Biografia e vita di Da Fabriano Gentile (Italia 1375-1427)
Gentile di Niccolò di Giovanni di Massio, generalmente chiamato
Gentile da Fabriano, pittore e decoratore Gotico, che ha influenzato la generazione del "
Rinascimento umbratile", nasce a Fabriano nelle Marche da famiglia benestante tra il 1360 e il 1370.
Come non si conosce la data di nascita, di Gentile da Fabriano che è considerato il più grande interprete del
Gotico Internazionale, non si conosce il suo percorso artistico e ci si affida ad alcune supposizioni.
La complessità dei suoi lavori fa presumere agli storici che il giovane pittore, dopo aver appreso in Fabriano i primi elementi pittorici, si sia
formato lontano da casa, forse in più città ed a fianco di più maestri.
Dipinta fra il 1395 ed il 1400 una bella
Madonna col Bambino tra i santi Francesco e Chiara, oggi in un Museo di
Berlino, testimonia la presenza del pittore a Pavia.
Nel 1409 Gentile da Fabriano ed il suo discepolo Pisanello sono a Venezia per affrescare la Sala del Maggior Consiglio di Palazzo Ducale per
realizzare la
Battaglia navale tra i Veneziani e Ottone III, opera che decorava l'intero soffitto, andata perduta.
Nel decennio successivo il pittore, diventato piuttosto importante e riceve commissioni in varie città Italiane, di cui in molti casi ci sono arrivate solo tracce o parti di affreschi, conservati in diversi musei italiani e stranieri.
Fra le opere importanti da ricordare il Polittico di Valle Romita (Milano, Brera) dipinta per l'Eremo di Val di Sasso nelle Marche, il ciclo pittorico per la cappella di Pandolfo Malatesta nel Broletto di Brescia (1414-1419) di cui restano pochi frammenti.
A Firenze dove soggiorna fra il 1419 ed il 1426, Gentile dipinge lo Stendardo del
l’Incoronazione della Vergine
oggi a Los Angeles, le
Stigmate di San Francesco ora a Traversetolo nel parmense, la sontuosa
Adorazione dei Magi alla
Galleria degli Uffizi dipinta nel 1423 per la chiesa di Santa Trinità a Firenze, due polittici (1423-1425) realizzati per la famiglia Quaratesi.
In seguito il pittore lavora a Siena e poi ad Orvieto dove affresca nel Duomo la
Madonna col Bambino.
Nel 1427 la morte lo coglie a Roma mentre inizia in San Giovanni in Laterano un imponente ciclo di affreschi, lasciando ai suoi discepoli ed ammiratori
Pisanello,
Jacopo Bellini, che ha lavorato con lui a Firenze, e al
Beato Angelico, che era il suo erede il compito di continuare nel suo stile.
Il suo posto nel mondo dell'arte è accanto a Lorenzo Ghiberti come uno dei maggiori esponenti dello stile gotico internazionale in Italia, notevole per la sua squisita capacità decorativa, ma anche per il trattamento naturalistico della luce.