Trama e recensione del libro "Tre atti e due tempi" di Faletti Giorgio
Il nuovo libro di Giorgio Faletti è un romanzo perfetto come una partitura musicale e teso come un thriller, che toglie
il fiato con il susseguirsi dei colpi di scena.
«Io mi chiamo Silvano ma la provincia è sempre pronta a trovare un soprannome.
E da Silvano a Silver la strada è breve».
Con la sua voce dimessa e magnetica, sottolineata da una nota sulfurea e intrisa di umorismo amaro, il protagonista ci porta dentro una storia che, lette le prime righe, non riusciamo più ad abbandonare.
Con
Tre atti e due tempi Giorgio Faletti ci consegna un romanzo perfetto come una partitura musicale e teso come un thriller, che toglie il fiato con il susseguirsi dei colpi di scena mentre ad ogni pagina i personaggi acquistano umanità e verità.
Un romanzo che stringe in unità fili diversi: la corruzione del calcio e della società, la mancanza di futuro per chi è giovane, la responsabilità individuale, la qualità dell’amore e dei sentimenti in ogni momento della vita, il conflitto tra genitori e figli.
E intanto, davanti ai nostri occhi, si disegnano i tratti affaticati e sorridenti di un personaggio indimenticabile.
Silver, l’antieroe in cui tutti ci riconosciamo e di cui tutti abbiamo bisogno che sembra riesca a dare un nome al male, per scoprirne un altro ancora più profondo...
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Recensione
Faletti è un vero maestro nell'arte della scrittura e la sua prosa è semplicemente perfetta.
Purtroppo ha abituato i suoi lettori a tomi ben più consistenti di questo che può essere considerato semplicemente un racconto lungo.
La trama non è quella dei suoi triller, è una storia semplice e, dal punto di vista letterario lo potremmo mettere fra i racconti "veristi".
Però non è nella trama che Falette mette la sua maestria, ma dentro i personaggi, disegnati in tutti i loro particolari, se parliamo del protagonista, o da pochi colpi di pennello per le figure di contorno; poche frasi che ci fanno capire tutto quello che dobbiamo sapere.
Un libro sicuramente consigliato.
Commenti dai lettori
Beatrice Zanetti (21-12-2011)
Questa volta è un racconto breve....sempre scritto molto bene e con molto sentimento. Non ne avrei fatto un libro. Forse Faletti ed Einaudi cominciano a conoscersi. Ma che timidezza ragazzi. L'argomento calcio non appassiona noi donne, ma rispecchia l'attualità. Noi aspettiamo da Faletti un altro grande romanzo, un tomo da cinque centimetri, che ci tenga svegli almeno una settimana per
leggerlo. Coinvolgente, ardito, spaventoso, astuto. Una storia oltreoceano. Dai.I grandi autori sono quelli che ti fanno commuovere per come mettono a nudo le debolezze dell'essere umano e le sue contraddizioni. Faletti è un maestro. Ma come dicono a scuola " questa volta sei meno meno".
Voto: 2 / 5
Margot84 (19-12-2011)
il romanzo,che ho letto in poche ore,mi ha assolutamente delusa.Dove sarebbero i colpi di scena?mi è sembrato davvero troppo semplice,di facile previsione. si,scorrevole, ma dopo averlo letto non lascia nulla.DELUSA.
Voto: 1 / 5
Mauro (17-12-2011)
buon libro, forse potrebbe sembrera una "produzione contrattuale" ma si legge con partecipazione.
Voto: 4 / 5
(tratta da
Ibs)
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Breve biografia su Faletti Giorgio
Giorgio Faletti è nato ad Asti il 25 novembre 1950.
Laureato in Giurisprudenza, dopo un breve contatto con il mondo della
Pubblicita' tenta il mestiere di cabarettista, approdando quasi
immediatamente al Derby Club di Milano, tempio del Cabaret, partecipando anche alla simpatica commedia "La Tappezzeria" di Enzo
Jannacci.
Il debutto televisivo arriva nel 1982 con la trasmissione "Pronto
Raffaella" con Raffaella Carrà e diventa l'indimenticabili
protagonisti di alcune fortunate serie televisive come Drive In, Emilio e Fantastico 90.
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