato
da quella contadina non riesce, per debolezza costituzionale, a seguire i coetanei nei giochi e nelle corse campestri.
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Le sue giornate si svolgono in solitudine, relegato in cortile a "giocare tranquillamente";
passa il tempo a osservare il paesaggio. In questo periodo sviluppa il
rapporto con la natura che diverrà in seguito elemento di grande importanza nella sua arte.
1851-56 Ormai undicenne, Odilon è ricondotto a Bordeaux per frequentare il primo anno di scuola. Cresciuto senza regole, prova molto disagio nell'inserirsi in famiglia e in società.
Più tardi affermerà che la vita, dagli undici ai diciotto anni, si rivelò essere molto faticosa,
contraddistinta da una viscerale insofferenza per lo studio.
In casa soddisfano ogni sua necessità materiale, ma viene al contempo emarginato
nella sfera affettiva sia dai genitori (soprattutto la madre) che dai fratelli.
Verso i quindici anni incomincia a emergere in lui la
predisposizione al disegno che coltiva appassionatamente; inizia così a
prendere lezioni dal maestro
Stanislas Gorin (di questo artista si hanno
pochissime informazioni, pare che tutto sia andato perduto).
1857
Per ordine paterno, Redon si reca a Parigi a studiare architettura.
Frequenta l'ambiente studentesco ma resta estraneo all'esuberanza dei suoi coetanei.
Bocciato alla prova orale negli esami del primo anno,
abbandona l'idea di diventare architetto e si dedica alla pittura.
Inizia anche a scrivere; i suoi sono tentativi incerti, giovanili,
romantici. Incontra a Bordeaux il botanico Armand Clavaud, uomo di
grande spessore intellettuale che lo inizia alla letteratura, alla
storia e alla filosofia. Odilon scopre così la natura attraverso il
microscopio, studia le religioni e i poemi orientali, legge le opere di
Flaubert, Poe, Baudelaire. Clavaud gli insegna l'estetica,
dall'antichità classica al romanticismo.
1860-63
Partecipa per la prima volta, presentandosi con i "Paesaggi", alle
esposizioni de la Société des Amis des Arts di Bordeaux. Successivamente
visita i Pirenei e la Spagna.
Questo viaggio segna una tappa
fondamentale nella crescita artistica di Redon: è una vera e propria
rivelazione. Le emozioni suscitate dal paesaggio, l'intensità delle luci
e dei colori lasciano nell'artista una traccia indelebile, ampiamente
riconoscibile nella sua opera. Incontra nel 1863, a Bordeaux, il
quarantunenne litografo
Rodolfo Bresdin, con il quale si lega in grande
amicizia e che lo inizia all'acquaforte e alla litografia.
1863-66
Iniziato da Bresdin all'acquaforte, produce la maggior parte delle opere
in questo triennio (in seguito riutilizzerà questa tecnica in modo molto
sporadico, particolarmente negli anni 1880 e 1882).
Soprattutto tra il
1865 e il 1866 l'artista realizza nove acqueforti raffiguranti dei
cavalieri in combattimento inscritti in paesaggi inaccessibili e brulli.
Le scene si svolgono in un silenzio avvolgente, minacciosamente dominato
da grandi massi rocciosi sormontati dal cielo tenebroso. Questa
descrizione dura e selvaggia della natura è probabilmente una
conseguenza delle emozioni suscitate in Redon dal paesaggio pirenaico e iberico.
1870-71
Redon è chiamato alle armi per la guerra franco-prussiana. Il Corpo
d'armata al quale appartiene (II Armée de la Loire) è ampiamente
impiegato in battaglia; una di queste si svolge il 22 dicembre. Redon ne
esce illeso ma in preda a un grave indebolimento fisico. Viene congedato
il 21 febbraio 1871, per malattia. Non potendo più partecipare
attivamente alle manovre, cerca di rendersi utile entrando nel servizio
ausiliario.
Apparentemente non riporta segni emozionali da
quest'esperienza che tuttavia deve aver operato in modo più sottile una
trasformazione interiore. I suoi Neri (carboncini, acqueforti,
litografie) abbondano subito dopo la guerra.
1874-79
Muore il padre e a seguito di questa perdita inizia, per tutta la
famiglia Redon, una sorta di declino economico.
