The terminal
The Terminal
Titolo originale: The Terminal
Nazione: USA
Anno: 2004
Tempo: 128'
Genere:
Commedia
Regista: Steven Spielberg
Cast:
Tom Hanks,
Catherine
Zeta-Jones, Stanley Tucci, Diego Luna, Zoe Saldana, Chi McBride,
Barry Shabaka Henley, Kumar Pallana, Eddie Jones, Michael Nouri, Jude
Ciccolella
Data di uscita 13 settembre 2004
Trama
Mentre Viktor Navorski (Tom Hanks) è in volo verso gli Stati Uniti, un colpo di stato getta nel caos il paese dell'Est europeo da cui proviene.
Una volta sbarcato all'Aeroporto Kennedy di New York e si presenta ai controlli, scopre che il suo passaporto non è valido, che i soldi del
suo paese che ha in tasca non hanno valore e che essendo un apolide è considerato "inaccoglibile".
Risultato: Viktor si trova senza patria e senza lavoro, il passaporto è stato invalidato e di conseguenza gli è vietata l'uscita dall'aeroporto.
Si stabilisce così nel terminal dell'aeroporto, dove viene prima tollerato, poi aiutato dallo staff e dove si innamora di una hostess.
Ma cosa è venuto a fare a New York..e cosa contiene quella scatoletta che non abbandona un istante?
Commento
Il regista, per questo film, trae spunto da un caso reale: un rifugiato di origine iraniana di nome Mehran Karimi Nasseri vive da anni in un aeroporto, quello parigino di Charles de Gaulle senza poter tornare nel proprio paese e senza ottenere il permesso di soggiorno in Francia.
Gli esperti di cinema vedono nella storia varie allegoria sull'America e sulle problematiche nei rapporti fra questa e gli stranieri, ma lo
spettatore medio creda che giudichi il film in base alla sua piacevolezza.
Non credo che ci si debba aspettare da una commedia qualcosa di più delle due ore rilassanti e divertenti che questo film è in grado di
dare.
Il film sicuramente non può essere annoverato tra i migliori lavori di Spielberg, ma ha il merito di affrontare in modo divertente e leggero il tema, sempre più attuale, del rapporto con l'altro, con lo straniero, il tutto collocato in un contesto come quello statunitense che convive giornalmente con il sospetto, la diffidenza e la paura nei confronti di ciò e chi non conosce.
Di fronte a questo muro di gomma, Viktor, sfoggia una grande sensibilità e gentilezza, "paga" con il lavoro l'ospitalità del terminal fino a crearsi un proprio mondo che contempla sia l'amicizia che l'amore.
Divertente, da vedere.
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