Nella primavera
successiva Odilon si reca a
Barbizon
(località molto frequentata dagli
artisti del suo tempo) per studiare, nella foresta di Fontainebleau, la
vegetazione "ad alto fusto" e il sottobosco. Intraprende alcuni viaggi e
recatosi in Belgio e in Olanda, visita i musei, rimanendo
particolarmente colpito dall'opera di
Rembrandt.
Fantin-Latour gli
insegna la tecnica del "papier report" (sistema che consente di
trasporre un disegno su un'altra superficie). Pubblica il suo primo
album di litografie ispirate ai Pensieri di Pascal dal titolo: "Dans le
rève".
1880
Sposa Camille, una giovane creola dal temperamento estroverso e
dinamico.
Attraverso il matrimonio Redon raggiunge una maggiore
stabilità affettiva ed esistenziale; Camille ha la capacità di guidarlo
nei rapporti esterni, appianando tutti quei problemi relazionali e
gestionali che lui vive come ostacoli insormontabili. Effettua il
viaggio di nozze in Bretagna e in quell'occasione esegue Moulin en
Bretagne, il suo primo pastello.
Respinto dal mondo accademico lavora
con accanimento per potersi far conoscere dal pubblico.
Questa spinta
vitale deriva con molta probabilità dalla necessità di sopperire ai
bisogni materiali sorti in concomitanza alle nuove responsabilità familiari.
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1884-86
Questi due anni recano a Redon una serie di disgrazie che lo segnano
profondamente: muoiono i suoi fratelli Leo e Maria, poco dopo l'amico Bresdin e infine il piccolo Jean (il suo primo figlio di appena pochi
mesi) al quale dedica una serie di ritratti.
Indubbiamente il 1886 è per
Redon un anno contraddittorio poiché, se dal lato umano, con la morte di
Jean, corrisponde a un periodo di dolore, d'altro canto segna una tappa
tra le più importanti della sua carriera artistica: espone al Salone di
Bruxelles con
Gauguin. A questa esperienza significativa seguono i primi
contatti con gli artisti e scrittori belgi.
1888
Redon lavora alla creazione di una serie di quarantadue litografie
(circa un quinto delle sue incisioni) ispirate all'opera letteraria La
tentazione di Sant'Antonio, di Gustave Flaubert. Per questo compito,
l'artista realizza tre album, nei quali pone la sua immaginazione a
servizio del testo pur mantenendo una poetica tutta personale che
amalgama sapientemente contenuti macabri, fantastici e originali.
1889-90
Le molte soddisfazioni artistiche maturate in seguito ad anni di lavoro
sono coronate da un importante avvenimento di carattere affettivo: nasce
il suo secondogenito, Ari'. La paternità probabilmente incide nell'animo
dell'artista poiché inizia gradualmente ad abbandonare i Neri per
dedicarsi all'uso del colore.
A questa nota positiva si aggiunge subito
un evento drammatico: la notte del 1° dicembre 1890, Clavaud si suicida.
Redon ne è addolorato e consacra all'amico l'album "Les Songes" attraverso
cui si immedesima nella disperazione che Clavaud deve aver provato
prima, durante e dopo il gesto disperato.
1899-1910
In questi anni Redon lavora incessantemente e le tappe più significative
sono le seguenti: esegue l'ultima serie litografica su ordinazione di
Vollard, espone al Salon d'Automne nel quale gli viene messa a disposizione un'intera sala.
Il museo del Lussemburgo acquista l'opera "Les Yeux clos". Compie un importante viaggio a Venezia, realizza dei
disegni per tappezzerie commissionati dalle Manifatture Gobelins, decora
la Biblioteca dell'Abbazia di Fontfroide, le sue opere vengono esposte a
Chicago, New York e Boston. Mellerio pubblica il catalogo delle sue opere.
1914-16
Scoppia la Prima guerra mondiale e il figlio di Odilon, Ari, viene
chiamato alle armi e immediatamente impiegato al fronte.
Redon trascorre l'ultimo periodo della sua esistenza nell'ansia di non vederlo tornare
ed è così che il suo timore si avvera.
Non ricevendo più notizie del figlio si reca nel mese di gennaio 1916 a casa di amici nella speranza
di raccogliere informazioni indirette. Il freddo gli procura una banale
influenza che gli è fatale.
Muore il 6 luglio del 1916, prima del congedo di Ari'.